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Napoli, questo e' il momento dei big

Napoli, questo e' il momento dei big
martedì 5 agosto 2008, 00:002008
di Ciro Venerato

Il Napoli è stato fortunato. Affrontare gli albanesi del Vllaznia non sarà certo un'impresa ardua, si tratta di una squadra che si può rapportare ad una buona serie B italiana. Gli azzurri potranno prepararsi con serenità verso un primo turno di Uefa in cui il livello delle contendenti è destinato a subire un incremento radicale. Il lotto comprenderà corazzate del calibro di Ajax, Tottenham, Valencia, Portsmouth, senza considerare le italiane, capitanate giocoforza dal Milan di Ronaldinho.
Per questo il mio parere è che occorra proporsi con un deciso salto di qualità, rimpinguando, se possibile, la rosa con almeno un paio di elementi di grande spessore sia tecnico che umano. Vedo che sotto il Vesuvio la politica è sempre quella di lanciare giovani di prospettiva, in grado di raggiungere poi la ribalta dopo qualche periodo di adattamento. Io penso invece che sia giunto il tempo di affidarsi a giocatori esperti, che conoscano il panorama e l'ambiente europeo, e che possano dunque dare qualcosa in più.
Mi vengono i brividi quando leggo che in società si rifirmerebbe per un ottavo posto. E' giusto sbandierare incassi da sogno, grande appeal, bacino d'utenza elevato, ma allo stesso tempo si deve avere la costante esigenza di migliorarsi. Magari centrando l'Uefa diretta, e soprattutto innalzando il livello del gioco, perchè ahimè, questo tasto è ancora dolente.

Non mi lasciano tranquillo i tre legni concessi al Panionios in due partite, e soprattutto l'atavica difficoltà nel prendere in mano le operazioni durante la gara, manca il piglio della grande squadra.
Voglio sottolineare due cose: vada per il tetto di ingaggi, ma io non credo che se arrivasse un giocatore fuori dagli schemi qualcuno si rivolterebbe, anche perchè permetterebbe un salto di qualità collettivo, con un miglioramento della situazione e della visibilità di tutti. Serve come il pane un esterno sinistro, e poi un elemento in grado di permettere a Gargano di crescere con serenità. Mi fa rabbia pensare che uno come Ledesma non sia considerato e venga lasciato libero di accasarsi altrove. Immaginiamo un Ledesma in mezzo al campo, magari al fianco di Hamsik, sarebbe un salto di qualità immediato, senza aspettare le calende greche, chissà poi il perchè...
Secondo dubbio: la partenza di Domizzi: è un brutto colpo, gli innesti in retroguardia possono al massimo pareggiare l'addio di uno importante come Il muro del pianto, determinante in fase difensiva, ma soprattutto letale in proiezione d'attacco. Perchè quindi non cercare di staccare di netto le squadre al momento di pari forza, magari inserendo in organico un elemento in grado di cambiare il livello dell'intero reparto? I numeri che i tifosi regalano parlano chiaro: è bello rimarcare i record storici di spettatori in manifestazioni anche di scarso appeal come l'Intertoto, ma questi dati rappresentano anche una spada di Damocle sulla società. Giusto non stravolgere, ma un sacrificio va fatto. E' il momento di fare il salto di qualità.