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TMW A CALDO - Lucchese-Sambenedettese, la voce dei protagonisti

TMW A CALDO - Lucchese-Sambenedettese, la voce dei protagonisti
domenica 17 febbraio 2008, 20:022008
di Germano D'Ambrosio
fonte Niccolò Pacini

LUCCHESE

Il tecnico della Lucchese, Piero Braglia: "Ormai mi pare chiaro che a Lucca ci siano una gradinata e una curva che tifano per la squadra: alle mie spalle ho sentito solo fischi e critiche quando eravamo sotto. Eppure ragazzi come Renzetti e Guidi che danno l'anima in campo dovrebbero essere incoraggiati quando sono in difficoltà. Mi pare manchi intelligenza, entusiasmo e tolleranza verso gli inevitabili errori che ci sono in ogni gara. Oppure questi signori sono abituati a vedere chissà quali gare e giocatori? Mi chiedo: ma che ci vengono a fare allo stadio? Noi ce la stiamo mettendo tutta in mezzo a tante difficoltà e questi atteggiamenti mi danno davvero fastidio. Spesso non c'è tolleranza e intelligenza tra una fetta del pubblico e questo indispettisce, perché noi siamo qui per fare qualcosa di importante tutti insieme. La gente non capisce che si deve cercare di superare i momenti difficili incitando e non creando problemi. Bisogna saper criticare ma con costrutto non in modo distruttivo come sento e vedo fare da inizio anno da queste parti. Oggi ci siamo complicati la vita da soli, come è già successo altre volte. Non si può iniziare la gara e essere già sotto di un gol. Soprattutto se davanti hai una squadra come la Sambenedettese, brava a chiudersi e ripartire. Vorrà dire che inizieremo le gare dal decimo minuto... A parte il primo tempo, in cui abbiamo fatto tanta fatica, ma certi errori gratuiti e certe ingenuità che abbiamo commesso a metà campo, hanno condizionato la nostra gara sin dalle prime battute. Nel secondo tempo, eccezion fatta per i cinque minuti finali in cui abbiamo rischiato troppo, siamo andati bene. Sulla loro marcatura in apertura di gara c'è stato l'errore di Chiarini, ma non solo il suo. E' bene precisarlo. La classifica? Se ci sorride o meno non me ne importa nulla. Domenica poi abbiamo una brutta gatta da pelare. Meglio rimanere zitti e pedalare come sempre". Su Masini, uno dei singoli più espressivi nel gioco dinamico della squadra, ha concluso: "Mi è piaciuto perché ha corso tanto e bene. Ha cantato e portato la croce. Bene così". Infine sull'episodio della sua espulsione precisa: "Mi sono mosso mezzo metro fuori dall'area tecnica. Credo servirebbe un po' più di elasticità in certi frangenti da parte dei direttori di gara".

L'attaccante della Lucchese, Simone Masini: "Oggi il merito è di tutta la squadra, siamo molto contenti per quello che siamo riusciti a fare sul campo. Queste sono gare difficili perché di fronte hai avversari che non ti concedono mai niente, pronti come sono a chiudersi e a presidiare gli spazi. Abbiamo davvero sofferto molto. Siamo partiti un po' contratti all'inizio della gara e dopo il loro vantaggio abbiamo subito un contraccolpo psicologico. Ci siamo innervositi perché sapevamo dell'importanza che rivestiva questa gara in chiave classifica. Oggi i tre punti erano fondamentali per continuare a credere nei nostri obiettivi. E alla fine si sono rivelati anche doppiamente preziosi visti i risultati maturati sugli altri campi. Tutto è bene quello che finisce bene, certo noi senza sofferenza non si vince. Domenica siamo di scena Gallipoli. Andiamo lì a giocarcela".

SAMBENEDETTESE

Il tecnico della Sambenedettese, Enrico Piccioni: "L'esito della partita non può che destare tanto rammarico. A mio modo di vedere abbiamo tratto svantaggio dal loro primo, viziato da un evidente fallo ai danni di Moi. Di solito non mi attacco a queste cose, ma il fallo mi è parso davvero solare. E' chiaro che terminare il primo tempo in vantaggio avrebbe voluto dire molto per noi. Avremmo potuto sfruttare l'arma del contropiede visto che abbiamo giocatori molto rapidi che sanno proporsi. Noi siamo venuti qui a Lucca con l'intento di disputare la partita senza troppe remore, giocando a viso aperto e cercando di esprimere la nostra personalità, ben sapendo che ci trovavamo di fronte un avversario di rango come la Lucchese. Nel primo tempo i nostri avversari hanno fatto poco in termini offensivi e oltretutto erano assai nervosi. Il che li ha spinti a commettere molteplici falli di gioco e a rimediare alcuni cartellini sui contrasti a metà campo. Noi siamo andati subito in vantaggio, un po' a sorpresa, anche agevolati da un errore di movimento della loro retroguardia su contropiede di Curiale, e abbiamo dimostrato di riuscire a tenere bene il campo imbrigliando il loro gioco sulla mediana. Forse a gara in corso abbiamo commesso l'errore di abbassarci troppo, arretrando il baricentro, e lasciando a loro l'iniziativa di creare il gioco. Ma va detto che ci trovavamo al cospetto di una squadra che ha grandi individualità e che occupa con grande merito i quartieri nobili della classifica. Avevamo qualche giocatore che non aveva 90 minuti nelle gambe, Carboni che è reduce da un infortunio e Vitello arrivato in squadra da poco tempo, ma chi è sceso in campo ha dimostrato grinta e coraggio. Non dico che siamo stati molto sfortunati, perché una la fortuna se la deve cercare tramite l'audacia nel gioco. Ma sullo 0-1, ci sono state tre o quattro situazioni che potevamo sfruttare meglio per dare più concretezza al nostro risultato. Purtroppo ciò che riusciamo a esprimere in casa, chiudendo le partite al momento giusto, non siamo capaci di replicarlo in trasferta e questo ci fa riflettere. Siamo sconsolati per come si è conclusa la gara ma prendiamo atto di questa sconfitta. Però loro ci hanno creduto fino alla fine e sono stati bravi a vincere".