Allenatore Juventus: le tre correnti
A Torino si polemizza su più fronti: da quello dirigenziale a quello tecnico.
Al Consiglio d'amministrazione odierno i temi trattati sono proprio questi, dopo i fischi, le contestazioni e le delusioni di questo finale di stagione. La questione più scottante è quella che riguarda il prossimo tecnico. Si parla ormai di 'prossimo' dato che è pressoché scontato il divorzio con Ranieri. Gli Elkann vogliono Spalletti, il suo nome era già uscito dopo il vertice al Lingotto il giorno dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia. Luciano Spalletti è l'erede giusto di Ranieri per professionalità ed esperienza, e si sposerebbe alla perfezione col progetto bianconero se non fosse per l'alto ingaggio che percepisce attualmente: 2 milioni a stagione. Eccezion fatta per Gian Paolo Montali, che propone la candidatura di Prandelli, la maggior parte dei consiglieri d'amministrazione punta su Gasperini, che corrisponde all'identikit del perfetto uomo di casa juventina, per personalità e capacità manageriali. E poi, rispetto alla concorrenza, ha dalla sua una conoscenza approfondita dell'ambiente avendo lavorato molti anni nel settore giovanile, dove ha lanciato diversi giovani di talento. La presenza di Alessio Secco domenica a Bergamo, dove l'Atalanta ospitava proprio il Genoa, è la dimostrazione di quanto la Juve faccia sul serio. C'è infine un'ultima corrente, esterna al Consiglio, che spinge per Conte e Vialli, anche e soprattutto per garantirsi il favore della piazza. Per molti i due rappresentano tutto ciò che un tifoso può desiderare: attaccamento alla squadra, voglia di vincere a tutti i costi, grinta e competenza. Insomma, una Juve con un po' meno 'smilying' nei confronti delle altre , ma sicuramente più simpatica agli juventini.