Torres, Mascia: "Io, un presidente sotto assedio"
La rovinosa caduta nel derby con l'Olbia gli ha provocato un malumore difficile da contenere. La Torres odierna è solo la fotocopia appassita di quella straripante di inizio anno, ed ora anche la zona play off è messa seriamente in pericolo. Il presidente rossoblu Antonio Mascia ha utilizzato le colonne della Nuova Sardegna per esternare tutte le sue preoccupazioni: "La gara di domenica è stata la più brutta da quando sono alla presidenza della Torres. Io non ricordo nell'ultimo anno una partita giocata a un livello così modesto. E dirò di più, ho visto partitelle di allenamento molto più combattute del derby. Non voglio nemmeno pensare che ci siano dei malumori all'interno dello spogliatoio, dove non ci sono divisioni nè problemi economici come si sente dire in giro. I giocatori hanno ricevuto lo stipendio di dicembre e sanno che la società terrà fede a tutti gli impegni presi".
Poi la sua attenzione si sposta sull'aspetto tecnico: "In questo momento l'allenatore non è in discussione. Da poco abbiamo avuto un lungo confronto e sarebbe inopportuno rimettere tutto in discussione per la sconfitta a Olbia. Ero disposto a fare un grosso sacrificio economico per riportare a Sassari Guariniello e avevo avuto la promessa del giocatore. Poi lui ha fatto marcia indietro e noi siamo rimasti spiazzati. Però, visto il personaggio, sono contento che sia andato da un'altra parte. Noi stavamo cercando un attaccante con le caratteristiche di Guarinello. E lui ci andava benissimo anche perchè conosce la squadra e non avrebbe avuto problemi di ambientamento. Purtroppo è andata male. Anche con Passirani non ci sono problemi. Il direttore ha cercato di portare una punta ma anche lui è rimasto spiazzato dal rifiuto di Guariniello.
Comunque Passirani rimarrà al suo posto. C'è un contratto. Poi nella vita può succedere di tutto".
Infine lo sfogo: "Sono assediato. E non da oggi. Ho la sensazione di dare fastidio a qualcuno. E forse anche la Torres dà fastidio. Io so che c'è qualcuno che sta remando contro fin da quando ho iscritto la squadra in C2. Hanno cominciato a dire che stavo vendendo a un certo Sibilia, poi che non ero in grado di gestire la società, poi hanno messo in giro una marea di stupidaggini... Insomma ho l'impressione che ci sia qualcuno che sta tentando di rifarsi l'immagine a spese della Torres. Io non ho sentito nessuno anche se ho sempre detto che se c'è qualche imprenditore interessato alla Torres se ne può anche parlare. Non è vero che ho rifiutato l'aiuto di Tizio e i suggerimenti di Caio. La verità è che non c'è nessuno disposto a darci una mano. Io nella Torres ho investito un sacco di denaro e in cambio non ho avuto un bricciolo di riconoscenza. Non mi aspettavo un monumento ma almeno un pò di comprensione".