Morabito: "Sheva alla Roma? Si può"
Shevchenko, Borriello, Vargas, Gilardino e Mancini. Sono questi i nomi, sia in entrata che in uscita, che circolano attualmente nell'orbita Roma. In un interessante a tu per tu con Vincenzo Morabito, esperto di calcio mercato, abbiamo affrontato tutte queste tematiche in esclusiva a Laromasiamonoi.it
Si parla molto in queste ultime ore di Shevchenko alla Roma. E' ipotizzabile un passaggio dell'ucraino alla formazione di Spalletti?
"Potrebbe anche essere. Sentendo anche le dichiarazioni di Ancelotti, sotto un punto di vista tecnico Shevchenko non rientra nei piani del Milan. E' più una sorta di affetto della dirigenza nei confronti del giocatore, però tecnicamente non sembra la soluzione più adatta al Milan. Potrebbe anche essere la Roma a vincere questa possibile concorrenza, anche perché le condizioni sono abbastanza favorevoli. Il problema è uno solo: l'ingaggio. Però anche in questo caso si potrebbe trovare una soluzione".
Altro capitolo: Vargas. Ci sono molte squadre che lo vogliono, ma Lo Monaco ha dichiarato ieri a "Radio Marte" che lo daranno al Napoli
"Se Lo Monaco ha detto questo, vuol dire che stanno in una fase avanzata della trattativa. Non capisco questa frenesia per un giocatore che sicuramente ha grandi qualità sotto il punto di vista tecnico, ma lascia molte perplessità su alcune situazioni difensive. Ci sono dei giocatori che vengono reclamizzati anche un po' troppo. Non penso che Vargas sia un giocatore da Roma. Se una squadra deve migliorare, non migliora certo con questo tipo di calciatore".
Borriello: ci sono le possibilità che il giocatore possa vestire il prossimo anno la casacca della Roma?
"E' una situazione controversa. Dipende. Prima di tutto si deve risolvere la questione della comproprietà tra Genoa e Milan e la società rossonera potrebbe inserirlo in qualche trattativa. Tutto dipenderà dal mercato del Milan, ma non escludo che potrebbe essere il prossimo attaccante del Milan".
Invece su Gilardino che mi può dire?
"Onestamente pare che sia diventato l'ultima delle scelte di Ancelotti. Gilardino ha bisogno di giocare e di sentirsi importante. Per farla breve ha bisogno di un rilancio. Roma potrebbe essere la piazza ideale, poi è normale che dipende tutto dal Milan e dalle valutazioni che vorrà fare la società rossonera, se magari lo vorrà inserire in qualche trattativa di mercato".
Si è parlato in passato anche di Crespo alla Roma. Quanto c'è di vero?
"Secondo me prendere giocatori che hanno speso tanto e che sono a fine carriera non mi pare la soluzione ottimale. Crespo è uno di quei giocatori che ha già dato tanto ed incomincia ad avere i suoi anni. Fondamentalmente, non so quanto potrebbe essere utile alla causa Roma. Io credo che la politica più giusta per la Roma sia quella di puntare su giocatori di prospettiva".
Potrebbe anche arrivare a Roma come arrivò Batistuta, cioè per vincere nell'immediato.
"Potrebbe anche essere una soluzione. Dipende da Spalletti e dalla società se vorranno puntare sull'immediato oppure seguendo la politica dei giovani".
Mancini secondo lei resterà?
"E' una situazione complicata. La stagione di Mancini non è stata esaltante. Bisogna vedere cosa è successo all'interno dello spogliatoio e con al dirigenza. Una cosa è certa: Mancini soffre un po' la piazza e quindi si è rotto quell'idillio con la tifoseria. Spesso le società brave capiscono il momento e vendono il giocatore prima di una rottura definitiva. Mancini può diventare un ottimo giocatore sul mercato che può permettere di realizzare delle cifre importanti per investire su nuovi giocatori".