Mou e Totti-Sinisa 2-0. Beffa Milan. Tra A e B 20 attaccanti in valzer
Thiago Silva è una beffa. Per il Milan, paradossalmente. Perché arriva un grande difensore e Ancelotti non lo può utilizzare. E' come se avessi fame arretrata e trovassi chiuso, a tripla mandata, il frigorifero. Cosa mangio? Un tramezzino, un pacco di noccioline, ma non basta. L'attuale Kaladze è una sciagura: se non ha un braccio alzato, si perde l'attaccante (Amauri). Jankulovski copre alla viva il parroco, le diagonali sono un optional. E allora Thiago Silva diventa una beffa. Doppia. Intanto perché non puoi utilizzarlo subito, eppure ne avresti bisogno come l'aria. E poi perché il posto da extracomunitario è ostruito da gente che - con tutto il rispetto- prima di trovare visibilità nel Milan deve avere un bel po' di pazienza. E chissà se basterà. Il Milan ha vinto talmente tanto che non ha bisogno di consigli, però la storia (sottovalutata) dei difensori da prendere in estate può fare la differenza in negativo. I pronostici estivi, anche il mio, tenevano conto della presenza del miglior Nesta: non pervenuto. E anche di un Kaladze decente: non pervenuto. Forse sarebbe bastato prevenire, con il senno del prima e non del poi. Il Milan si rialzerà, ma intanto sarebbe il caso di bloccare un altro importante centrale per giugno: il sogno è Mexes, tuttavia io auguro alla Roma di restare competitiva e di non perdere i campioni.
Ci sono cose che stancano. Per esempio Adriano. Moratti continua a difenderlo come se fosse uno stinco di santo. Mourinho fa capire di adeguarsi alla linea societaria, ma nello stesso tempo si intuisce che è stanco. Adriano ha sgarrato 15 volte negli ultimi due anni: basta. Se Moratti continua a difenderlo per cercare di tutelarne il patrimonio non è detto che sia un vantaggio: in giro per il mondo qualsiasi club sa tutto di tutti. Persino i dettagli. E la diplomazia dei presidenti vale poco. Più in generale, se mi vendi bigiotteria non posso cascarci e pensare che siano diamanti o brillanti. Piuttosto continuo ad essere stregato dall'atteggiamento di Mourinho: semplicemente fantastico. Ha fatto bene a rispondere a Mihajlovic che è arrivato a Bologna presentato come il nuovo messia (cosa ha vinto da allenatore?) e che -a precisa domanda su Adriano -risponde come se fossero ancora problemi suoi. Incredibile. Se a Mourinho avessero chiesto del Chelsea, quante volte glielo hanno chiesto?, si sarebbe rifiutato di rispondere. Si chiama classe. Non contento il signor Mihajlovic che ha pareggiato cinque partite e l'hanno lanciato in orbita come un incrocio tra Sacchi, Lippi, Ranieri e Van Gaal degli anni d'oro, non contento di essere protagonista (lo facesse da allenatore, dimostrasse fino in fondo che ha meritato questa chiamata a sorpresa) svela la storia molto personale di un presunto voltafaccia di Totti che non avrebbe risposto al suo invito per la partita di addio al calcio. Due cose, rapide rapide. La prima: ma il caro Sinisa non potrebbe evitarci di raccontare le cose private e quindi molto inutili? La seconda: sono con Mourinho e quindi con Totti. Risultato: Mou (più Totti) batte Sinisa 2-0. Almeno. Mi dispiace molto che ci siano allenatori italiani bravi come De Canio, Papadopulo e Somma a spasso, e che poi la gerarchia (stravolta) proponga qualcuno che ci viene insegnare il calcio e il modo di comportarsi.
Mihajlovic magari diventerà un number one, per il momento non lo è.
