Atalanta, Gregucci:"A Roma non so come reagirò"

ZINGONIA Arriva in sala stampa che sembra già in trans agonistica, sguardo perso nel vuoto e un fiume di parole e concetti che sembrano studiati a memoria come una lezione.
Mister Gregucci mantiene un tono di voce sempre basso e cavernoso, non uscendo mai dai binari di quelli che sono aspetti tattici e scelte di modulo.
Il destino crudele, se crudele è quando si parla di calcio, vuole che l'esordio su una panchina di serie A per mister gregucci sia proprio in quello stadio che è da considerare la sua seconda casa, dopo averci giocato per molti anni.
Allora mister, buona la prima.
Si, era una partita pericolosa, con una squadra di serie B che in questo periodo della stagione hanno entusiasmo e voglia di partire subito bene in una nuova categoria.
Siamo stati bravi a imporre la nostra superiorità tecnica e mentalità, sopratutto dopo essere rimasti in dieci per l'espulsione di Bianco nel primo tempo. E' stata una prestazione confortante in vista di domenica dove si inizierà a fare sul serio.
La Coppa Italia rimane un obiettivo minimo in cui è obbligatorio per una squadra come l'Atalanta entrare almeno nelle prime sedici e affrontare gli ottavi dove ci aspetterebbe il Milan.
Dopo il primo mese a Bergamo, cosa c'è eventualmente da migliorare?
Da migliorare c'è sempre qualcosa, la squadra dev'essere più veloce, far girare di più la palla e innescare le punte il più velocemente possibile, perchè quest'anno le caratteristiche delle nostre punte sono diverse da quello che offriva Floccari che teneva e copriva palla facendo salire la squadra, Robert Acquafresca cerca sempre la profondità e bisogna servirlo in questo modo.
Domenica vi attende la Lazio.
E' una squadra che ha grande entusiasmo, con giocatori in attacco formidabili e bisognerà stare molto attenti a non lasciargli spazi, arriva da una situazione favorevole dopo la vittoria in supercoppa italiana.
Acquafresca non perde il suo fiuto del gol, qualcuno l'ha paragonato a Pippo Inzaghi.
E' un ragazzo molto interessante, che vede spesso la porta e ha un fiuto del gol eccezionale, possiamo paragonarlo in questo alle caratteristiche di Inzaghi.
Tiribocchi e Acquafresca possono convivere?
Tutti i giocatori bravi possono convivere, assolutamente si.
La prossima sfida con la Lazio la vive da ex, ha un ricco passato da quelle parti.
Ho militato a lungo nella Lazio, ma ora lavoro per l'Atalanta, manca ancora molto a domenica, non so che emozioni vivrò.
Cosa teme di più della Lazio?
Ha una capacità enorme di saper modificare il proprio modulo e tipo di gioco in base all'avversario che ha di fronte, l'ha dimostrato in Supercoppa italiana, poi ha cambiato modulo in altre amichevoli e ancora nell'ultima contro l'Osasuna.
E' una partita difficile ma sono convinto di avere una squadra che potrà far molto bene.
Un destino crudele esordire proprio con quella che è stata casa sua per anni.
Il destino bisogna prenderselo in faccia con responsabilità, a Roma ho passato anni bellissimi e importanti per la mia crescita e mi ha dato grandi emozioni.
Novità sul fronte mercato?
Il mercato è ancora lungo, mi incontrerò ancora con la società e faremo le nostre valutazioni, non abbiamo grandissime esigenze, il più è stato fatto,.
Comunque se ci sarà da fare qualche operazione conveniente la faremo ma per ora la rosa attuale va benissimo, non faremo stravolgimenti.
La situazione Ferreira Pinto potrebbe portare a cambi tattici di modulo?
In chiave Ferreira Pinto faremo le nostre valutazioni, Pinto è un giocatore insostituibile, anche se Padoin ha dimostrato di saper ricoprire con molta duttilità tutti i ruoli del centrocampo, esterno e centrale con o senza palla.
Comunque l'organico ci offre varie soluzione tattiche, abbiamo Guarente e Barreto al centro, e non dimentichiamoci Radovanovic che sta dimostrando di valere molto e di Valdes che sulla fascia è un giocatore molto bravo nell'uno contro uno.
Lo stesso Caserta può ricoprire sia ruoli di centrocampo che come trequartista al posto di Doni.
E fondamentale non farsi saper leggere dalle squadre avversarie, il calcio è in continua evoluzione, non bisogna imprigionarsi su aspetti tattici unici ma sapersi adattare a più soluzioni.
La Lazio è l'esempio di questo.
Tiribocchi da romano sarà particolarmente motivato.
In tutta la fase della preparazione Tiribocchi si è dimostrato motivato, anch'io lo sono, fosse per me scenderei in campo a giocare, è la cosa più bella del mondo.
Un ultima domanda extra calcistica, in merito alle dichiarazioni di Bossi sull'inno nazionale, qualìè la sua opinione?
Ma ho letto stamattina che ha cambiato il tiro, non vuole sostituirlo, preferisce parlare di cose più concrete.
L'inno è riconosciuto dalla costituzione come la bandiera e io sono un uomo che rispetta la costituzione, in alcuni paesi non viene nemmeno riconosciuto dalla costituzione l'inno.
Se mi vedi andar via con la giacca azzurra e il fazzoletto verde "te devi stà a preoccupà", ma come vedi ho pure la maglietta verde d'allenamento., se poi mi cambieranno la costituzione in meglio allora valuterò.
Chiude così il mister con alcuni accenni storici e ricordando che il calcio è lo sport più bello del mondo.
Lascia la sala stampa di corsa perchè è in ritardo di 10 minuti ma la colpa non è dei giornalisti ma del ritardo sull'inizio della conferenza stampa cominciata con 20 minuti di ritardo.
Insomma, tra allenamenti a porte chiuse, chissà per quante settimane, conferenze che iniziano in ritardo e giocatori annunciati che rimandano al giorno dopo l'appuntamento con i giornalisti, la speranza è che la squadra arrivi puntuale al primo appuntamento di domenica sera con la Lazio all'Olimpico.