Juve in fuga dal passato
Inutile dire che il successo di San Siro ha rivitalizzato l'ambiente bianconero. Soprattutto ha tracciato un confine netto tra passato recente e futuro. In particolare ha restituito al club bianconero la consapevolezza dei propri mezzi. Non che mancasse la fiducia, ma la certezza e' più salutare di qualsiasi convincimento personale. Ranieri ha plasmato questa squadra sotto l'aspetto temperamentale più ancora che dal punto di vista tecnico, e questo è apparso evidente innanzitutto a Milano. Rispetto, ma anche determinazione. Forza, ma anche fair-play. Resta negli occhi più di tutto il gesto di Del Piero che, verso la mezzora del secondo tempo, smarcatosi da Materazzi vede cadere il compagno di nazionale per una leggera manata sul viso, e seppur lanciato verso la porta avversaria, decide di mettere la palla fuori. Un'ulteriore smacco verso chi non ha perso mai occasione per affondare colpi, a volte bassi.
Sorprende, in particolare, che, all'indomani di un incontro tanto atteso e tipicamente condito da polemiche arbitrali, nessuno si sia scandalizzato per il gol in fuorigioco di Camoranesi. Segno che i tempi sono veramente cambiati. La svista è stata messa in evidenza sui maggiori quotidiani, quasi sempre, tra parentesi. Come dire: il favore arbitrale è innegabile, ma, tra parentesi, la Juventus è stata comunque superiore. Eloquenti, le parole di Buffon ai suoi compagni, dopo il triplice fischio : 'Se adesso ripetiamo quello che abbiamo fatto dopo il successo contro i giallorossi vi mangio tutti'. Avanti tutta verso la Champions dunque, a meno che non si ripresenti un'altra direzione di gara taglia-gambe, come quella vista contro la Reggina, dopo la vittoria sulla Roma appunto. Una 'cura' che la Juventus è costretta a subire a cadenze regolari, in questo campionato: vedi Cagliari, Napoli, etc. Ripeto, non è un caso che il fuorigioco di Camoranesi non abbia allarmato nessuno.
Il vero segreto di questa squadra sono i suoi porta-bandiera. Non è infatti un caso, il rinnovo di Buffon, e quello ormai prossimo di Camoranesi e Nedved. Veri fautori, assieme al Capitano, di un campionato straordinario: sedici vittorie, dieci pareggi e solo quattro sconfitte, con il terzo attacco e la seconda miglior difesa del torneo. Ma restano in evidenza soprattutto gli scontri diretti: con Inter, Roma e Milan non ha mai concesso nulla, vincendo addirittura due confronti e pareggiandone altrettanti. Un dato sbalorditivo per una squadra che aveva come obbiettivo primario quello di ritrovarsi. Come si è ritrovato Del Piero, più di una volta sommerso di critiche, ma difeso incondizionatamente da Ranieri e dalla società, che ne conoscono l'importanza in campo e fuori. Grandi giocate e undici gol, costituiscono un bottino di tutto rispetto. A San Siro infine la celebrazione di un record che apparteneva solo all'indimenticabile Gaetano Scirea: 552 presenze in maglia bianconera. Tutto il resto è noia ...