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Inter, ecco perche' hai preso uno speciale

Inter, ecco perche' hai preso uno speciale
giovedì 30 ottobre 2008, 00:002008
di Gianluca Rossi
Nasce a Milano nel 1966, ed è ormai da 19 anni la voce Nerazzurra di Telelombardia, la rete locale più seguita d'Italia: laureato in giurisprudenza, conduce spesso Qui Studio a Voi Stadio, storica e famosa trasmissione dell'emittente lombarda.

Secondo 0-0 consecutivo nel giro di tre giorni. A Firenze l'Inter avrebbe dovuto riprendere al volo i punti persi in casa con il Genoa ma non l'ha fatto. Per parte nerazzurra una traversa di Mancini in apertura e almeno tre occasioni fallite dallo stesso Mancini, da Ibrahimovic e da Crespo, ripescato in extremis da Mourinho, dopo aver messo in castigo Cruz e Adriano. La Fiorentina ha creato più o meno come l'Inter e bilancia la traversa, si fa per dire, con la recriminazione per un rigore non concesso da Rosetti dopo un abbraccio di Burdisso a Pazzini. Tutto qui ma per l'Inter non basta, perché al di là del primato in classifica perso dopo tempo immemorabile ai nerazzurri due risultati a occhiali, come si scriveva una volta, non possono non suscitare mugugni. Per una grande squadra non è certo positivo pareggiare due volte di fila e senza far gol: meglio perdere una partita e vincere l'altra piuttosto che pareggiarne due perché almeno di fanno tre punti e non due. Mourinho ha dimostrato di avere ancora le idee piuttosto confuse intorno agli uomini e soprattutto al modulo, variato troppe volte nel corso delle partite. E se vinci così, sei un fenomeno, ma se non vinci, appari un pasticcione.

Purtroppo, come avevo scritto quando Moratti decise di cambiare un progetto tecnico che bene o male, anzi più bene che male, aveva funzionato, era inevitabile che la squadra pagasse qualcosa. La grandezza di Mourinho avrebbe dovuto però dimostrarsi subito nel replicare i risultati del suo predecessore. Invece l'Inter ha tre punti in meno rispetto ad uno fa e ne ha uno in più in Champions. Ovvio che adesso il contorno si faccia disturbante, perché la vicenda Adriano con l'ennesimo tradimento del ragazzo, certamente non fa bene all'ambiente. Un ambiente che non ha dimenticato il pessimismo cosmico dei penultimi anni, visto che gli ultimi sono stati vincenti. nessuno è ovviamente contento e i dubbi sulle reali capacità di Mourinho sono legittimi: essere un bravo allenatore non significa necessariamente riuscire a vincere con l'Inter. L'Inter non è una società normale, per quello si è pensato a uno 'speciale'