Torino, Cairo: "Non chiederemo aiuti"
Verso la fine della seduta di allenamento di ieri alla Sisport, l'ultima prima della partenza per il ritiro di Malles, anche Urbano Cairo ha raggiunto il centro sportivo, salutando il pubblico (circa un migliaio i tifosi presenti) prima di presentarsi in sala stampa. Il presidente è apparso molto fiducioso per la prossima stagione della squadra granata, ed ha parlato del mercato ma anche della campagna abbonamenti, che martedì 22 luglio verrà ufficialmente aperta.
MERCATO. "Abbiamo fatto già alcune cose importanti - dice il presidente - come l'acquisto di una punta di qualità, Amoruso, che ha un grande fiuto del gol e secondo me si può considerare un colpo di mercato. Poi c'è Calderoni, un portiere di grande rendimento. Colombo invece l'anno scorso è stato tra i migliori giocatori della serie B. Ma non bisogna dimenticare i riscatti di Rubin e Pisano, che sono molto importanti. Eppoi secondo me Abbruscato quest'anno farà bene, resterà da vedere se nel Toro o da un'altra parte". "Mancano 43 giorni (42 per chi legge, ndr) alla fine del calciomercato, e sicuramente arriveranno altri tre giocatori di qualità, non guardiamo i nomi, perché nel passato i grandi nomi non ci hanno portato molta fortuna. Ho operato in questo modo (ad esempio con Recoba) e da ora in poi cercherò di non farlo più. De Biasi mi ha chiesto un po' di tempo per valutare la rosa attuale e capire dove e come intervenire". Cairo ha sottolineato l'importanza di Pederzoli, che verrà coinvolto moltissimo nelle trattative. "Non busseremo alla porta degli amici, perché non ce ne bisogno. Le risorse non sono quelle di una grande squadra, ma sono abbastanza per fare un mercato dignitoso. In totale conto di spendere una decina di milioni, per ora ne ho spesi tre e mezzo, e con le cessioni il budget potrebbe aumentare". "Bianchi? Se accettasse di ridursi l'ingaggio, troppo alto per la media stipendi del Toro, qualcosa si potrebbe fare".
GIOVANI. "Mi aspetto qualche scoperta dal nuovo ds - continua Cairo - magari come è successo con Rubin. Ma il fatto di aver detto di puntare sui giovani non significa che non possano esserci delle eccezioni. Dal primo Toro, quello della promozione, la squadra si è ringiovanita moltissimo". "Anche Dellafiore è un giovane che stiamo tentando di riprendere. Ma magari ad altre condizioni che ci consentano di tenerlo più a lungo". "Per i giovani già in squadra, valuteremo il da farsi solo dopo le indicazioni di De Biasi".
SQUADRA. Per Cairo, il nuovo Toro è fatto al 75%. Il problema del mercato di quest'anno è che molti soldi provengono dall'estero, tranne le eccezioni come Ronaldinho al Milan. Servono comunque pochi acquisti, e per quanto riguarda le cessioni, Cairo dichiara incedibili Rosina, Stellone e Di Michele. Oltre a quelli già detti come Sereni e Natali. "Scommetterei su Abbruscato - propone - ma per i nuovi arrivi, se avremo delle opportunità cercheremo di prenderne il più possibile". "C'è stata un'offerta per Grella dal Fulham, ma io spero di poterlo tenere, anche se il campionato inglese penso possa avere più attrattive per lui. Barone invece ho paura a cederlo, perché potrebbe farci fare brutta figura con delle prestazioni straordinarie non appena cambiasse squadra, quindi ci devo pensare bene".
ABBONAMENTI. Prudente il patron granata sulla campagna abbonamenti. "Non voglio fare proclami - dice - perché lo scorso anno non hanno portato bene per nulla. C'è già un'idea carina ma la vedrete lunedì, quando inizierà la campagna pubblicitaria". "Non so se aspettarmi più tessere dell'anno scorso. Io lo spero, anche perché lo stadio avrà circa 2500 posti in più, e tifosi del Toro l'anno scorso sono aumentati del 15%". "So che la squadra ha bisogno del tifoso - continua - e spero che la gente voglia stare vicino al Toro come ho visto mercoledì al primo allenamento, al quale purtroppo non ho potuto assistere".