Toronews.net: dalla parte di De Biasi
Il triste epilogo di quest'oggi è la fotografia di un uomo in pugno ai giocatori che allena. Perdere 4-1 in casa in questo modo è quanto di più vergognoso abbiano offerto i granata quest'anno, peggio anche di Siena. Alla fine ci sono riusciti. Sono riusciti a mettere alla pubblica gogna un allenatore che per tre volte ha salvato il Toro e che ha sempre messo la faccia, insieme - va detto - al presidente, dopo le sconfitte. Un allenatore che di errori ne ha commessi parecchi, ma che ha sempre tentato di rimediare, com'è doveroso. Chi invece non ha tentato di rimediare, ed anzi, ha ulteriormente contribuito ad affossare il Toro, sono stati i giocatori. Quelli che indossano la maglia granata sulla pelle, vanno in campo ed offrono quello spettacolo raccapricciante che anche oggi migliaia di tifosi (avercene, di tifosi così) sono stati costretti a vedere. Pagando, anziché essere pagati come quelli che sono scesi in campo. Tifosi che si sono stufati, ed hanno giustamente abbandonato lo stadio con bordate di fischi, prima della fine.
Ora è giusto che De Biasi venga esonerato. È giusto perché non è possibile esonerare tutta la squadra. È giusto per il suo bene, perché parlare senza essere ascoltati non è mai gratificante. Ieri, ancora una volta, i giocatori hanno dimostrato di non voler ascoltare il proprio allenatore, scendendo in campo per giocare contro di lui. Questo significherà dare potere alla squadra in fatto di decisioni tecniche, ma è un rischio che bisogna correre, altrimenti il Toro va in B, e in picchiata. Ma ciò è anche merito di una discutibile gestione dello spogliatoio da parte della società. E se la società vorrà rimediare in tempi brevi, magari prendendo i dovuti provvedimenti nei confronti dello spogliatoio, ne saremmo ben lieti, sia come testata giornalistica che come tifosi. Se De Biasi verrà esonerato, gli auguriamo le migliori fortune ma, se Cairo avrà intenzione di richiamarlo ancora (a questo punto, nulla ci stupirebbe più) gli chiediamo di non tornare. Non sarebbe giusto né per De Biasi e né per il Toro.
Ci fa male perché amiamo il Toro, e ci fa ancora più male perché vediamo che certi individui il Toro non lo amano affatto. A questo punto ci rimettiamo a Cairo, che prenderà le decisioni opportune. Se ci sarà un successore per De Biasi, e - viste le premesse - è probabile che ci sarà, gli auguriamo un buon lavoro, ma gli auguriamo soprattutto di avere la squadra al proprio fianco. Perché abbiamo visto ancora una volta che nel calcio - e forse, anche nella vita - chi paga è sempre il meno colpevole.