La Stampa - Torino: Cairo, Novellino confermato con riserva
«Il mister non è un precario, perché Novellino è parte del futuro del Toro». Dopo l'assoluzione papale («E senza penitenza», aggiunge scherzosamente Cairo), il tecnico incassa anche la fiducia del suo presidente nello smentire le voci di calciomercato sui movimenti della panchina granata. Una stima a tempo, però, legata alla salvezza sul campo e ai doppi progetti di Cairo e Novellino. «Si parla del futuro quando si hanno delle certezze - puntualizza il patron, ieri alla Sisport per stare vicino alla squadra - e con tutte le cose ben determinate. Prima facciamo bene contro l'Empoli, raggiungiamo il nostro obiettivo e poi parleremo del resto». Ovvero i rinnovi contrattuali di chi è in scadenza, le cessioni e gli acquisti per la prossima stagione ed ovviamente il destino dell'allenatore. Novellino lo scorso giugno ha firmato un biennale da 850 mila euro stagionali e dunque, a rigor di logica, sarà la guida tecnica del Torino fino a giugno 2009.
La realtà, però, è un'altra: Monzon è già entrato nel domino delle panchine della serie A (Napoli e Palermo) e lui stesso resterà solo se verrà esercitata l'opzione per il prolungamento di un'altra stagione, anche perché storicamente non ha mai allenato in scadenza di contratto. Ovviamente tutto questo con il Toro ancora in serie A ed ecco perché il presidente ha nuovamente chiesto impegno e concentrazione ai suoi giocatori per archiviare positivamente e in fretta questa stagione altalenante. «È importante arrivare in fretta ai risultati - ha ribadito Cairo - per poi ragionare con calma. L'anno scorso non abbiamo potuto farlo e le certezze di classifica servono proprio per programmare: più tempo hai e meglio è». Cairo «il temporeggiatore», che ritiene quasi un tabù i discorsi sul futuro del Toro, liquida i «rumors» sul tecnico con una certezza: «Novellino ama il Toro e il progetto. Non gli chiedo neanche se sono veri o no gli interessamenti di Palermo e Napoli». Conta salvarsi il prima possibile, anche perché «il nostro futuro è domenica, il resto verrà di conseguenza». Parola di un presidente che vuole evitare il calo di concentrazione della sua squadra e rilancia così: «Nemmeno dopo un'eventuale vittoria contro l'Empoli si potrà essere sicuri: le feste prima di farle bisogna prepararle.
Cagliari ha già dimostrato che chi ha motivazioni e stimoli vince». Lo slogan «meno colpi di tacco e più punti» l'aveva già coniato Rosina la scorsa settimana e così a Cairo tocca trovarne uno nuovo per il finale di stagione: «Adesso serve un Toro pane e acqua». Alla faccia di ciliegine e torte ben riuscite della scorsa estate. «È importante divertirsi - si difende il presidente - ma in un campionato ci sono tante fasi ed ora bisogna essere concreti. E poi pane e acqua ti tengono in forma e bello asciutto». E forse anche più affamato quando ci saranno da rinnovare i contratti.