Non "sparate" sul Mancio
L'Inter con la vittoria sull'Atalanta credo abbia fatto un bel passo avanti per la vittoria del campionato. Non è un passo decisivo ma importante, perché i neroazzurri giocavano fuori casa in una partita difficile. Ma è sempre più chiaro che la Roma non può fare passi falsi in questo finale di campionato, perché i cinque punti da recuperare non sono comunque pochi. La Roma dal canto suo non deve rinunciare al ritorno di Champions League, tanto è vero che secondo me i giallorossi non hanno ancora rinunciato a lottare per superare il Manchester, e solo dopo questa partita la squadra di Spalletti potrà concentrarsi sul solo campionato.
INTER, QUANTA SFORTUNA
In ogni caso quest'anno la Champions League è stata molto difficile per le squadre italiane. C'è stata una evidente difficoltà ad arrivare alla primavera in condizioni fisiche e di organico ottimali. Mi viene in mente l'esempio della stessa Roma, che ha dovuto sfidare il Manchester senza gente come Totti e Perrotta. Per non parlare dell'Inter, cui mancano tanti giocatori. Il Milan è invece uscito contro una squadra come l'Arsenal, che nel doppio confronto ha dimostrato di essere più giovane e più fresca. Spesso però non ci sono vere cause ai cattivi risultati delle italiane se non la sfortuna. Nel caso dell'Inter, per esempio, non si può parlare di cattiva preparazione, perché i problemi ai crociati di Samuel, Cordoba o Dacourt non sono certo causati da una preparazione sbagliata, e Materazzi si era infortunato in una partita della Nazionale. Stesso discorso vale per Chivu, e l'unico che soffre di problemi muscolari in casa neroazzurra, ma da qualche anno, è Vieira. Quando ci sono tutte queste difficoltà non basta nemmeno una rosa da 30 elementi, perché a mancare sono i titolari veri e propri, i più forti.
CONTRADDIZIONI SU MANCINI
Relativamente all'Inter, ci sono state critiche a mio avviso eccessive a Roberto Mancini, prima sulle parole pronunciate dopo l'eliminazione contro il Liverpool, poi le polemiche sui presunti favori arbitrali, continue illazioni su problemi nello spogliatoio o sulla preparazione non idonea. Non lo so, mi sembra che a Mancini non si voglia perdonare mai nulla. Nei suoi confronti ci sono continue esagerazioni. Quando ancora doveva iniziare la sua carriera di allenatore, e doveva ancora dimostrare tutto il suo valore, tutti lo elogiavano, indicandolo già come un grande tecnico. Adesso invece, che il suo valore lo ha dimostrato davvero, e lo ha fatto in grandi squadre, come succede spesso nel calcio italiano, sembra che sbagli tutto. Non capisco, si è passati da un'eccessiva benevolenza a una severità sproporzionata, con cui gli si rimproverano colpe enormi e non sue. Siamo sempre al solito punto in cui si attribuiscono agli allenatori solo le parentesi negative delle squadre. Non so comunque se Mancini verrà riconfermato dall'Inter. I presupposti immagino ci siano, anche se il futuro di Mancini devono deciderlo l'Inter e il suo tecnico.
ROMA, I TIFOSI NE SIANO ORGOGLIOSI
La Roma dovrà avere un ricordo positivo di queste due stagioni, anche se non riuscirà a vincere questo campionato. E'vero che con i punti conquistati in questi ultimi due campionati i giallorossi in qualsiasi altra annata avrebbero vinto lo Scudetto, però la Roma nelle ultime due stagioni è cresciuta tantissimo. Come gioco, come organizzazione, come personalità e come popolarità, e oggi non credo ci siano dubbi sul fatto che è fra le big d'Europa. La Roma mi ricorda un po' la mia storia con la Serie B, vincere il campionato e andare in A o arrivare in zona Play-Off senza che questi vengano disputati. So che i tifosi giallorossi saranno delusi se non vinceranno nulla nonostante i tanti punti conquistati, ma possono essere fieri della forza della loro squadra.
MILAN, NON SEI CATTIVO
La stagione del Milan, a meno che i rossoneri non abbiano puntato solo sulla Coppa Intercontinentale, è stata al di sotto delle aspettative. Non riesco a spiegarmi le cause di ciò, oltre alle condizioni fisiche di qualche giocatore, ma guardando dall'esterno direi che alcuni giocatori non avevano la giusta cattiveria agonistica e il carattere necessario per quelle che sono le reali aspettative dei rossoneri.
BORRIELLO, FUTURO AZZURRO
In questo campionato si sono viste comunque delle belle sorprese. Udinese, Sampdoria, la Fiorentina di Prandelli e il Genoa di Borriello, e in parte anche l'Atalanta, si sono confermate realtà di valore e interessantissime, offrendo buoni valori tecnici e tanti elementi di rilievo. Borriello in particolare se si confermerà a questi livelli sarà un grande protagonista in futuro in Serie A e in Nazionale.
PERUGIA SEMPRE NEL CUORE
L'esperienza più bella della mia carriera è stata senza dubbio quella di Perugia, è stata la mia stagione più esaltante, più pura. Mi sembra sia passata un'infinità di tempo, ma in quelle stagioni c'erano sei o sette squadre che lottavano per vincere il campionato. All'epoca Lazio, Fiorentina e Parma lottavano per lo Scudetto, oggi invece il Milan rischia il quinto posto. C'erano valori tecnici migliori, e l'essere riuscito al mio esordio in A a salvarmi in anticipo in quel campionato è stato un successo straordinario, specie se penso che gente che ho allenato come Materazzi e Grosso sono stati fra i maggiori protagonisti della nostra vittoria Mondiale. Marco, soprattutto, può essere orgoglioso della sua carriera, sono felice se gli ho dato una mano a realizzarsi, anche se l'ho allenato solo un anno. Ma di grandi giocatori a Perugia in quegli anni ce ne sono stati tanti, come Liverani, Blasi, Baiocco, Vryzas, Tedesco, Pieri, Miccoli, Di Loreto, tutta gente che ha giocato ad alti livelli o ancora gioca in Serie A. Un po' questa esperienza la sto ripetendo al Brescia, giocatori come Hamsik, Santacroce, Mannini, che sono già in A, o Viviano o Zambelli che lo saranno il prossimo anno, mi fanno pensare che tutto sommato porto fortuna per la valorizzazione dei giovani talenti. Santacroce deve maturare un po' caratterialmente, mentre Hamsik è già fortissimo, tecnicamente e come personalità.
BRESCIA, PRONTI AI PLAY-OFF
Il Brescia sta facendo a mio avviso un buon campionato, anche se le squadre che ci sono davanti non perdono un colpo. Il nostro periodo negativo è stato novembre, quando abbiamo conquistato un punto in cinque partite. Ci giocheremo comunque la promozione fino all'ultima giornata, e se non centreremo la promozione diretta ci concentreremo sui Play-Off.