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Torino: il mercato lo fa De Biasi

Torino: il mercato lo fa De BiasiTUTTO mercato WEB
venerdì 4 luglio 2008, 22:262008
di Appi .
fonte di alessandro salvatico per toronews.net
Quest'anno la società lavora con il tecnico

Le motivazioni all'annata al di sotto delle aspettative che il Torino ha vissuto tra il 2007 e il 2008 sono stati analizzati, discussi e sviscerati in ogni loro possibile dettaglio; tra i tanti, quello considerato base per ogni altro errore è stato quello della scarsa chiarezza sui ruoli in sede di calciomercato. Non è mai stato appurato del tutto se le decisioni fossero state prese in sintonia con il tecnico, o per lo meno con il suo avallo, per quanto questi abbia sempre garantito che le cose si fossero svolte in pieno accordo (salvo poi ritrattare dopo l'esonero); ma non è certo nemmeno quanto il Presidente abbia delegato ai dirigenti, e quanto invece abbia desiderato operare in prima persona.

Per lo meno una di queste problematiche sembra non sussistere più: le dichiarazioni che in questo periodo rilascia Gianni De Biasi sembrano togliere ogni dubbio in questo senso. L'allenatore, infatti, sta dicendo la sua a proposito delle questioni di calciomercato che riguardano la sua squadra. Ovviamente, le sue richieste vengono mediate, nella maniera più naturale, dalla loro fattibilità; ma è certo che Cairo, prima ancora che Pederzoli, momentaneamente ancora in secondo piano rispetto al ruolo che il Presidente tiene per sé, stia consultando il Mister relativamente a quelle che possono essere le esigenze per costruire il nuovo Torino.

E De Biasi non fa troppo mistero delle indicazioni che fornisce al proprio datore di lavoro. Comunicato già in chiusura di campionato lo schema che intende adottare, il 4-3-3, il tecnico trevigiano parte dal primo ruolo: quello di portiere, a proposito del quale è conscio di avere in Sereni uno degli interpreti più forti della categoria, mentre non nasconde che la società sta cercando un secondo con cui sostituire Fontana. La scelta potrebbe cadere sul grossetano Bressan.

L'allenatore dichiara altrettanto apertamente che verrà acquistato un difensore centrale. Le opzioni sono molte, da Pratali al nome nuovo Modesto; ciò che è evidente è che la ritiene una priorità, non facendo quindi affidamento al 100% sulla coppia Natali-Di Loreto, ma puntando probabilmente su di un elemento più rapido. De Biasi si sbilancia anche sul centrocampo, dove afferma che arriverà un regista, pur ribadendo la stima nutrita in Corini, che ritiene fondamentale in campo ma anche (e soprattutto, pur non dicendolo) fuori. La richiesta fatta alla società è Matuzalem.

Ciò che balza agli occhi di chi legge le sue ultime parole, e alle orecchie di che le ascolta, è il tono: perentorio, non lascia spazio a dubbi. La più ricorrente è "compreremo". Una parola che sottolinea la collettività delle decisioni, prese quindi di concerto, nonché la sicurezza che l'uomo di Sarmede ripone nel lavoro della società; tenendo conto che le informazioni di cui dispone sono senz'altro più attendibili di quelle in possesso di chiunque altro, un simile atteggiamento da parte di De Biasi potrebbe e dovrebbe almeno in parte tranquillizzare il tifoso.

Uno sguardo agli ultimi due punti toccati dall'allenatore, che sono anche gli ultimi due "buchi" di questa squadra: il terzino destro e l'attaccante centrale. A proposito del primo, non cerca di rinviare il discorso-Comotto, affermando senza mezzi termini che se ne andrà; non fa però cenno all'acquisto di un sostituto, mai. Potrebbe essere una banalissima dimenticanza, ma anche il preludio all'intenzione di arretrare Diana nel ruolo. Mossa, quest'ultima, che peraltro negò di prendere in considerazione poco tempo fa.

Relativamente al centravanti, invece, De Biasi dice quello che tutti ben sanno: serve "una punta da 10-12 gol garantiti". A chi corrisponde l'identikit? A molti. A Ivan Klasnic, ad esempio, che il tecnico ammette gradire assai. Ovviamente considerando i giocatori alla portata; in assoluto, il preferito del Mister è notoriamente Fernando Torres, ma restando alla realtà sappiamo ormai che accostare il nome del nazionale croato al granata non è follia. Così come non lo è quella di rivolgersi a Rolando Bianchi o Valeri Bojinov, o quel Diego Milito che a GdB piace tanto quanto Klasnic, e che come Matuzalem guadagna assai ma proviene da un Réal Saragozza retrocesso e che potrebbe quindi tagliare il costo del cartellino.

In sostanza, De Biasi logicamente sa bene quali sono le concrete possibilità per il Toro su questo mercato, ed è fiducioso. Sa che i granata possono acquistare un attaccante di peso; non ha la certezza che si riesca ad arrivare ad uno dei grandi nomi che circolano, ma sa che non è impossibile. Lo stesso vale per gli altri ruoli scoperti (da notare comunque che non menziona Abate né la necessità di un giocatore in quel ruolo). Se l'allenatore sta guidando la mano del Presidente nella scelta degli uomini che lui stesso dovrà mettere in campo, il Torino parte comunque un passo avanti rispetto alla scorsa stagione, mettendosi nella posizione di evitare non un solo, semplice problema, ma tutta una serie di equivoci ed incomprensioni che possono essere deleteri.