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Inter, un ultimo sforzo

Inter, un ultimo sforzo
martedì 13 maggio 2008, 00:002008
di Massimiliano Allegri

Stiamo assistendo a uno straordinario finale di campionato, che immagino nessuno si aspettasse. A Roma ed Inter serve solo la necessaria serenità per affrontare questi ultimi 90 minuti nel modo migliore: purtroppo ho avuto modo di vedere solo spezzoni delle due partite clou ma sono rimasto impressionato dalla buona forma dei giallorossi di Spalletti, e dalla sfortuna dell'Inter, con la porta del Siena che sembrava stregata. Sembrava fosse già scritto che la partita di San Siro dovesse finire in parità.

PECCATO CHE NON CI SIA CUPER
Non credo comunque che l'Inter risentirà più di tanto di quanto successo: quella di Mancini è una squadra di veri campioni, e sono certo che il suo ottimo mister saprà preparare l'ultima di campionato, dando ai suoi uomini la serenità necessaria per poter fare risultato pieno a Parma. Il destino aveva voluto che nelle due partite che decideranno il campionato l'Inter avesse di fronte la squadra guidata dal tecnico che la allenava il famoso 5 maggio 2002, Hector Cuper, mentre a sua volta a guidare il Catania contro la Roma ci sarà Walter Zenga, una grande bandiera della storia interista: ci ha pensato il patron dei Ducali, Ghirardi, ad impedire almeno il 50% di questo curioso scherzo. Ad ogni modo, mi fa piacere che il campionato si concluda in questo modo, perché cadranno così le solite voci sulla regolarità delle partite in Italia a fine stagione, come hanno dimostrato Napoli e Siena.

FIORENTINA, LA CHAMPIONS SARA' TUA
E'stata del resto molto interessante la lotta per la Champions League: credo in ogni caso che la Fiorentina, dopo la vittoria di ieri, abbia qualche possibilità in più di qualificarsi alla Champions, ma in ogni caso conteranno le motivazioni degli uomini in campo e la lucidità delle squadre. Non mi aspettavo infatti che il Milan fosse battuto così nettamente dal Napoli ieri, e probabilmente questo può essere un sintomo che i rossoneri siano stanchi in questa ultimissima fase del torneo. Va sottolineato inoltre il valore della Juventus, che Ranieri ha fatto lavorare benissimo, facendole ritrovare subito la personalità in campo che ha sempre caratterizzato i bianconeri.

C'E' DA CAMBIARE IN CASA MILAN
Il Milan comunque non credo possa essere felice della sua stagione: rischia seriamente di rimanere fuori dai primi quattro posti che garantiscono la qualificazione alla Champions, è stato eliminato dalla stessa competizione dall'Arsenal, e anche in Coppa Italia non è stato protagonista. Per i rossoneri una stagione sfortunata: un cambio generazionale in casa rossonera sarà comunque necessario. Sono appunto curioso di vedere cosa deciderà di fare la società, quanto e come deciderà di cambiare, perché in una situazione come quella milanista, e specie quando si è una società prestigiosa come il Milan, bisogna operare con la massima oculatezza ed attenzione, perché non ci si può permettere di sbagliare per due campionati consecutivi. Bisogna ammettere che i rossoneri effettivamente sono stati, forse assieme al Parma, la delusione di questa Serie A.

IL MIO SASSUOLO, CHE GRUPPO!
I punti di forza del mio Sassuolo sono stati la solidità del gruppo e la programmazione della società, che ha messo tutti noi in condizione di lavorare nel modo ideale per poter conquistare questa splendida promozione. Adesso dobbiamo subito pensare al prossimo anno: serviranno credo alcuni cambi in vista della categoria superiore, senza stravolgere però un gruppo già collaudato e di ottimo livello tecnico. La nostra armonia nel lavorare tutti insieme del resto è stato come ho detto fra i nostri punti di forza. Fra i singoli, i giocatori che potranno sorprendere di più in Serie B potrebbero essere Francesco Manganelli e Gaetano Masucci, che sono anche molto giovani.

SPALLETTI IL N1 IN ITALIA
Ho avuto modo nella mia carriera di collaborare con Galeone, Trapattoni, Tabarez, tanti professionisti degni di grande stima. In modo particolare apprezzo Giovanni Trapattoni, che con grande entusiasmo e grandi motivazioni ha accettato una sfida difficile ma appassionante come quella della Nazionale irlandese, dove penso farà in ogni caso bene: il miglior allenatore d'Italia però oggi è Luciano Spalletti. La sua Roma mi piace tantissimo, direi che poche squadre nella storia del calcio italiano hanno espresso i livelli di gioco della Roma di Spalletti.

LIVORNO, PECCATO
Mi dispiace molto per la retrocessione del Livorno, squadra della città dove sono nato, ma purtroppo è stata un'annata storta, in cui è chiaro che qualcosa non ha funzionato. Sia i giocatori sia i tecnici alternatisi sulla panchina livornese erano validissimi, ma quando qualcosa non va purtroppo c'è veramente poco da fare.