Roma, la maledizione del 19 marzo
19 Marzo. Una data nel destino della Roma, foriera di insoddisfazioni. Quello di ieri sera rappresenta solo l'ultimo capitolo di una serie nera iniziata 12 anni fa. Nel 1996 la maledizione del 19 si veste di blu: all'Olimpico arriva lo Slavia Praga e la Roma di Mazzone è chiamata a rovesciare lo 0-2 subito in Repubblica Ceca. E' la sera dell'ultima recita del Principe: dopo quarantacinque minuti all'arma bianca chiuso a reti inviolate, i giallorossi passano a metà ripresa con una bordata dal limite di Moriero. A cinque minuti dallo scadere è proprio capitan Giannini, con un'inzuccata su calcio di punizione tagliato di Carboni, a colmare il gap portandoci sul 2-0. Si va ai supplementari: Moriero sugli scudi ci regala il 3-0 e i giochi sembrano chiusi. In contropiede, però, su un tiro apparentemente innocuo di Vavra, arriva la mazzata. Sarà solo l'inizio.
19 Marzo 2000. Dopo aver a lungo accarezzato il sogno di duellare con Lazio e Juventus per il tricolore, la prima Roma di Capello inizia a zoppicare mettendo in discussione anche il quarto posto utile a raggiungere la Champions, traguardo che nella capitale manca dall'anno del secondo scudetto. All'Olimpico, sei giorni prima del derby di ritorno, arriva la Reggina, regolata con un pesante 4-0 al Granillo nella gara d'andata. In un pomeriggio contraddistinto da un clima prettamente invernale, con nuvole e pioggia a coprire il cielo della capitale, la Roma non perviene e gli amaranto ne approfittano con un gol per tempo: prima Cozza e poi Cirillo timbrano la seconda sconfitta consecutiva. E, nella stracittadina pre-pasquale, Veron spezzerà definitivamente le ambizioni d'alta classifica.
Passano 730 giorni. La seconda Roma targata Capello è riuscita nell'impresa di scucire il tricolore dalle maglie dei cugini e, finalmente, può festeggiare il ritorno nella massima competizione continentale. Superata agevolmente la prima fase a girone, i giallorossi sciupano la grande chance di qualificarsi ai quarti con un turno d'anticipo impattando in casa con il Galatasaray. Tutto si decide all'Anfield Road di Liverpool. Alcune scelte opinabili del tecnico di Pieris condizionano pesantemente la gara. Per superare il turno basterebbe un pari, ma le illusioni svaniscono dopo appena cinque minuti: dal dischetto Litmanen ci manda all'inferno. Nella ripresa Heskey surclassa Aldair e chiude i conti. Siamo fuori dall'Europa nonostante i quattro punti guadagnati contro il Barcellona del Pallone d'Oro Rivaldo.
Fino a ieri, quella era stata l'ultima cocente delusione. Curiosi di sapere anche l'unica nota lieta? 19 Marzo 2006, prima Roma di Spalletti, quella dei record. Dopo gli undici successi consecutivi ed i passi falsi con Inter ed Ascoli, all'Olimpico si presenta un Messina alla ricerca di punti-salvezza. Perrotta ed Aquilani, con un gol per tempo, rendono vana la marcatura di Di Napoli. Il successo non servirà praticamente a nulla. A fine stagione infatti, prima della sentenza Calciopoli, la Roma chiuderà quinta e fuori dalla Champions League.