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Napoli, devi comprare

Napoli, devi comprare
domenica 13 gennaio 2008, 00:002008
di Ciro Venerato
Giornalista napoletano per molti anni ha seguito, da inviato, la Juventus per la Redazione di Rai Sport. Attualmente lavora per l'emittente campana, Canale 34, e collabora con il quotidiano "Il Roma".

Partiamo da Ahumada. Ho sentito recentemente l'opinione di Bagni sul giocatore, e mi sento di condividerla appieno. L'argentino non mi convince principalmente per due motivi: è un centrocampista solamente di quantità; dunque verrebbe ad essere un doppione all'interno della rosa partenopea, e ha già fallito in Europa. Infatti la sua esperienza in Bundesliga, al Wolfsburg, non fu affatto positiva. Il mio parere, in ogni caso, è che il Napoli debba intervenire sul mercato di gennaio. In particolare dovrà porsi il problema di trovare un sostituto che possa sopperire, all'occorrenza, alle assenze di Gargano e Blasi. L'ideale sarebbe puntare su un giovane di prospettiva, anche perché Montervino, nonostante la grande dedizione, in serie A trova parecchie difficoltà. Un'altra carenza risiede nella mancanza di un'alternativa di livello a Lavezzi. La rosa del Napoli, infatti, è ricca di centravanti, ma vede nell'argentino l'unica seconda punta. Calaiò spesso si è adattato in questo ruolo, ma è normale che a questi livelli faccia più fatica rispetto agli anni passati. I nomi che mi sento di fare in tal senso sono quelli dell'atalantino Defendi, e il rientro alla base di Inacio Pià. Proprio il brasiliano avrebbe le carte in regola per essere, a mio parere, l'"acquisto" giusto. Le sue grandi qualità tecniche, infatti, potrebbero essere esaltate dal tipo di gioco ed avversari che si affrontano nel campionato maggiore, a differenza di quanto accaduto negli anni passati in cui veniva spesso sovrastato fisicamente; inoltre mi risulta che il suo possibile passaggio al Cagliari in coppia con Amodio stia subendo dei rallentamenti. Capitolo Nilmar: il giocatore è molto valido e i dirigenti azzurri lo sanno bene, tuttavia il discorso è da cassare, o quantomeno da rimandare a giugno. Innanzitutto per ragioni tecniche, trattasi anche lui di una prima punta, e inoltre per ragioni economiche. Il Napoli fece seguire il giocatore quest'estate, quando però era acquistabile senza sborsare un euro, adesso la sua clausola di rescissione è vicina ai 10 milioni, ed il suo cartellino è spartito tra la squadra in cui milita (Internacional), il suo procuratore ed una multinazionale sudamericana.

Marino dovrebbe quindi trattare con tre diverse parti, e mi risulta che il direttore sia allergico a questo tipo di operazioni.
Sul fronte cessioni resta ovviamente in primo piano la situazione riguardante Calaiò. Il giocatore ha voglia di giocare, e qualora il suo procuratore Alessandro Moggi trovasse un'acquirente in grado di sobbarcarsene quantomeno l'acquisto in comproprietà, Calaiò partirebbe. In questo senso resta da seguire con attenzione la pista Atalanta, che ci sta facendo più di un pensierino. Più complicata la situazione di Domizzi: il difensore ha infatti richiesto di lasciare Napoli per problemi personali che esulano da discorsi di natura economica. Domizzi sarebbe voluto partire già da gennaio, ma il sapiente lavoro di persuasione realizzato da Marino e dal suo procuratore lo ha convinto a rimandare a fine stagione un divorzio tuttavia inevitabile. Possibili destinazioni sono Lazio, Roma e Fiorentina, con i biancazzurri, ad oggi, largamente favoriti. Chiudo trattando la questione Hamsik. Il giocatore slovacco sta attirando su di sé l'interesse di numerossissime squadre tra le migliori d'Europa. In Italia segnalo il sempre vivo interesse dell'Inter, cui si è aggiunto quello della Juventus, con Secco e Sandreani che sarebbero entusiasti di portarlo a Torino. Dall'estero, invece, mi sento di smontare del tutto la pista Chelsea. I blues hanno fatto seguire molte volte il giocatore da Carlo Jacomuzzi, il quale ha inviato ad Arnesen rapporti tutt'altro che lusinghieri riguardo il centrocampista. Hamsik è infatti considerato poco adatto per caratteristiche fisiche alla tipologia di calcio sviluppata in Premier League. In definitiva io ritengo che lo slovacco non lascerà Napoli, anche se un adeguamento del suo contratto sarà inevitabile, vista la grande considerazione di cui gode. Tirando le somme, sono convinto che il Napoli non resterà a guardare nel corso di questo mercato. Gli azzurri hanno tutto per cercare la qualificazione alla coppa UEFA, e sarebbe sciocco rischiare di compromettersi questa possibilità, anche perché le dirette concorrenti, qualora non l'avessero già fatto, hanno intenzione di rinforzarsi.