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Triestina, Rullo: "Penso a far bene qui, non al futuro..."

Triestina, Rullo: "Penso a far bene qui, non  al futuro..."
venerdì 12 dicembre 2008, 16:552008
di Redazione TMW.
fonte di Amodio Viola-Salvio Passante per TUTTONAPOLI.NET
Esclusiva tuttonapoli.net

Intervista esclusiva della redazione di Tuttonapoli.net al tluidificante della Triestina ma di proprietà del Napoli, Erminio Rullo. Grande protagonista con la maglia salentina vanta anche 11 partite con la maglia azzurra.

Erminio Rullo dalla periferia di Casoria ai primi successi nel campionato primavera. Ci racconti la tua storia?
"Da piccolo ho giocato a Melito, poi con la Damiano Promotion sino ad approdare alle giovanili del Lecce. Ai giallorossi sono arrivato per volontà di Pantaleo Corvino. Ho vinto due campionati primavera con il Lecce ed uno con l'Inter. Con l'arrivo di Zeman in Puglia sono passato in prima squadra ed ho disputato un ottimo campionato di serie A. Da li in poi è iniziata definitivamente la mia carriera nel calcio che conta".

Zeman è stato l'allenatore che ti ha lanciato: per quale motivo l'allenatore boemo non trova spazio nel calcio moderno?
"Non saprei dirti con precisione. Di certo è una persona che si è messa contro troppi personaggi di spicco del mondo del calcio .Posso dirti che lui è un personaggio, un ottimo allenatore che insegna calcio, con le sue idee, con un preciso disegno tattico e con le sue convinzioni .Purtroppo, lo sappiamo che si è messo contro i potenti del calcio, ritrovandosi fuori dal giro nonostante discreti risultati, in particolare dopo la vicenda doping".

Dal Lecce al Napoli: ci spieghi come è avvenuto il tuo trasferimento?
"Sono arrivato a Napoli nel mese di gennaio, ma dei contatti ci furono anche un anno prima. Disputai un grandissimo campionato col Lecce di Zeman, fatto da giovani interessanti rivelatisi grandi campioni, ma era un Lecce fatto anche da tanta corsa e allenamento. Dopo ottime prestazioni, ci fu questo interessamento del Napoli, che aveva delle difficoltà per quella zona del campo, ma poi non se ne fece più nulla. Invece a gennaio si realizzò un sogno. Per me era importante la maglia azzurra, poi è andata come andata...".

Oggi sei in prestito alla Trestina, ma a fine anno tornerai a Napoli. Potresti rientrate negli schemi di Reja?
"Per ora sono in prestito. Qui gioco tutte le partite: era quello che volevo. Mi serve continuità. A fine campionato tornerò a Napoli, non so con quale spirito, ma ci sto pensando. Per adesso mi interessa soltanto giocare l'intero campionato con la Triestina. Credo sia molto difficile rientrare da protagonista nel Napoli, per una serie di motivi. Con un Mannini così in forma non è facile. Poi l'anno scorso ho avuto pochissime possibilità: ho giocato col contagocce. Reja ha fatto le sue scelte e lo rispetto. Ma penso che mi siano state date pochissime occasioni per mettere in mostra il mio valore".

Quali sono le ambizioni della Triestina e di Rullo?
"La Triestina sta facendo benissimo, un buon campionato. Siamo ad un punto dalla zona play-off e possiamo migliorare tantissimo. Stiamo aspettando con ansia il rientro di Granoche da un infortunio. E' un attaccante che l'anno scorso sappiamo tutti quanti gol ha realizzato e attendiamo il suo prezioso contributo. Per quanto riguarda me, posso soltanto dire che al momento sono impegnato a fare bene qui, poi si vedrà. Non sto pensando ad altro. Non ho un progetto definito per la prossima stagione".

Sabato sera ci sarà Napoli-Lecce e tu hai giocato con entrambe le casacche . Cosa bisogna temere dalla formazione di Beretta?
"Il Lecce è una squadra ben messa in campo, con un ottima organizzazione di gioco. Insomma la classica formazione allenata da Beretta. Sicuramente non verranno al San Paolo per disputare una gara chiusi nella propria area. Stanno disputando un ottimo campionato, anche se fuori casa non hanno raccolto molti punti. Se la giocheranno a viso aperto e tenteranno di portare un risultato positivo a casa. Sono comunque quelle gare da non prendere assolutamente sotto gamba".

Giocando nella serie cadetta, quale calciatore giovane ti ha impressionato maggiormente?
"In serie B ci sono tantissimi giocatori forti e anche giovani. Ci sono delle individualità che promettono bene. Se dovessi fare un nome direi Jonathan Biabiany: è un giocatore forte tecnicamente. Gioca nel Modena da esterno di centrocampo, salta con facilità l'avversario ed ha soli 20 anni. Per gli osservatori di talenti c'è tanto da vedere in serie B. Ora sicuramente mi sfugge qualche nome, ma c'è né per tutti i gusti".