Champions: Manchester-Inter, perchè essere ottimisti
Dopo lo 0-0 in casa con troppe sofferenze e troppe poche vere e proprie occasioni da gol contro il Manchester United, il pensiero della trasferta al Theatre of Dreams mette più incubi che sogni, ma l'Inter può avere motivi d'ottimismo.
Innanzitutto Ibrahimovic e compagni in questa stagione hanno dimostrato di rendere meglio sul piano del gioco in trasferta rispetto a quanto visto tra le mura amiche di San Siro. La conferma arriva dai numeri: i nerazzurri hanno segnato 26 volte fuori casa a fronte dei 18 gol collezionati al Meazza.
Un pareggio con gol qualificherebbe l'Inter: riuscire a segnare una rete a Van der Saar potrebbe obbligare gli inglesi a sblianciarsi e ad esporsi al contropiede. Ecco perché i Red Devils si erano presentati a Milano con l'obiettivo - fallito - di segnare almeno un gol. Julio Cesar è stato protagonista assoluto e chissà che il brasiliano non riesca a bissare la prestazione maiuscola pure all'Old Trafford, complicando decisamente i piani di Rooney, Cristiano Ronaldo e Berbatov. A blindare ulteriormente il bunker interista ci sarà, inoltre, Walter Samuel, assente ieri per infortunio, ma recuperabile per l'11 marzo e potrebbe esserci spazio anche per Patrick Vieira, uomo d'esperienza e solidità, doti fondamentali per gare del genere.
Infine c'è da mettere sul tavolo la carta José Mourinho. Il portoghese sa come mettere in difficoltà Sir Alex Ferguson: in 12 confronti lo scozzese ha vinto solo 2 volte, di cui una ai rigori. Con il Porto nel 2004 lo Special One eliminò agli ottavi lo United proprio con un 1-1 ottenuto all'ultimo minuto con gol di Costinha. Con il Chelsea, Mourinho vinse addirittura 3-1 all'Old Trafford. Infine c'è chi dice che Mourinho sia particolarmente fortunato. Il mister di Setubal non è certo uomo superstizioso, ma questo non potrà essere uno di quei particolari che bloccherà gli ingranaggi della sua macchina, perfetta in Italia e in attesa di terminare il rodaggio europeo nella coppa dei dettagli, quella delle grandi orecchie.