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Antognoni amaro: "Il Milan non dimentica i suoi campioni..."

Antognoni amaro: "Il Milan non dimentica i suoi campioni..."TUTTO mercato WEB
Giancarolo Antognoni, tutti i tifosi viola lo rivorrebbero in società
© foto di Giacomo Morini
giovedì 28 maggio 2009, 09:302009
di Redazione TMW.
fonte di Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino

Nella settimana in cui l'Ita­lia pallonara discute (dopo il caso Maldini) sulle «bandiere ammainate», impossibile a Fi­renze non ascoltare una ban­diera che continua a sventola­re nel cuore dei tifosi viola, Giancarlo Antognoni, che con la Fiorentina ha collezionato 341 presenze (61 gol), giocan­do 15 stagioni. «L'unico 10» che oggi guarda da lontano le vicende della squadra, prende spunto da Maldini per toglier­si qualche sassolino dalle scar­pe, ma poi ritrova la sua ani­ma viola e sprona i tifosi: «Di­co sì alla proposta del Corrie­re Fiorentino, ''coloriamo'' Fi­renze di viola, bandiere alla fi­nestra. Domenica servirà tut­ta la spinta della gente per centrare il terzo posto».

Che partita sarà?

«È l'unica gara interessante della giornata. La Fiorentina non ha nulla da perdere e po­trà giocare serena, il Milan avrà molte più pressioni».

Quindi in vantaggio i vio­la?

«Assolutamente sì, è quasi una partita di coppa più che di campionato, perché gli uomi­ni di Prandelli dovranno se­gnare almeno due gol».

E come in coppa il fatto­re campo conta...

«La spinta del Franchi sarà fondamentale. Quando Firen­ze sente una partita e riempie lo stadio, per gli avversari di­venta dura. Guardate cosa è successo alla Roma solo un mese fa».

E dei tifosi del Milan che di­ce? L'episodio di Maldini...

«Mi è dispiaciuto moltissi­mo, proprio non me l'aspetta­vo. Ho letto che Paolo ha accu­sato anche il Milan di averlo la­sciato solo. Forse nell'occasio­ne... Ma in realtà la società ros­sonera è molto attenta alle sue bandiere e ai suoi campioni. È una grande famiglia, a diffe­renza di altri club...».

Si riferisce alla Fiorentina?

«Beh, sono i fatti a dirlo. Non solo io, ma di giocatori che hanno dato tutto alla ma­glia viola non ne vedo nean­che uno in società. Evidente­mente è stata fatta una scelta preciso. Due anni fa andai a chiedere un contratto alla Fiorentina e mi fu risposto di no. Oggi se me lo proponesse­ro dire di no io».

Per questo non la vediamo neanche più allo stadio?

«Dipende da quale stadio. Oggi (ieri, ndr) per esempio sarò all'Olimpico. Sono sta­to invitato ad assiste­re alla finale di Cham­pions: l'Uefa si è ricor­data di me. Vuol dire che qualcosa nel cal­cio ho lasciato... ».

La gara di domeni­ca invece?

«Quella la vedrò in televisio­ne. Sono due anni che non ven­go più al Franchi. Tiferò viola, ovvio, ma solo per i tifosi e per­ché Firenze è la mia città».

Una città imbandierata...

«Ma sì, che c'è di male? An­che se non riesco a immagina­re cosa potremmo poi inven­tarci per uno scudetto... ».