Juve e Toro: una A nel mercato
Gira la ruota e compra la vocale: A come Amauri, A come Aquilani. La Juve ha l'enigma-mercato di fronte ma le idee molto chiare: per dare la soluzione il tempo stringe. Intanto le caselle continuano ad illuminarsi e se è vero come è vero che tutte le strade portano a Roma, ecco il nome che balza in pole position: Alberto Aquilani.
Anche il Toro partecipa alla ruota della fortuna: tutti vogliono la vocale (A come serie A), nessuno chiamerebbe mai quella consonante scomoda e spaventosa (B come buonanotte). Il mercato granata, vuoi o non vuoi, passa dalla stessa lettera dei bianconeri: una vocale, una salvezza. L'ennesima fatica.
Partiamo dal mercato Juve. La notizia arriva da fonti molto attendibili: Aquilani ha sorpassato Lampard in cima ai pensieri bianconeri. Il centrocampista giallorosso ha la personalità giusta per diventare il re del centrocampo della Juventus: tiro, senso dell'assist, fantasia, corsa e talento. E per chi paga il biglietto Aquilani ama i colpi di tacco: vi sembra poco?
Il prezzo: si parte da una base di 22 milioni di euro circa, che la Juve è disposta ad offrire. L'ingaggio: Aquilani guadagna circa un milione di euro, ma punta al raddoppio della cifra.
I pro: la Roma deve aprire il portafoglio per De Rossi (si parla di un contratto alla Totti per strapparlo alla concorrenza, Real in primis), ma intanto deve anche preoccuparsi di blindare Aquilani; il centrocampista della Roma, poi, è considerato uno dei giovani più promettenti dell'intero palcoscenico della serie A. I contro: Aquilani è uno dei nuovi idoli del popolo giallorosso; Franco Zavaglia, il suo agente, continua a dichiarare che resterà nella capitale.
Il borsino: Aquilani guadagna un considerevole 70% nelle graduatorie di mercato bianconere. Frankie Lampard perde qualche posizione (per ora è un 25%) e subito dietro si piazza il centrocampista dell'Arsenal Mathieu Flamini. Dalla lista della spesa scompaiono (pare definitivamente) Diego e Rafael Van der Vart. Per la fascia, il sorpasso a sinistra è del bolide Paolo De Ceglie: c'è lui davanti a Fabio Grosso del Lione e a Juan Manuel Vargas del Catania.
Intanto prosegue, e a suon di gol, la telenovela Amauri: oggi come oggi è talmente bianconero da sfruttare l'assist di...Del Piero (pressato da Guana) nel posticipo di domenica sera. Proprio da quel passaggio all'indietro è nato il gol dell'1-0, meraviglioso. Ranieri a Controcampo ha usato l'ironia: "Ci piaceva già prima, non c'era bisogno di convincerci di più". Foschi ha usato la smentita (ma se potesse negherebbe persino di essere il ds del Palermo), mentre la dirigenza bianconera ha usato la tattica difensiva: temporeggio, ma non troppo. E' stato infatti confermato che a breve Juve e Palermo si incontreranno per portare avanti la trattativa.
Il prezzo: 15 milioni più le contropartite tecniche. Si parla, in particolare, di questa formula: prestito di Giovinco, metà De Ceglie e tutto Marchionni. Non male.
Perché sì: Amauri-Iaquinta-Trezeguet-Del Piero è una rima già pronta per il futuro della Juve. Un quartetto da scudetto. Perché no (notizia dell'ultim'ora): il Real avrebbe offerto 25 milioni cash per fargli pensare meno all'Italia e molto più alla Spagna.
Il borsino: Amauri sale all'85%. In questo momento è il campione che cerca la Juve: punto e stop. La fuga a tre vede la Juve nettamente davanti, il tentativo di rimonta del Real e il Milan in affanno. Ma stavolta il Milan Lab non centra.
Infine le new entry: Harry Kewell del Liverpool, centrocampista 29enne (la Juve va proprio pazza per i parametri zero...) e Maxi Rodriguez dell'Atletico Madrid, 27 anni, centrocampista argentino avvicinato dal quotidiano spagnolo Marca ai bianconeri. In questo secondo caso la Juve potrebbe usare la carta Tiago.
Mercato Toro: la concorrenza per Bernard Mendy è agguerrita. Libero a giugno, il difensore del Paris Saint Germain interessa anche a Middlesbrough, Blackburn e Aston Villa. L'agente del giocatore Laurent Dechaux ha dichiarato: "Preferisce l'Italia. La trattativa c'è e va avanti, mi sento spesso con Antonelli". Le sue quotazioni, dunque, salgono al 50%.
Intanto torna vivo il problema legato alla riconferma di Novellino: Tuttosport ha riassunto la situazione con un titolo emblematico ("Il Toro esonera Novellino"), dopo il crollo di fiducia da parte di più di un giocatore.
Le imputazioni: cambi sbagliati (affrettata la sostituzione di Recoba?) e nervi tesi con giocatori e preparatori atletici. L'accusa dei tifosi nel garage dell'Olimpico: "Siate degni". La difesa di Novellino: "Sui cambi decide l'allenatore. I giocatori devono fare i giocatori".
Pensieri, parole, rabbia, sfortuna e soprattutto traverse: ma ai tifosi, in fondo, interessa soltanto una vocale. La A: semplicemente.