Juventus: in Coppa con Amauri e Jankovic
Conquistato l'accesso alla prossima Coppa dei Campioni, a corredo della definitiva celebrazione aritmetica, seppur attraverso il viatico "opacizzato", e per certi aspetti rischioso, dei preliminari, il "modus operandi" della Juventus ha evidenziato una netta, quanto assai prevedibile, svolta nella gestione delle trattative per la futura campagna acquisti estiva. Pur cospicue, le risorse economiche a disposizione dall'amministratore delegato Blanc, da sole, non sarebbero infatti state in grado di garantire una equa competizione con la "babele" nerazzurra, il Milan da balera e la Roma "americanizzata" dai milionari futuri padroni della Soros, dilapidando i risultati ottenuti, non senza talune difficoltà, e pacifiche controindicazioni, nel corso dell'ultima stagione. L'accesso in Coppa dei Campioni, scollinando l'ostacolo fittizio di uno "sparring partner", ancora anonimo, nei preliminari, come fu il Djurgarden per la Juventus di Capello, consentirà alla società bianconera di ottenere un ingente aumento delle disponibilità finanziarie, oscillanti fra i venti, in caso superamento della fase a gironi, ed i circa trentacinque milioni, in caso di conseguimento della finale, da ridistribuire sul mercato.
Come promesso dalla Famiglia Elkann, nonostante la ristrutturazione dell'obsoleto stadio "Delle Alpi", le strategie di rafforzamento non subiranno menomazioni, venendo in parte foraggiate, e quindi per certi aspetti surrogate, dall'approdo in Coppa dei Campioni. Con la certezza, giunta soltanto dodici mesi dopo il trionfo in cadetteria, di aver riconquistato l'agognata ribalta europea, a scanso di equivoci raggiunta in netto anticipo anticipo su di un maggio assai afoso, il direttore sportivo Secco potrà così sigillare, dopo l'incontro interlocutorio avvenuto a Vergiate, nella residenza del patron Zamparini, la trattativa per l'acquisto di Amauri. Stabiliti gli assetti principali dell'accordo, con un esborso economico di tredici milioni, a corredo della cessione in comproprietà di Nocerino e Lanzafame, la definizione del contratto del centravanti brasiliano avverrà nella prima metà della prossima settimana. Tramutando le "pretese", per lo più sventolate dal procuratore Grimani, per molti mesi in "parola" con Galliani, per aizzare i rilanci del Milan brasiliano, sempre più impegnato nel trasformare il sogno Ronaldinho in realtà, nell'accoglimento di un contratto quinquennale da tre milioni a stagione. Corroborato da premi a cottimo, stanziati a livello di organico, in caso di conquista dello scudetto.
Sbolognato "malacarne" Nocerino, vera delusione del progetto varato da Ranieri in una squadra che ha saputo, nel tempo, rivalutare persino la disarmonica applicazione di Molinaro, e considerando le pressoché nulle possibilità di Almiron di far rientro dopo le abbondanti cure di iodio lungo le coste francesi del Principato di Monaco, durante le quali non parrebbe aver lasciato tracce neanche sulla battigia di qualche spiaggia, la trattativa per il passaggio di Amauri a Torino potrebbe comprendere anche l'ingaggio di Jankovic. Allo scopo di rinfoltire un settore, quello mediano, destinato a lasciar partire anche "Icaro" Tiago. Deprezzato dalla gestione Guidolin, rivalutato dalla cura Colantuono, il centrocampista serbo rappresenterebbe un utile investimento, anche in relazione di un'età non proibitiva, di un'esperienza più che convincente nel Maiorca nonché di una personale, quanto apprezzata, referenza del tecnico Ranieri. Oltre che di Fabio Cannavaro, ancora legato all'ambiente bianconero in virtù di un rapporto di amicizia, speciale, con il direttore sportivo Secco, al quale avrebbe suggerito l'acquisto. L'apporto di Jankovic, inoltre, non si ridurrebbe a quello di mera alternativa di Nedved, in procinto di prolungare, nonostante una carta d'identità che ne sconsiglierebbe persino un fido bancario, il proprio contratto sino al 2009, scollinando l'ostacolo rappresentato dalle pretese, francamente deplorevoli, del procuratore Raiola. Pronto a ipervalutare gli ultimi dodici mesi di un campione giunto alla soglia dei trentasei anni, chiedendo persino un aumento dell'ingaggio.
Nella peggiore delle ipotesi, la collocazione di Jankovic nell'organico bianconero garantirebbe un maggiore ventaglio di scelte. Dilazionando l'utilizzo di Camoranesi sulla fascia destra e di Cristiano Zanetti al fianco di Sissoko, in maniera tale da sfruttare appieno la grande mobilità tattica del ventiquattrenne serbo scoperto da Zenga. Apprezzata sia nella Stella Rossa di Belgrado, sia nell'unica stagione trascorsa in Spagna, nel corso della quale si rese autore di ben nove reti, nel Maiorca. Se nella trattativa per Amauri l'attesa ufficializzazione, prevista per la fine del campionato, è oramai subordinata al superamento delle visite mediche di rito, il possibile approdo di Jankovic è per lo più legato alle richieste, al momento giudicate eccessive, formulate dal Palermo. Disposto a cedere il proprio tornante in cambio di otto milioni, cifra comunque inferiore alle pretese del Porto per l'argentino "Lucho" Gonzalez, entrato nelle grazie dell'allenatore Ranieri dopo l'aborto, tutto sommato indolore, dell'operazione Lampard, sempre più vicino ad un accordo con il Barcellona, da raggiungere sfruttando il mancato rinnovo del contratto. Anche se, considerando l'ottimo impatto del "tripode" Sissoko, più del rendimento a singhiozzo di Jankovic e del dinamismo dell'argentino Gonzalez, sarebbe più opportuno dirigere le attenzioni sull'architetto Inler dell'Udinese...