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Renato Buso: "Napoli-Juve, gara imprevedibile"

Renato Buso: "Napoli-Juve, gara imprevedibile"TUTTO mercato WEB
martedì 14 ottobre 2008, 09:132008
di Redazione TMW.
fonte di Ernesto Mugione per pianetanapoli.it
Il doppio ex della sfida di sabato al San Paolo racconta le sue sensazioni sulla partita. E ci confessa che in realtà il suo cuore è più azzurro che bianconero...

Manca poco a Napoli-Juventus e tra i tifosi azzurri l'adrenalina è già a mille. La partita contro i bianconeri è quella più attesa dell'anno e in città già si è proiettati al match di sabato sera. Renato Buso di sfide tra azzurri e bianconeri ne ha vissute tante e con entrambe le maglie. Per avvicinarci alla mitologica sfida tra ciuccio e zebra abbiamo chiesto proprio a lui, in qualità di doppio ex, di introdurci i temi della sfida del San Paolo.

Buso, lei ha vestito sia la maglia bianconera che quella azzurra. Che ricordi ha dell'esperienza in questi due club?
"La Juventus è la squadra con cui ho esordito in serie A. Ho un ricordo fantastico degli anni passati in bianconero anche perché quella era la squadra di Cabrini, Scirea e Platini. Io avevo solo sedici anni e credevo di vivere un sogno. Poi sono cresciuto e sono approdato al Napoli. Con la maglia azzurra ho passato senza dubbio gli anni migliori della mia carriera. Napoli è una città che non poso dimenticare per le stupende sensazioni che mi ha regalato. Ho avuto la fortuna di vivere da protagonista le emozioni che solo un pubblico come quello del San Paolo sa dare".

C'è un Napoli-Juventus che ricorda con particolare piacere?
"In realtà ne ricordo due. Il primo è quando il Napoli si impose a Torino per 5-3 nell'88. Io ero in panchina alla Juve e ricordo di aver visto una squadra meravigliosa, quel Napoli era veramente unno squadrone. Poi ricordo un Napoli-Juventus dell'89 dove i bianconeri si imposero per 4-2 e io segnai una doppietta. Quei due gol li ricordo bene perché non mi è capitato spesso di segnare doppiette nel corso della mia carriera".

Il Napoli è molto cambiato rispetto a quando c'era lei, soprattutto dal punto di vista societario. Il Napoli di De Laurentiis e Marino dove crede possa arrivare?
"Il Napoli è una squadra forte e sono pienamente d'accordo con la politica dei piccoli passi. Stanno mettendo su un progetto serio e si stanno affidando a giovani molto interessanti. Hanno una società solida e competente e spero quanto prima possano lottare per lo scudetto e per traguardi europei. Certo, non è facile: in Italia ci sono club come Inter, Milan e Juve che hanno forti disponibilità economiche. Questa squadra, comunque, sono convinto che in pochi anni tornerà ai vertici del calcio italiano".

Non è proprio il suo stesso ruolo ma che ne pensa di Maggio?
"E' un calciatore che è migliorato tantissimo. Prima era più un elemento di quantità adesso, invece, ha fatto gradi progressi dal punto di vista della qualità. Lo scorso anno sono andato a vedere qualche partita della Sampdoria e devo dire che Maggio mi ha impressionato tantissimo. E' un calciatore che merita la Nazionale e bene ha fatto il Napoli ad ingaggiarlo".

Al San Paolo sabato arriva una Juve abbastanza incerottata, crede che il Napoli possa partire con i favori del pronostico?
"Le grandi squadre hanno risorse infinite. Inoltre vengono da un periodo abbastanza negativo condito da una grossa contestazione. Quindi saranno carichi e avranno grande voglia di rivalsa. Il Napoli, comunque, è in un gran periodo. La squadra è in forma e se la può giocare con tutte. E' una partita da tripla dove può succedere di tutto. Sicuramente sarà una partita spettacolare".

C'è un giocatore che può essere decisivo in entrambe le squadre?
"Hamsik per me è un grande calciatore. Mi ricorda molto Nedved e in prospettiva può crescere ancora tanto. E' un calciatore moderno e anche se a volte è discontinuo può fare sempre la differenza. In casa Juventus Amauri è sempre uno da tenere d'occhio. E' un attaccante completo che fa reparto da solo".

Lei attualmente allena gli Allievi Nazionali della Fiorentina, quali sono le sue ambizioni da allenatore?
"Come tutti quelli che si affacciano in questo mondo, l'obiettivo è quello di arrivare un giorno ad allenare in serie A. Ho fatto tutti i corsi che dovevo fare e sto facendo le esperienze giuste. Sono contento di quello che sto facendo e resto tranquillo ad aspettare il mio momento".

Buso, in conclusione, ce lo dice per chi farà il tifo sabato?
"Sono due club che mi hanno dato tanto e di entrambi conservo un ottimo ricordo. Del resto quella con la Juve è sempre una partita particolare per i tifosi del Napoli. Per questo spero che sabato possano vincere gli azzurri per continuare a sognare in un campionato da protagonista".