Non mi piace citarmi ma se mi avete seguito non più tardi di qualche settimana fa avevo scritto che Schweinsteiger avrebbe fatto la stessa fine di Lampard: Tuttomercatoweb ci aveva fatto il titolo "Schweinsteiger, analogia con Lampard". In sostanza Bastian (come Frank) ha mandato chiari massaggi al Bayern (come al Chelsea) per strappare un mega rinnovo milionario. Affare fatto. La Juventus non aveva chance, perché avrebbe dovuto partecipare eventualmente a un'asta quasi impossibile da sostenere. Non credo che Buffon vada al Manchester City, soprattutto non credo che offriranno tutti quei soldi, è giusto che adeguino il contratto a De Ceglie, com'è giusto che lo abbiano allungato e adeguato a Molinaro, un professionista straordinario. Una grande cosa la Juventus l'ha fatta sul mercato di luglio, prendendo Amauri che conosco a memoria quasi dai suoi primi giorni italiani, che vorrei in Nazionale - da Lippi - soltanto se in cuor suo ne fosse convinto. Amauri semplicemente immenso.
Ci sono storie (di allenatori) che finiranno: Delio Rossi ha perso il controllo della Lazio e probabilmente la fiducia di Lotito. Tutto è opinabile, a maggior ragione quanto sostiene il sottoscritto, ma la Lazio presentata contro l'Inter è quanto di poco equilibrato ci possa essere. Bepi Pillon sale al capezzale della Reggina dove Lillo Foti ha compiuto nove miracoli e ora cerca il decimo, ma forse sarebbe stato opportuno - immaginando l'epilogo - non confermare Orlandi a giugno. Oppure andare fino in fondo come ha fatto il Cagliari con Allegri nei momenti difficili. A proposito del Cagliari: ne voglio parlare dopo una sconfitta come quella di Roma (superba prestazione, comunque). Avevo espresso giudizi forse affrettati sull'organico, chiedo venia, evidentemente il Cagliari si può salvare e fare bene così.
L'arrivo di Pillon sortirà probabilmente l'effetto di trattenere a Reggio Corradi che in caso contrario sarebbe partito. A meno di sorprese l'affascinante Bernardo che in estate diventerà papà (auguri anticipati) non parteciperà a un tormentato giro di attaccanti, almeno una ventina tra serie A e serie B. La mia sintesi. Vantaggiato: per il momento l'Atalanta è fuori dopo aver raggiunto l'accordo con il Rimini, ma non è detto che sia una scelta definitiva, in agguato Livorno e Rimini. Marazzina: lascia Bologna, lo cerca Spinelli. Bonazzoli: Livorno allertato, con concorrenza in serie A. Bernacci: il Bologna lo ha pagato tanto e non lo molla a prezzi di saldo. Bucchi: per il momento c'è poco o nulla con la Salernitana, più facile uno scambio con il Piacenza, contropartita Moscardelli per l'Ascoli. Floccari: movimenti importanti per giugno, presto sviluppi inediti. Pazzini: Samp, Palermo, eventualmente estero. Larrivey: può restare dov'è, l'importante è che non metta in discussione la patente di titolare di Acquafresca. Frick: la Salernitana ci proverà, chance al momento non tantissime, più facile ottenere Forestieri dal Siena. Pellicori: l'Avellino (che marca da vicino Cavalli e Danilevicius) gli ha chiesto di portare una squadra interessata entro il 7-8 gennaio, altrimenti resta dov'è. Sforzini: possibile che torni al mittente Udinese. Pozzi: ha rinnovato fino al 2013, guadagnerà a salire fino ad un milione di euro a stagione, se non lo prende una big andrà all'estero. Godeas: è il sogno della Triestina che non è sicurissima di tenere Granoche a gennaio e che insegue anche Gasparetto del Pisa. Spinesi: sarebbe da Bari se non fosse per la lunga inattività, ma il Bari punta Kutuzov e Frick. Stuani: Avellino, Bari o parcheggio all'estero. Bruno: Pillon è un suo grande estimatore, ma non trascuro Livorno e Mantova, augurando al Modena di non perdere uno specialista così. Il valzer (di attaccanti) è appena accennato: dalla prossima settimana - lunga sosta invernale e mercato caldissimo - non ci sarà tregua. Quaranta giorni di montagne russe.







