Bronzetti sul Milan: "E io contesto i contestatori..."

Leggo tante critiche, anche cattive, nei confronti della dirigenza rossonera, ma a me questa contestazione francamente sconcerta. E lo dico da tifoso, più che da consulente di mercato del Milan. Come si fa a essere così ingenerosi e irriconoscenti con chi ci ha fatto vincere tutto da 23 anni a questa parte? Questa dirigenza ha portato il Milan a essere il club più titolato al mondo, ha fatto vivere emozioni incredibili alla sua gente, ha fatto vedere gran gioco e grandi giocatori, fuoriclasse assoluti. Come si può dimenticare tutto in pochi mesi? Ma allora gli interisti che non vincono la Champions da 44 anni a Moratti che dovrebbero fare?
Errori sono stati fatti, non lo nego di certo, ma questo non significa che non bisogna dare fiducia a una società che chi ci ha regalato tante soddisfazioni e che è stata capace di mettere in campo una strategia vincente per così tanti anni. Può capitare un periodo meno luminoso, può capitare di non vincere, ma i veri tifosi in quei momenti amano lo stesso il Milan. Di più: il mito della grande, appassionata tifoseria rossonera è nata negli anni disgraziati della serie B, quando i tifosi riempivano lo stesso San Siro per sostenere la squadra del cuore. Felici di esserci, orgogliosi. Con passione, con entusiasmo. Il vecchio cuore rossonero batteva forte ed era un piacere sentirlo pulsare, era un piacere sentirsi parte di una grande famiglia. Ci sentivamo unici anche in quegli anni, ci sentivamo i migliori anche allora. Dove sono finiti, mi chiedo? Dov'è finito il tifoso milanista innamorato della sua squadra a prescindere dai risultati? Il tifoso milanista che impazziva per Hateley e si emozionava per una giocata di Verza? Le troppe vittorie e i tanti fuoriclasse che abbiamo poi ammirato e amato ci hanno tolto passione?
E' un periodo di rinnovamento, bisogna avere pazienza. Guardate la Ferrari: ha vinto per tanti anni di seguito, adesso vive un momento difficile ma nessuno fa drammi. Il Milan si sta rinnovando, ma in squadra ci sono tanti campioni capaci di far sognare ancora la propria tifoseria, questa contestazione mi sembra davvero eccessiva. Le critiche bisogna accettarle, ci mancherebbe, servono anche per migliorarsi, ma qui ormai si arriva all'insulto senza senso. Troppo facile amare il Milan quando si vince di tutto in ogni parte del mondo, adesso sostenere la squadra è più complicato ma nello stesso tempo più importante. E più bello.
E poi mi sembra che la partita con la Juve abbia dimostrato che la squadra è compatta, unita e ha una gran fame, ha voglia di vincere, di riconquistare i tifosi. Gattuso è il guerriero-leader di sempre, Nesta e Thiago Silva aspirano a diventare la coppia centrale più forte del campionato, Pato e Pirlo crescono, il gioco migliora...Io non perdo l'ottimismo. Ronaldinho è entusiasta della fiducia che Berlusconi, Galliani e Leonardo gli dimostrano e si sta impegnando al massimo per non deludere le aspettative. Huntelaar e Borriello sono due attaccanti diversi ma entrambi importanti per la squadra, Pippo è sempre lì pronto a far gol (il gol è innamorato di lui, si sa!), Ambrosini, Flamini e Zambro sono leoni e poi c'è il giovane Abate che ha già dimostrato le sue qualità in questo difficile precampionato. Gli altri, tutti, giovani e più esperti, daranno il massimo per la causa. Non mi sembra tutto da buttare, ci si può divertire anche quest'anno. In campionato e in Champions.
A proposito della questione degli ingaggi, poi, condivido la posizione di Berlusconi. Lo dico contro il mio interesse, visto che sono un operatore di mercato. Ma se un giocatore di calcio arriva a prendere 10 milioni di euro netti per una stagione, quanto dovrebbe guadagnare un nobel per la medicina o i medici che negli ospedali salvano vite ogni giorno? E' vero che la carriera di un calciatore è breve e che in fondo quelli che guadagnano cifre iperboliche sono una minoranza, ma certe esagerazioni in un periodo di crisi come questo sono difficili da accettare. In particolare per chi fatica ad arrivare a fine mese.
Al di là delle polemiche e delle diverse idee dei tifosi e dei bloggisti, tutte comunque rispettabili se sono espresse con civiltà e senza cattiveria, buon campionato a tutti e...forza vecchio cuore rossonero!