Aggressione razzista in Spagna: feriti 10 calciatori

E' di dieci ricoverati in ospedale il bilancio del pestaggio a sfondo razzista subìto dal Club Atletico Rosario Central de Catalunya, una squadra di terza divisione regionale spagnola in gran parte formata da immigrati, nel corso della partita contro il Bada Bing. Al pronto soccorso dell'Hospital del Mar di Barcellona sono finiti l'allenatore e nove giocatori. Prima della sfida col Bada Bing, il Rosario, fondato nel 2004 da argentini che vivono in Catalogna e formato da giocatori di 7 nazionalità (argentini, uruguaiani, marocchini, boliviani, ecuadoriani, paraguaiani e catalani) aveva sollecitato alla vigilia della partita la Federazione Catalana di Calcio (FCF) una maggiore presenza di polizia in campo e un osservatore della federazione nell'incontro. Ma i rinforzi non sono mai arrivati, secondo la denuncia presentata dal presidente del club, Ernesto Sukerman, all'autorità giudiziaria. "Un tifoso del Bada Bing mi ha colpito con una spranga di alluminio, nonostante lo avessi avvertito che ero zoppo ad una gamba", ha raccontato Sukerman al Periodico de Catalunya.

"Uno dei giocatore avversari mi ha detto: se Franco si alzasse, ti taglieremmo la testa e la impacchetteremmo per mandarla al vostro paese", riferisce invece Emiliano Esperanza, calciatore del Rosario. Peggio è andata al fretello, Camilo Esperanza: "Lo hanno picchiato e, quando era a terra, gli hanno dato tanti calci, fino a staccargli un orecchio". L'arbitro dell'incontro, Tomas Aquino, costretto a rifugiarsi negli spogliatoi per mettersi a salvo, ha interrotto la partita al 74'. Il club argentino, a causa dello choc e della paura sofferti, ha deciso di ritirarsi dalla competizione.