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Napoli? Bello ma non troppo. Maradona: tutto scritto

Napoli? Bello ma non troppo. Maradona: tutto scritto
venerdì 31 ottobre 2008, 00:002008
di La Talpa
a cura di Gianluigi Longari e Francesco Letizia

Nuovo, consueto, appuntamento con la Talpa di Tuttomercatoweb. Il nostro interlocutore misterioso, in questo episodio, commenta la favola del Napoli capolista e la nomina del guru del calcio partenopeo, Diego Armando Maradona, a ct dell'Argentina

Sette giorni, ma quante cose sono successe in questa settimana eh? L'Inter che perde contatto dalla vetta, e Napoli ed Udinese che restano sole tallonate dal Milan
L'Inter ha avuto una pesante involuzione a Firenze, è sotto gli occhi di tutti: non cambierei però il mio pronostico, anche se qualche dubbio ora è lecito...Per il Milan, tutto secondo copione.

I Rossoneri ora aspettano il Napoli capolista: impressioni sui Reja Boys?
"Sicuramente buone... Lo scorso anno vi raccontai di come è nato il Napoli di De Laurentiis, senza neanche la scrivania per Marino: da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata. Non vorrei però si cadesse in un errore..."

E quale?
"Quello di esagerare: oggi ho letto di una petizione per dare il 10 di Maradona a Lavezzi, ma che scherziamo? Montarsi la testa può essere davvero controproducente per l'ambiente azzurro: parlo ovviamente dei tifosi, non dei giocatori... Penso che per quanto bravi, si rendano conto di non essere neanche lontanamente paragonabili a quelli di quel Napoli che fu".

Una vena polemica notevole...
"Io vi ho sempre detto le cose come stanno no? Queste sono le verità. Daltronde voi della stampa qualcosa dovrete pur raccontare, me ne rendo conto. Ma chi ha vissuto una favola simile come quella della "Magica", non può pensarlo sul serio".

E non si arrabbi! Del Napoli di Reja invece che dice: Lavezzi o Hamsik l'uomo decisivo?
Lo slovacco mi piace più dell'argentino, che però è un grande talento. Abbiamo visto con la Reggina anche un grande Denis, Maggio lo conosciamo... Io non dimenticherei Zalayeta: quel ragazzo è uno che ha segnato in incontri di Champions dei gol pesantissimi, per questo forse è il giocatore più maturo di tutti.

Non le chiediamo se il parallelo Lavezzi-Maradona le piace...
"Sarà meglio, ma dalla risata capisco che non piace neanche a voi".

Parliamo del "Pibe" però: sorpreso di vederlo in panchina?
"Assolutamente... No. Il passaggio da Basile, uomo di tattica, a Maradona è il giusto decorso di cui aveva bisogno l'Argentina: Maradona vuol dire speranza, vuol dire carisma, è un'entità superiore, quasi religiosa, in quel paese... E non solo, oserei dire".

Sarà in grado di gestire questo nuovo incarico?
"Si dice che chi non ha giocato non può allenare e non sono mai stato daccordo: altrettanto, si diceva che chi ha giocato ad alti livelli non potesse diventare un grande allenatore... Mi pare che Cruyff, Van Basten, Rijkaard, ma anche Ancelotti, abbiano dimostrato tutt'altro. Non dimentichiamoci che comunque ad affiancarlo ci sarà una vecchia volpe come Billardo".

Due parole sulla rinascita della Juve le spendiamo?
"E che vogliamo esaurire tutti gli argomenti oggi? Aspettiamo il match con la Roma almeno... Se finirà in trionfo, questa squadra potrebbe davvero essersi tolta dei macigni dalle scarpe".