Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Parma, Corradi: "Io e Cuper..."

Parma, Corradi: "Io e Cuper..."
giovedì 13 marzo 2008, 17:352008
di Stefano Sica

Bernardo Corradi suona la carica in vista della fase decisiva del campionato del Parma, e parla del rapporto con Hector Cuper, suo allenatore ai tempi del'Inter: "Io credo che le parole usate dal presidente Ghirardi siano corrette. Quando si esonera un tecnico significa che abbiamo perso tutti perchè, nel bene e nel male, abbiamo condiviso sette mesi di lavoro. E non siamo riusciti a far sì che l'avventura arrivasse sino in fondo. Qui bisogna fare punti, vincere. Non contano tanto i moduli, conta sapere quello che si deve fare. Il tempo delle parole è finito. Adesso c'è un allenatore nuovo e tutti dovranno prendersi le proprie responsabilita. Cuper? Io l'ho avuto per tre mesi all'Inter, durante la preparazione estiva. Ho giocato solo i preliminari di Champions e mai in campionato.

Però devo dire una cosa. Quando fu ceduto Ronaldo e arrivò Crespo, mi venne a dire chiaramente che gli spazi per me si sarebbero ristretti, considerando anche la presenza di Vieri. Lui mi aveva voluto far rientrare dal Chievo e allora mi si presentava la possibilità di andare alla Lazio. Io non ho mai voluto stare in paradiso a dispetto dei santi, quindi sono andato. Ed è stata la mia fortuna perchè sono arrivato anche in Nazionale. Lui è una persona seria. La sua filosofia chiede che il gruppo segua delle regole precise, senza fare eccezioni. Ed è giusto che sia così in ambito lavorativo. L'impressione che mi ha fatto all'Inter è stata questa".