Antognoni amaro: "Il Milan non dimentica i suoi campioni..."

Nella settimana in cui l'Italia pallonara discute (dopo il caso Maldini) sulle «bandiere ammainate», impossibile a Firenze non ascoltare una bandiera che continua a sventolare nel cuore dei tifosi viola, Giancarlo Antognoni, che con la Fiorentina ha collezionato 341 presenze (61 gol), giocando 15 stagioni. «L'unico 10» che oggi guarda da lontano le vicende della squadra, prende spunto da Maldini per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, ma poi ritrova la sua anima viola e sprona i tifosi: «Dico sì alla proposta del Corriere Fiorentino, ''coloriamo'' Firenze di viola, bandiere alla finestra. Domenica servirà tutta la spinta della gente per centrare il terzo posto».
Che partita sarà?
«È l'unica gara interessante della giornata. La Fiorentina non ha nulla da perdere e potrà giocare serena, il Milan avrà molte più pressioni».
Quindi in vantaggio i viola?
«Assolutamente sì, è quasi una partita di coppa più che di campionato, perché gli uomini di Prandelli dovranno segnare almeno due gol».
E come in coppa il fattore campo conta...
«La spinta del Franchi sarà fondamentale. Quando Firenze sente una partita e riempie lo stadio, per gli avversari diventa dura. Guardate cosa è successo alla Roma solo un mese fa».
E dei tifosi del Milan che dice? L'episodio di Maldini...
«Mi è dispiaciuto moltissimo, proprio non me l'aspettavo. Ho letto che Paolo ha accusato anche il Milan di averlo lasciato solo. Forse nell'occasione... Ma in realtà la società rossonera è molto attenta alle sue bandiere e ai suoi campioni. È una grande famiglia, a differenza di altri club...».
Si riferisce alla Fiorentina?
«Beh, sono i fatti a dirlo. Non solo io, ma di giocatori che hanno dato tutto alla maglia viola non ne vedo neanche uno in società. Evidentemente è stata fatta una scelta preciso. Due anni fa andai a chiedere un contratto alla Fiorentina e mi fu risposto di no. Oggi se me lo proponessero dire di no io».
Per questo non la vediamo neanche più allo stadio?
«Dipende da quale stadio. Oggi (ieri, ndr) per esempio sarò all'Olimpico. Sono stato invitato ad assistere alla finale di Champions: l'Uefa si è ricordata di me. Vuol dire che qualcosa nel calcio ho lasciato... ».
La gara di domenica invece?
«Quella la vedrò in televisione. Sono due anni che non vengo più al Franchi. Tiferò viola, ovvio, ma solo per i tifosi e perché Firenze è la mia città».
Una città imbandierata...
«Ma sì, che c'è di male? Anche se non riesco a immaginare cosa potremmo poi inventarci per uno scudetto... ».