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Mercato estero: paese che vai bomber che trovi

Mercato estero: paese che vai bomber che trovi
mercoledì 14 maggio 2008, 07:562008
di Appi .
fonte di Marco Bisiach per NESTI CHANNEL - carlonesti.it

Con le ultime occasioni ancora in piedi per arrotondare, per aumentare il bottino, dando un'occhiata in giro per l'Europa è già possibile farsi un'idea di quanto di nuovo (o di vecchio) abbia regalato quest'annata pallonara in fatto di gol e di bomber.

Cominciando da casa nostra, la classifica cannonieri propone qualcosa di nuovo e molto diverso dal solito. Meno gol rispetto al recente passato, questo di certo (i trenta e passa son lontanissimi, ma anche i più canonici 25 o giù di li, irraggiungibili), ma volti abbastanza inattesi là in alto, a contendersi il trono di capocannoniere. Un terzetto, tanto per cominciare, in testa, a quota 19, a giocarsi tutto all'ultima partita. E' nuovo, nuovissimo, il nome di Borriello, uno che fino all'anno scorso sapeva di bluff, di promessa non mantenuta, di comparsa. Ed invece l'esplosione, a Genova sponda Genoa, che è valsa gol uno dietro l'altro, alcuni dei quali bellissimi, molti dei quali decisivi. Ha rallentato, fermandosi un po', nell'ultimo mese, ma quanto fatto basterà ed avanzerà, probabilmente, per riportarlo a Milanello e regalargli una maglia azzurra per l'estate. Meno nuovi, decisamente meno nuovi, i due "coinquilini" del genoano. Uno è abituato alla posizione, trattasi di Trezeguet David, che tra gli "over 100" in attività ha la media gol/partita più elevata della serie A, con uno - spaventoso - 0,61 (per rendere l'idea, la media di un fenomeno del gol come Pippo Inzaghi è 0,45). L'altro è un ragazzino che nella sua carriera ne ha messe insieme appena 239, di palle in rete. Ma quel che è certo è che Alex Del Piero da molti anni (esclusa la parentesi di serie B) segnava tanto ma non tantissimo, come invece è accaduto quest'anno. Dei tre, di sicuro, quello che ha più fame, e che non vorrebbe fermarsi nemmeno con la maglia della Nazionale, praticamente conquistata (Donadoni permettendo) con la prepotenza delle parole del campo.

Mettete un fuoriclasse offensivo assoluto nel contesto delle difese non irreprensibili della Premier League e avrete, invece, Cristiano Ronaldo. Cancellato (solo nei numeri, però) un certo George Best, il portoghese ha stravinto la classifica cannonieri con la bellezza di 31 gol in campionato, ai quali vanno aggiunti quelli in Europa e coppette varie, per scollinare tranquillamente quota 40. Alle sue spalle, e non di poco, altri due che non scherzano affatto: Adebayor dell'Arsenal, che ha pagato anche il crollo finale dei suoi, e Torres del Liverpool, che ha segnato come nessuno al primo anno ad Anfield e ha superato, per primo dopo Fowler negli anni '90, quota 20 in Premier con la maglia dei Reds. Germania: manco a dirlo, Luca Toni. Scontato che il nostro bomber, probabilmente uno dei centravanti più forti del mondo in questo momento, facesse bene anche in Bundesliga. Che si adattasse senza batter ciglio e conquistasse il titolo di capocannoniere (21 gol finora) al primo tentativo, meno. Ottime notizie, comunque, per Donadoni. Dietro di lui Gomez dello Stoccarda (18), uno di cui sentiremo probabilmente parlare ancora.

Se dalla Francia al solito di sorprese ne arrivano poche (a meno che il Bordeaux non vinca in volata sul Lione), il vero botto l'han fatto in Spagna. In Ligue 1 si appresta a vincere uno dei pochi veri campioni del torneo, Karim Benzema (19 gol), destinato prima o poi a diventare la stella di una delle grandissime d'Europa. Nella Liga, invece, con il beneplacito dei "big", la lotta è ristretta allo sconosciuto Guiza del Maiorca (addirittura 26 gol) e al "fabuloso" Luis Fabiano (24). Vedremo, non senza citare però Aguero, 18 gol (e un valido motivo per non pensare sempre solo a Messi) come Raul. Un altro, come Alex, dato spesso per morto e invece da più di una decade sempre lì a segnare, vincere e spiegare, fascia al braccio, ancora un paio di cosine sul gioco del pallone.