Napoli: nessuna illusione, ma sognare si può...
Il Napoli deve provare a ripetere in parte la partita contro l'Inter. Pressarli altissimi, non farli respirare, ed ovemai questa tattica dovesse fallire, riuscire a ribaltare l'impostazione della partita, aspettandoli e cercando di ripartire velocissimi. Gli azzurri, infatti, avranno dalla loro quasi certamente la coppia d'attacco Lavezzi- Calaiò. Entrambi sono giocatori molto veloci, che potrebbero risultare esiziali se stimolati sulle ripartenze, ovvero la loro caratteristica principale. Più Lavezzi di Calaiò, per la verità, e proprio l'argentino, se sfruttato a dovere, potrebbe risultare la carta decisiva della partita. Con la sua grandissima rapidità nel portare palla e tagliare in due il campo, Lavezzi può creare serissimi problemi ai difensori centrali bianconeri. C'è da dire, comunque, che la Juventus vista a Genova contro i rossoblu, è una squadra in netta ripresa, sembrava in uno stato di grazia incredibile, una lontana parente di quella vista nelle tre precedenti giornate. Senza contare che l'obiettivo Champions e la grande concorrenza daranno sicuramente ai bianconeri una spinta non indifferente anche sul piano mentale. Pertanto, ai tifosi del Napoli chiedo di non alimentare facili illusioni, perché si tratterà di un impegno di estrema difficoltà. Sarà importante, piuttosto, che i partenopei riescano a confermare la loro scorza già evidenziata in impegni tipo questo.
Il Napoli non dovrà assolutamente fare da vittima sacrificale, da sparring partner, cercando invece di creare grattacapi all'avversario, senza arrendersi mai.
Certo, le assenze non saranno di grande conforto a questo tipo di impresa... Manca Blasi ed è una defezione molto grave, in quanto il centrocampo azzurro, senza il romano, perde tantissimo; senza contare i forfait di Mannini ed ovviamente Zalayeta. Considerando, però, che la Juve non sta meglio, avendo fuori Zebina, Legrottaglie e Camoranesi, aggiungo che nel paradosso la gara di oggi è quella che meno mi preoccupa del trittico di ferro che il Napoli sta per affrontare. La Fiorentina, infatti, sta facendo cose eccezionali, mentre la Reggina sappiamo bene come si trasformi puntualmente in squadra semi-imbattibile nella fase calda della stagione. Riuscire nel miracolo, tornando all'attualità, sarebbe comunque una spinta notevole, un po' come in quel lontano 1986, in cui con una partita perfetta, il Napoli gridò all'Italia che avrebbe vinto lo scudetto. È presto per i paragoni, ed ogni parallelismo sarebbe assolutamente fuori luogo. Tuttavia questo di Marino è un progetto che ha valore, e ad immaginare questi giovani, rinforzati dai grandi acquisti che sicuramente ci saranno, fra 3 anni... beh un sogno lo si può anche fare...