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Napoli, grandi manovre in attacco

Napoli, grandi manovre in attacco
martedì 27 maggio 2008, 00:002008
di Ciro Venerato
Giornalista napoletano per molti anni ha seguito, da inviato, la Juventus per la Redazione di Rai Sport. Attualmente opinionista di Kiss Kiss Italia, collabora con Canale 34, Conto Tv e con il quotidiano "Il Roma".

Dopo la conferma annunciata di Reja, ormai nota da almeno tre settimane, è il momento di fare la squadra. Fondamentale sarà, come di consueto, non sbagliare un colpo nella campagna acquisti. Ed in questo senso, Marino scommette innanzitutto su sé stesso, le linee guida non cambiano: si investirà su giovani e giocatori all'apparenza sconosciuti in arrivo dall'estero. Da questo dipenderà il destino del campionato. De Laurentiis ha confermato la sua politica, no ai giocatori senza fame di successo, porte aperte a chi si vuole mettere in gioco. Unica eccezione a questa scelta "aziendale", che, vale la pena ricordarlo, ha garantito talenti del calibro di Hamsik, Santacroce e Mannini, sarà fatto in attacco. Non credo infatti che Marino scommetterà su un'incognita anche per quanto riguarda un ruolo delicato come quello di centravanti.
Il nome più caldo, in questo senso, è quello di Iaquinta: il calabrese risponde ai requisiti tecnici, tattici ed economici. Fisicamente è dotato, è un giocatore esperto ad alti livelli, in grado di far salire la squadra, e soprattutto con uno stipendio compatibile con gli equilibri dello spogliatoio. Iaquinta guadagna alla Juventus due milioni di euro a stagione sino al 2012: allungando di un anno, e spalmando la cifra più eventuali bonus individuali, l'accordo si può trovare. Anche il cartellino, con dodici milioni di euro, è abbondantemente alla portata delle casse partenopee, gli stessi soldi sono stati offerti per Dossena dell'Udinese, che tuttavia finirà al Liverpool.
Il problema è stabilire se effettivamente la Juventus ha intenzione di privarsene.

Ranieri, a tal proposito, ha posto il veto, ma l'arrivo in bianconero di Quagliarella, di cui si vocifera in questi giorni, cambierebbe le cose.
Nel vertice tenutosi a Torino mercoledì, in cui sono stati riscattati Blasi e Zalayeta, Marino ha chiesto l'attaccante, e non si è sentito rispondere "No grazie", tanto basta.
Tuttavia non si trascurano piste alternative. Un altro nome che piaceva molto in società era quello di Diego Milito, che tuttavia, a meno di un cambiamento di rotta, si è allontanato quasi irrimediabilmente. Il giocatore non vuole rinunciare al suo stipendio, ed attualmente guadagna 2,5 milioni, cifra fuori dalla portata dei napoletani. Seguito anche Sergio Floccari, che sembra però molto vicino al Palermo, così come si è fatto il nome di Bernacci dell'Ascoli, visionato in prima persona dallo stesso Marino. Altro obiettivo, per ciò che concerne il reparto avanzato, sarà la ricerca di un sostituto che rimpiazzi Calaiò, un vice Lavezzi: ed è qui che il direttore potrebbe puntare su un giovane, su una scommessa: come Fornaroli, per esempio, qualora si dotasse del passaporto comunitario (è di origine spezzina).
Ultimo obiettivo è l'Intertoto, ed in questo senso sarà fondamentale il lavoro del preparatore atletico Febbrari, uno dei migliori nel suo campo. Dovrà essere impostata una mole di lavoro che consenta alla squadra di partire bene, senza sperperare energie utili nel resto della stagione. Il piano ideale è quello già anticipato su Tuttomercatoweb, ovvero riserve e prestiti all'assalto del primo turno. I vari Pià, Bucchi e De Zerbi sono certamente all'altezza di battere il Panionios di turno, per poi presentarsi all'eventuale preliminare con la squadra tipo.