Marsiglia-Atletico Madrid: sfida ad alto rischio
"Non dobbiamo dare ragione a quelli che dicono che a Marsiglia sono dei selvaggi": microfono in mano, Pape Diouf, presidente dell'Olympique Marsiglia, si è rivolto direttamente ai tifosi dal prato dello Stade Velodrome per fare appello al "senso di responsabilità" in vista della sfida di domani sera contro l'Atletico Madrid per l'ultimo turno del girone D di Champions League. Con gli spagnoli già qualificati e i francesi che al massimo possono puntare al terzo posto, i motivi della tensione hanno poco a che vedere con la rivalità sportiva. La partita è giudicata ad 'alto rischio' dopo gli incidenti della gara di andata dello scorso 1 ottobre, quando il Vicente Calderon di Madrid fu teatro di violenti scontri tra polizia e supporters francesi, culminati, tra lanci di oggetti e volti insanguinati, con l'arresto di Santos Mirasierra, 34enne leader degli 'Ultras Marseille'. Venerdì scorso Mirasierra è stato condannato a tre anni di prigione per violenze: il tifoso francese avrebbe ferito un poliziotto lanciando un seggiolino, ma le immagini lasciano molti dubbi sulla dinamica degli scontri, e la vicenda è già diventata un caso diplomatico. Il viceministro dello Sport Bernard Laporte ha cercato di "attirare l'attenzione delle autorità spagnole sul carattere sensibile di questa vicenda", auspicando "un soluzione proporzionata" del caso. Alla vigilia della partita, quindi, il clima è tesissimo. Saranno 500 i poliziotti e 800 gli stewards impegnati a garantire l'ordine pubblico al Velodrome: un dispiegamento di forze pari a quello solitamente messo in campo per le sfide più delicate. "Con la differenza - precisa Thierry Mercier, comandante del gruppo violenze urbane di Marsiglia - che non ci saranno i tifosi avversari da gestire".
O almeno così sperano le autorità francesi, perché il rischio che i gruppi più estremisti della tifoseria madrilena - come gli ultras di estrema destra del 'Frente Atletico' - raggiungano Marsiglia con intenzioni bellicose è alto, tanto più che una parte dei supporters dell'Om ha annunciato di voler montare un presidio al di fuori del Velodrome. Un'ipotesi, questa, che fino all'ultimo i dirigenti del club francese cercheranno di scongiurare. Intanto predica calma Javier Aguirre, il tecnico messicano dell'Atletico: "E' solo una partita di calcio - assicura - Andiamo in un paese e una città civilizzata, che non sono in stato di assedio". Ma lo stesso Aguirre è nel mirino dei tifosi francesi per presunti insulti razzisti che avrebbe indirizzato ad alcuni giocatori dell'Om nella partita d'andata. Così, l'Atletico Madrid raggiungerà Marsiglia il giorno stesso della partita e non alla vigilia - come invece prevederebbero le regole Uefa - per ripartire la sera stessa. Un blitz d'altri tempi, insomma. Come quando si scappava dagli stadi in elicottero.