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Aly-Dzeko, la strada coraggiosa: occhio ad Ebouè."Intruso" Pirlo.

Aly-Dzeko, la strada coraggiosa: occhio ad Ebouè."Intruso" Pirlo.TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Letizia
giovedì 18 giugno 2009, 00:002009
di Francesco Letizia
Caporedattore di Tuttomercatoweb.com, dove cura la rubrica "Il volto nuovo" in cui individua le future stelle del calcio mondiale. Da marzo 2007 è Direttore di MilanNews.it: esperto di mercato per Telelombardia ed Antenna3.

Il 4-3-3, la spinta sulle fasce, la dinamicità di un nuovo passo, Telè Santana ed il Brasile '82: Leonardo ha già fatto sognare i tifosi del Milan con le sue prime (ed uniche al momento) parole da nuovo allenatore del Milan. La ventata di novità torna a soffiare anche sulla delusione Kakà e grazie al mercato, l'entusiasmo può tornare: la linea giovane è stata varata, Cissokho e Dzeko lo dimostrano. Sul franco-senegalese, limito il mio giudizio all'intenzione di acquistarlo, visto che al momento in cui questo articolo viene steso, permane il dubbio sulle sue condizioni fisiche e sulla fumata bianca: è un giocatore giovane, di prospettiva, che garantirebbe al Milan una prepotenza africana sulla corsia laterale, un passo perentorio, da maratoneta, e soprattutto che copra quei "maledetti" ultimi 10 metri che ai terzini milanisti del dopo-Cafu sembra essere zona militare. Va sul fondo Aly, eccome: basta palombelle sbilenche dalla trequarti, sotto con la profondità. Leggo tifosi che si lamentano della valutazione di 15 milioni e colleghi che alimentano questa idea, al che mi chiedo: un terzino 22enne, comunitario, dall'ingaggio limitato e dagli ampi margini di miglioramento, può costare meno di De Ceglie, valutato 4.5 milioni per la metà, o di Dossena, valutato 9 milioni? Qualcuno obietterà: "Sei mesi fa costava 300mila euro". Vero, una cosa è presentare un giocatore che ha già passato il battesimo della Champions League, un'altra acquistare un semisconosciuto: chiaro che in linea pratica il giocatore non sarebbe cambiato, ma mi pare un discorso dominato dal "senno del poi", e dunque sterile. A proposito, se salta l'operazione Cissokho, il Milan è pronto con le alternative: in primissima fila Emmanuel Ebouè, ivoriano di passaporto belga che si svincola dall'Arsenal. Bene, ma non benissimo a mio parere: preferisco giocatori "assetati", piuttosto che un 26enne dall'ingaggio doppio e forse con la pancia semi piena, fermo restando che il valore assoluto del giocatore è di livello. Era ora, bisognava puntare sui giovani: da queste colonne l'ho ripetuto a costo di diventare pesante ed ora che la mia preghiera sembra essere stata esaudita, mi auguro che non si torni indietro. Una parte fondamentale dovranno giocarla anche i tifosi: i giovani hanno bisogno del sostegno incondizionato, di una platea che li "coccola" e li protegge...

Altrimenti è inutile riempirsi la bocca di mille propositi se poi, al primo tiro alto di Dzeko, partono i fischi del primo arancio: chiaro? Dzeko, non un nome a caso: il bosniaco, salvo colpi di scena, sarà rossonero. Rivendico con fierezza la paternità dell'accostamento tra il gigante ed i colori del Milan, quando, come pura ipotesi di fanta-mercato, scrissi il "Volto Nuovo" a marzo: un bel colpo, mi era successo già con Pato... Porterà fortuna? La mia opinione sul ragazzo è chiara: mi entusiasma l'idea di poter avere un giocatore che gioca a due dimensioni con quella facilità... Il Nuovo Ibra per impatto sulla Serie A, se ce n'è uno: spero di non essere smentito. L'ultimo pensiero lo dedico al tema tattico: col 4-3-3, in mezzo c'è l'evidente necessità di giocare con tre centrocampisti, veri, gente che copre, si inserisce, costruisce, rompe. Tre giocatori legati l'un con l'altro, come quel famoso centrocampo delle meraviglie del PSV 2005, con Cocu, Van Bommel e Vogel: tre cloni, che si scambiavano ripetutamente la posizione. Resto dunque un po' preoccupato e perplesso, osservando l'attuale rosa in seconda linea: la seconda strada percorribile sarebbe quella in stile Barcellona, con due brevilinei di grande tecnica ma passo inarrestabile, coperti da un baluardo insormontabile, abile anche in fase di costruzione. Dov'è Yaya Tourè in questo Milan? E soprattutto, come si collocherebbe Pirlo? Domanda da 0 euro, perchè la risposta appare scontata: bisogna cambiare qualcosa nel cuore della squadra, per non ricominciare, la domenica sera, a dare la colpa dei gol subiti agli esterni d'attacco che non sono rientrati (cosa che non esiste in un sistema simile). Una porzione di "foie gras" è sempre una grande raffinatezza, è vero: ma se la cena è vegetariana allora forse è meglio barattarla per un sano, economico ed elegante pinzimonio, dopo la Confederations Cup...