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Paolo Liguori: "Vi spiego perchè la Roma è in crisi"

Paolo Liguori: "Vi spiego perchè la Roma è in crisi"
mercoledì 17 settembre 2008, 15:372008
di Appi .
fonte IL SUSSIDIARIO - ilsussidiario.net

Dopo la sconfitta in campionato contro il Palermo, ieri la debacle casalinga contro i rumeni del Cluj. Abbiamo chiesto a Paolo Liguori, direttore di TGCom e tifoso romanista, di spiegarci le motivazioni della crisi della squadra di Spalletti.

Un punto in due partite di Campionato e sconfitta all'esordio in Champions. Come vede questo inizio di stagione per i giallorossi?
"Sicuramente una falsa partenza. Credo ci sia un problema di preparazione, di condizione, di forma generale. Si vede da come corrono, dal fatto che i giocatori sono meno tonici di qualsiasi altro avversario. E poi un problema di infortuni. Li metterei in questo ordine: infortuni, preparazione e assetto tattico. Che però, attenzione, a loro volta sono collegati agli infortuni. Per trovare un assetto tattico giusto, infatti, la Roma deve avere alcuni dei suoi piloni fissi. La spina dorsale di una squadra, da che mondo è mondo ,è costituita da portiere, centrali di difesa, centrocampo e punta centrale attorno alla quale si muove la parte più variabile, ovvero i laterali. In questa Roma manca Totti e mancano i centrali di difesa, ovvero gli elementi che danno l'assetto tattico. Anche il portiere inoltre non è al top della forma. In questa situazione si fatica anche a inserire i nuovi".

Nessun colpa dunque per l'allenatore?
"Spalletti non ha responsabilità per il fatto che i giocatori del Cluj arrivano prima sulla palla. Non ha responsabilità sui gol che ho visto prendere alla Roma, non è che Spalletti non gli abbia insegnato come difendere. Così come non ha responsabilità se i due centrali difensivi sono entrambi fuori. Può avere forse responsabilità sulla preparazione, però le modalità e lo staff sono rimasti gli stessi, quindi credo che le colpe siano minime. Va anche detto che molti giocatori della Roma sono stati la spina dorsale della nazionale agli Europei, molti altri lo sono stati nelle loro nazionali. In questo momento le squadre che hanno dato meno giocatori in giro tra Europei ed Olimpiadi vanno meglio: Lazio, Atalanta, Torino vanno meglio di Fiorentina, Roma e perfino dell'Inter, che fa i punti ma non li merita, non è brillante".

Cosa bisogna aspettarsi per il futuro?
"Per il futuro la Roma deve avere pazienza, deve ripredere la sua brillantezza agonistica e fisica e il suo assetto tattico. Il futuro immediato però non è bello. La sconfitta in Champions ti porta già all'emergenza, ti fa squillare già un campanello d'allarme che ti costringe a vincere a Bordeaux. E non sarà facile. I pochi punti in Campionato portano come conseguenza il fatto che le prossime tre partite con Reggina, Genoa e Atalanta saranno delle battaglie. Quando in altri tempi potevi sperare in nove punti ora come ora devi cercare di racimolare il più possibile".

Una Roma al completo potrebbe essere competitiva?
"Certo con l'organico al completo troverebbe quell'assetto tattico che ora manca. Per cui se non son vittorie, son pareggi. Però non basta, il modello di gioco adottato da Spalletti richiede molta brillantezza perché regge se fatto in velocità. Al rallentatore è un gioco troppo prevedibile. Credo però che questi giocatori abbiano una loro carriera davanti, non credo vogliano interromperla perchè non si allenano. Si alleneranno e la ritroveranno. Sono grandi giocatori".