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Poulsen come Flamini? Una bestemmia. Milan-Inter 0-0, Mutu ha sbagliato

Poulsen come Flamini? Una bestemmia. Milan-Inter 0-0, Mutu ha sbagliato
mercoledì 9 luglio 2008, 00:002008
di Alfredo Pedulla'
Nato a Messina il 15 Aprile 1964, si trasferisce a Roma nel 1989 per lavorare presso la Redazione del Corriere dello Sport, fino al 2007. Opinionista a Sportitalia, ha vinto i premi "Oscar dei giovani","San Silvestro d'oro" e "Beppe Viola".

Se la Juve prendesse Poulsen, per me sarebbe un mezzo scandalo. Sotto ogni punto di vista. Tecnico innanzitutto: ma come, la Juve segue Stankovic e Xabi Alonso per poi decidere di piombare su un medianaccio scorretto e non assolutamente all'altezza di un club così prestigioso? Sono meravigliato alla semplice idea che la Juve abbia pensato a Poulsen, davvero inadeguato. E' antipatico, non ha stile, non vale i dieci milioni di clausola di rescissione e neanche i tre milioni e passa di ingaggio. Qualcuno aveva giurato che martedì 8 luglio sarebbe stato il giorno decisivo. L'annuncio, l'annuncio, è l'ora dell'annuncio! Al 90 per cento, al 95 per cento, al 99 per cento... Macchè. Se ne riparla la settimana prossima: siete sorpresi? Ormai è un esercizio: si fanno nomi su nomi, la Juve prende tizio e prende caio. Certo facendo nomi su nomi prima o poi se ne azzecca qualcuno. Ma martedì 8 luglio è scivolato senza l'annuncio, gli urlatori hanno preso un granchio. La Juve aspetta Xabi Alonso, continua a marcare (strategie sotterranee) Stankovic e presto scatterà la missione per Schweinsteiger: più per il prossimo gennaio che per fine agosto, è questo l'orientamento. Se arrivasse Poulsen e basta, sarebbe una brutta notizia per i tifosi della Juve. Non certo la ciliegina sulla torta di una campagna acquisti partita bene (Amauri) e che poi si è un po' arenata, tra rinvii, indecisioni e depistaggi. E stavo quasi cascando dalla poltrona quando ho sentito fare paragoni tra Poulsen e Flamini. Uno scandalo. Paragonare Poulsen e Flamini sarebbe come confrontare un pezzo di bigiotteria con una collana di diamanti acquistata nel più prestigioso negozio di via Montenapoleone. Siamo seri, per favore. Flamini è molta quantità è molta qualità. Poulsen è molta quantità e quasi zero qualità. Flamini è un centrocampista corretto e leale, Poulsen sul campo lo avete visto oppure no? Se fossi Flamini presenterei querela nei confronti chi si è permesso di paragonarlo a Poulsen. Il semplice pensiero, anzi il semplice accostamento vale una querela. Se la Juve prendesse Poulsen dopo aver trattato Stankovic e Xabi Alonso, sarebbe come passare da un ingegnere a un geometra rissaiolo. Cara Juve, datti una mossa.
In questa fase di mercato Inter e Milan sullo 0-0.

Per la verità l'Inter è a zero dall'inizio del mercato, ma non c'è problema: l'organico è competitivo, assortito, formidabile. Ma pensare a un Moratti con la cassaforte chiusa sarebbe come pensare di non bere tre litri d'acqua pura in questi giorni di caldo pazzesco. Lampard: braccio di ferro sul filo dei nervi. Mourinho lo vuole, anzi lo pretende, il Chelsea non lo molla a costo di perderlo a parametro zero tra una stagione. In questi casi di solito (e sottolineo di solito) così: chi decide di andar via, viene accontentato. Magari i tempi saranno più lunghi del previsto, ma i continuo a immaginare Lampard con la maglia a strisce nere e azzurre. Come Mancini, questione di poche ore e pochi giorni. E come Quaresma, malgrado parlino di un'Inter defilata. Abbiate pazienza. Il Milan non sarebbe a zero perché, a parte Flamini, ha preso Zambrotta, Abbiati e Borriello. Su Abbiati ho qualche piccolo dubbio, nel senso che il mistero portiere resta. Ma la gente è scontenta e stanca di questo balletto Ronaldinho-Adebayor che sta infuocando queste notti di estate senza portare a nulla di particolarmente concreto. Ma bisogna avere fede, il mercato è fatto di labirinti. E non mi stupirei se tra i due litiganti (Adebayor o Ronaldinho?) nei pressi dell'ultima curva spuntasse una vecchia conoscenza del Milan: Didier Drogba. Oggi nessuno ne parla più, come se fosse scontata la sua conferma al Chelsea. Io non ne sarei così convinto.
Si discute molto del futuro di Mutu: capisco l'affetto degli ineccepibili tifosi viola, ma se io fossi la Fiorentina lo cederei. Primo perché Jovetic è il presente e il futuro. Secondo soprattutto perché non si può chiedere l'aumento sui giornali, senza un minimo di riconoscenza nei riguardi di un club che ti ha permesso di tornare nel grande giro. Ma i soldi sono tutto, purtroppo contano più del rispetto o della gratitudine (?). Alla fine, magari, Mutu resterò a Firenze. Ma se io fossi un tifoso della Fiorentina non sarei più felice come prima, quando Mutu pensava a giocare a segnare, amato e rispettato, senza la necessità di dover chiedere aumenti o adeguamenti sul contratto. Non mi aspettavo un comportamento da bandiera, ma neanche che fosse così esplicito e poco garbato nei riguardi di un club che si è messo a completa disposizione. Auguro a Mutu di segnare 20 gol a stagione, ma sinceramente mi ha deluso.