Paganese, Criaco sbatte la porta
Una frattura scomposta, irreparabile. E' quella che si è consumata tra la Paganese (o sarebbe meglio dire il suo tecnico) e Leo Criaco (34), roccioso difensore centrale giunto in azzurrostellato lo scorso ottobre proprio per risollevare la squadra da una situazione già compromettente. Del resto la sua esperienza, maturata in tanti anni di C tra le fila di Avellino, Salernitana, Messina, Benevento, Teramo e Marcianise, era già un marchio di garanzia. Il Mattino ha riportato lo sfogo del giocatore calabrese, che ha annunciato l'addio. "È inutile andare avanti perché si è arrivati all'irreparabile. Il calcio in questa faccenda non c'entra nulla. Sono stato toccato e ferito a livello personale e non me la sento proprio più di lavorare in queste condizioni.
Alla piazza di Pagani ed all'intera dirigenza non posso che dire grazie per quanto mi hanno apprezzato e stimato, ma vado via e non torno sui miei passi. Non ci sono più le condizioni per convivere e non sono un tipo attaccato ai soldi. Molti altri sarebbero restati, magari confinati ai margini della prima squadra pur di continuare a percepire lo stipendio. Ma io non rientro in questa categoria e lascio con la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta. Spero davvero che la Paganese si salvi. Lo merita il presidente per gli sforzi profusi e lo merita la piazza, che ha sempre garantito serenità al gruppo nonostante le enormi difficoltà". Criaco da qualche giorno aveva smesso di allenarsi dopo un pesante litigio con il tecnico Miggiano, che lo aveva utilizzato da centrocampista a Legnano, contro il suo volere.