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Juve, Poulsen no. Inter, preso un leader. Milan, occhio al pacco...

Juve, Poulsen no. Inter, preso un leader. Milan, occhio al pacco...
giovedì 3 luglio 2008, 00:002008
di Gianfranco De Laurentiis

Al di là delle esagerazioni del mio omonimo, il Presidente del Napoli, per quanto riguarda l'effettivo valore di un talento come Hamsik, ai partenopei c'è solo da fare un grosso applauso. Innanzitutto per avere dimostrato la capacità e l'arguzia di andare a scovare un talento di queste dimensioni anticipando anche le cosiddette big, ed in seconda battuta per la grande forza di volontà che stanno mettendo in questo mercato non cedendo alle lusinghe di mezza Europa che lo vorrebbe. Napoli sta riacquistando la dimensione che le compete, come città e come squadra.
Passando alla Juventus, tirata in ballo da De Laurentiis come possibile acquirente dello slovacco in una fantomatica operazione con Iaquinta, più passa il tempo, e meno si riesce a capire. L'ultimo nome accostato ai bianconeri è quello del danese Poulsen. A che pro? Che senso avrebbe prendere un giocatore di queste caratteristiche? Uno Zanetti meno bravo, un Sissoko meno imponente, a parer mio sarebbe pressoché inutile alla causa di Ranieri, cui serve invece un tessitore di gioco in grado di assumersi la responsabilità di impostare la manovra. Uno come Xabi Alonso, tanto per essere chiari, lui sì che sarebbe in grado di cambiare, e non solamente migliorare il reparto nevralgico dei bianconeri.
Chiellini, nel frattempo, chiama Aquilani. È vero, sono stati sempre compagni in tutte le selezioni giovanili, ma purtroppo per la Juve e per fortuna della Roma non sono questi i motivi che portano un giocatore a cambiare la propria casacca, specie se vi è legato come il giallorosso. Certo è, comunque, che il rinnovo multimilionario a De Rossi sbloccherà anche la situazione di Aquilani, in un senso o nell'altro.


Passiamo all'Inter, che con Lampard fa un colpo eccezionale. L'inglese può adattarsi a qualsiasi tipo di gioco, i nerazzurri stanno per mettere a segno un affare di grosse proporzioni: capacità realizzative, grande gestione del gioco, un leader fatto e finito. Quaresma, invece, mi sembra un po' troppo sopravvalutato, non in termini tecnici, ovviamente, ma dal punto di vista dell'economia del mercato. Ho paura che possa fare la fine del Joaquin di due anni fa. Al di là di questo, è uno dei pochi in grado di saltare sistematicamente l'uomo, è un Camoranesi giovane, con meno duttilità tattica. In un centrocampo muscolare come quello interista, la sua inventiva ed imprevedibilità possono fare molto comodo.
Parlare del Milan è difficile. Al di là delle esagerazioni di Galliani, hanno fatto una bella campagna acquisti. A parte Flamini e Zambrotta, se lo stesso Borriello si conferma sui livelli che lo hanno contraddistinto a Genova, potrebbe essere un valore aggiunto non indifferente. Il quadro, tuttavia, va ancora completato, Bendtner è più una scommessa, e sono molto scettico se l'Arsenal dei giovani va a mettere sul mercato uno di vent'anni...