Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La Stampa - Torino, rivoluzione in tre atti

La Stampa - Torino, rivoluzione in tre atti
venerdì 18 aprile 2008, 09:182008
di Gianluigi Longari
fonte La Stampa.it

Un po' rivoluzione e un po' restaurazione. Gianni De Biasi miscelerà le soluzioni drastiche e un ritorno al vecchio stile per compiere l'impresa di salvare il Toro per il secondo anno consecutivo. Ha un mese di tempo per dare nuova linfa a una squadra frastornata dai metodi di Novellino e a una società a pezzi per il fallimento del progetto Cairo. GdB in 31 giorni deve conquistare almeno 4 punti per ottenere il premio di poter progettare veramente un Toro suo. Obiettivo che vuole già avvicinare con la supersfida di domenica sera all'Olimpico contro l'Inter, visto che almeno un pareggio ridarebbe fiducia all'ambiente. Da buon psicologo, il tecnico ha capito che deve lavorare soprattutto sulla testa dei suoi giocatori. E proprio dallo spogliatoio è partita la marcia in tre tappe per cambiare il Toro.

Spogliatoio
Novellino caricava urlando, De Biasi sprona con messaggi soft. Basta questo raffronto per comprendere la felicità dei giocatori all'annuncio dell'esonero di Monzon: erano stufi di metodi che ormai non facevano presa neanche sui più giovani. Adesso nello spogliatoio si respira un clima diverso. Novellino voleva essere il leader del gruppo, De Biasi all'opposto cerca di responsabilizzarlo. Devono ancora conoscersi bene, lui e i giocatori, ma il ritiro anticipato di questa sera a Leinì li aiuterà. Un concetto l'hanno capito tutti: De Biasi punta sempre su una cerchia potenziale di titolari per costruire il nocciolo duro della squadra. Poco turnover.

Campo
L'unico punto di contatto tra la gestione Novellino e quella De Biasi è il preparatore atletico, Artico. Per il resto la differenza è grande, soprattutto perché il tecnico ritrovato crede nel lavoro continuo con la palla tra i piedi e ha chiesto di ritrovare la brillantezza perduta. Gli infortuni penalizzano ancora il Toro e a ieri non c'era nessun portiere disponibile: con Sereni e Gomis ko, anche Fontana si è fermato per una botta al costato. Con l'Inter, in ogni caso, verrà recuperato. A livello tattico la rivoluzione non toccherà il modulo - De Biasi applica un 4-4-2 variabile (con l'Inter sarà 4-1-4-1) - ma i suoi interpreti. Capitan Rosina avrà spazio come seconda punta: per Di Michele e Recoba (squalificati per domenica) diventerà regola partire dalla panchina o sedere in tribuna. Diana farà l'esterno destro con Lazetic a sinistra, mentre Corini sarà provato alla Pirlo davanti alla difesa.

Società
De Biasi ha ritrovato Trombetta al suo fianco, gestirà in prima persona la comunicazione. Una restaurazione a tutti gli effetti per un tecnico che ha avuto carta bianca da Cairo anche in alcune funzioni societarie. Preludio a un suo impegno da manager? Sì, visto che la salvezza lo autorizzerebbe a gestire il mercato con dirigenti di fiducia. Difficilmente Salvatori lascerà Bologna in caso di promozione, mentre per l'ad Antonelli è arduo ipotizzare la permanenza nel Toro. L'assetto societario, dunque, verrà rivoluzionato in ogni caso. Così come la squadra: Recoba tornerà in Uruguay, Di Michele verrà ceduto come Bjelanovic (niente riscatto), Ventola e Barone, mentre Comotto è sempre più vicino alla Fiorentina. Il lavoro per De Biasi non mancherà.