Recalcati: "Adriano via solo a titolo definitivo"
Mentre il mercato di gennaio è alle porte, Adriano è alla porta. Per poter rientrare da quella principale, dopo le sue anticipate vacanze in Brasile, l'ex bomber dovrà farsi un esame di coscienza e capire cosa voglia fare con la sua vita da calciatore, come detto da Mourinho e da Massimo Moratti. Il tecnico lusitano, nei panni dell'attaccante brasiliano, cambierebbe aria, lo ha confermato al mondo giornalistico dopo la sfida del Meazza contro il Chievo Verona, ma rimettendosi i panni dell'allenatore capoclassifica ha poi aggiunto che se Adriano dovesse partire lui chiederebbe un degno sostituto del giocatore. Il "totonome" è scattato. Mille domande, cento telefonate, ma la verità abita e Londra, ha un nome, e noi ve l'avevamo raccontata, su queste pagine, a fine novembre: Didier Drogba. "Non c'e' nessun sogno Drogba -annuncia Marco Branca- l'ivoriano è al Chelsea e noi abbiamo i nostri attaccanti che stanno facendo molto bene. Sono tutte invenzioni giornalistiche. Non abbiamo nessun problema con Adriano. Il 2 gennaio si deve presentare come tutti gli altri e con l'entusiasmo di prima". Il consulente di mercato parla di favole inventate dai giornalisti, ma se allenatore e Presidente dichiarano di aver messo tutto nelle mani di Adriano e se lo stesso attaccante decidesse di cambiare aria per recuperare la carriera, il mercato, per volontà del tecnico lusitano, come sopra citato, si riaprirebbe per incanto e il nome del fuoriclasse dei blues sarebbe in cima alla lista dei "desideri portoghesi". Dieci milioni di sterline più il cartellino del brasiliano per soddisfare Mourinho e Scolari, estimatore del brasiliano, e per regalare all'Inter una coppia da sogno: Ibrahimovic-Drogba. Un tandem da campionato, un duo che si dovrebbe dividere, però, in Champions League. L'attaccante, naturalizzato francese, non potrebbe disputare gare europee con i nerazzurri, avendo già giocato alcuni match con la casacca del Chelsea.
I più scettici parlano di un rallentamento dovuto proprio a questo, ma sulle orme del Ronaldo rossonero, la dirigenza nerazzurra affonderà gli artigli, se Adriano decidesse di lasciare Milano, per accaparrarsi le prestazioni dell'ivoriano. Ronaldo giocò in campionato e fece riposare un certo Filippo Inzaghi che scese in campo carico e fresco in Champions League. Il risultato diede ragione alle scelte societarie. Ibrahimovic non può disputare 50 partite consecutive e l'attuale organico non permette a Mourinho di lasciarlo riposare. Adriano, Balotelli, Cruz e Crespo sono distanti dallo svedese, Drogba, almeno sulla carta, fa ancora paura. Questo è il vero motivo per la quale la trattativa c'è. esiste, è reale, e non è un'invenzione giornalistica. Drogba, nonostante lo slalom degli scorsi giorni ha già avallato l'idea, mentre i vertici nerazzurri, felice del possibile acquisto di un grande fuoriclasse, aspettano di sapere la volontà di Adriano prima di apporre la parola "fatta" alla trattativa più importante di gennaio. Moratti ha voglia di vincere, sa che questo potrebbe essere l'anno buono e pare abbia deciso di fidarsi dello "Special One". Mourinho non chiede l'ivoriano e la conferma di tutti i calciatori in rosa, ma avrebbe dato via libera alle cessioni di Rivas, Dacourt, Crespo, Adriano e Mancini. Quest'ultimo sarebbe tentato dall'avventura in Spagna, perché oltre al Real Madrid, anche Siviglia e Villareal avrebbero chiesto notizie al procuratore dell'ex giallorosso. Il walzer degli attaccanti continua in casa Inter. Sul taccuino nerazzurro si leggono i nomi di Vedad Ibisevic e Diego Milito.