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Napoli, un colpo dopo l'altro

Napoli, un colpo dopo l'altro
venerdì 13 giugno 2008, 00:002008
di Ciro Venerato
Giornalista napoletano per molti anni ha seguito, da inviato, la Juventus per la Redazione di Rai Sport. Attualmente opinionista di Kiss Kiss Italia, collabora con Canale 34, Conto Tv e con il quotidiano "Il Roma".

Come avevamo più volte anticipato, anche se qualcuno lo dava per sfumato, Maggio ha resistito alle pressioni del calcio inglese pur di giocare in Italia, manifestando fin dal primo contatto del mese scorso, avuto dal Napoli con Briaschi, il suo manager, la sua volontà di raggiungere la società partenopea. Doveva accadere a gennaio, periodo in cui il Napoli trattò già il giocatore, ma si trattava di un'operazione prematura per via della comproprietà ancora irrisolta tra Samp e Fiorentina, ma ora i tempi sono quelli giusti.
Parliamo di un giocatore secondo me straordinario, tanto che non sono sicuro che il Milan, che lo ha abbandonato preferendogli Zambrotta sarà così soddisfatto il prossimo anno della scelta effettuata. Intendiamoci, Zambrotta, che conosco anche personalmente, è stato un fuoriclasse straordinario, un campione che ha però intrapreso la fase calante della carriera, al contrario di Maggio che appare invece nel pieno della propria maturità, Se le premesse e le aspettative saranno rispettate, gli 8 milioni di oggi sono destinati a diventare molti, molti di più. Per questo condivido e sottoscrivo tanto la gioia palesata dal Presidente DeLaurentiis, quanto la sagacia del solito Marino.
Ora, proprio sulla sinistra, c'è da fare un ragionamento: resta da capire se verrà preso un giocatore importante o un giovane italiano o straniero. La Vada ha chiesto due anni di squalifica per Mannini, che non rispettò le normali procedure antidoping ai tempi di Brescia. Questi i fatti: Mannini fu più vittima che carnefice, dopo una sconfitta interna Corioni chiuse i giocatori negli spogliatoi, e così gli ispettori non riuscirono a tenerlo sott'occhio come da regola. L'avvocato Grassani, massimo esperto di giurisprudenza sportiva, è ottimista in materia; qualora però il ricorso Vada fosse accolto, il Napoli sarebbe pronto ad inoltrare un'azione legale nei confronti del Brescia, e nel contempo andrebbe su un giocatore importante: non è escluso un ritorno sullo slovacco Marek Cech, vista l'esclusione del Porto dalla Champions. Se invece, come tutti auspichiamo, dovesse finire in una bolla di sapone, Savini sarebbe ceduto in Italia o in Olanda (lo vuole l'Heerenven) sostituito da qualche giovane. Si parla del ceco Kuban, di Moretti del Valencia dal costo non eccessivo o in alternativa del laziale Zauri.
Da definire nei dettagli, invece, la pratica Denis.

L'affare è fatto, l'Independiente ha accettato l'offerta del Napoli, tanto che il procuratore del Tanque Leo Rodriguez ha già firmato un protocollo d'intesa per un contratto quinquennale a un milione di euro incrementabile. Da risolvere alcuni piccoli adempimenti burocratici, riguardanti lo status del giocatore: se andasse per le lunghe ci sarebbero due opzioni. Disfarsi di un extracomunitario come Pià o Maldonado. O in alternativa, attendere nelle prossime settimane il consiglio federale, che potrebbe allargare di un'altra unità il numero degli extracomunitari.
Resta da prendere il vice Lavezzi, le due prime punte saranno Denis e Zalayeta, manca un'alternativa all'argentino. L'uomo giusto era già stato scelto e rispondeva al nome di Raffaele Palladino, il quale però, pur amando la maglia azzurra, quando ha saputo che sarebbe stato impiegato in un 3-5-2 ha preferito il Genoa che lo andrà a schierare nella sua posizione naturale: esterno di un tridente. Resta in ballo Fornaroli del Nacional, e qualche nome meno esotico come il livornese Diamanti.
Retroguardia: addio a Domizzi, ecco un nuovo difensore. Nelle ultime ore si fa il nome di Stendardo, che potrebbe essere riscattato e ceduto dalla juve, oppure sia i bianconeri che la Lazio potrebbero sottoscrivere una sua partenza verso Napoli. Escluso un ritorno alla Lazio, dati i pessimi rapporti con Delio Rossi.
Un grande mercato, dunque, le premesse per fare grande il Napoli ci sono tutte, ora occorre mantenerle.