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Chievo, Pinzi: "Sono tifoso Laziale.Tornare sarebbe stato un sogno"

Chievo, Pinzi: "Sono tifoso Laziale.Tornare sarebbe stato un sogno"TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 28 agosto 2009, 14:402009
di Riccardo Mancini
fonte lalaziosiamonoi.it

Il calcio è la sua vita e la sua professione, ma la Lazio è il suo credo. Giampiero Pinzi ha un cuore tutto biancoceleste che batte forte nonostante il destino lo abbia portato a consacrarsi altrove. Pinzi la sua squadra non l'ha mai dimenticata, anche se in carriera applausi e riconoscimenti sono arrivati a centinaia e centinaia di chilometri con le maglie di Udinese e Chievo Verona. Lì dove il sole scalda meno e la Lazio è solo passione per pochi eletti, alla vigilia della partita con il Chievo, Radio Sei ha raggiunto in Esclusiva il centrocampista romano. Fra aneddoti e ricordi Pinzi ha parlato di sé, della Lazio e della prossima sfida di campionato...

Giampiero che esperienza stai vivendo al Chievo?
"Qui a Verona sto vivendo un'esperienza positiva. Ho trovato un ambiente sano con una dirigenza attenta che ti fa sentire veramente a casa".

Sbaglio o nel Chievo sei impiegato in un ruolo inedito per te, da trequartista?

"Si è vero e a me viene da ridere quando dicono il trequartista Pinzi. Il mio ruolo è quello di sporcare la manovra dall'alto. Sono una sorta di mediano avanzato che va ad infastidire il centrocampista basso della squadra avversaria. L'anno scorso mi sono trovato bene e il mister l'ha voluto riproporre anche quest'anno".

Il Chievo ha dimostrato negli anni di essere una squadra ostica e anche domenica a Torino l'ha dimostrato. Quest'anno che campionato sarà per voi?

"La società ha fatto lo sforzo di confermare gran parte del gruppo ed ora ci conosciamo bene. Sappiamo a perfezione cosa il mister vuole da noi e adesso dopo il girone di ritorno dell'anno scorso c'è la consapevolezza che possiamo fare bene. Nella passata stagione abbiamo messo in difficoltà tante squadre e proprio con la Lazio all'olimpico il Chievo giocò la sua migliore partita della gestione Di Carlo. Quest'anno abbiamo iniziato bene mettendo in difficoltà la Juventus anche se abbiamo perso. Credo che mantenendo le nostre caratteristiche, facendo attenzione alla difesa e puntando sulle ripartenze anche in questa stagione potremmo mettere in difficoltà chiunque..."

Era il 1999 tu giocasti in Champions e vincesti la coppa Italia con la Lazio. Domenica arriva la squadra biancoceleste a Verona con una Coppa Italia e una Supercoppa appena vinte. Che partita sarà per te ?

"Affrontare la Lazio per me è sempre una partita a sé. Giocare due anni in prima squadra con quei colori ed in mezzo a tanti campioni è stato quasi un sogno. Vi racconto un aneddoto. Domenica a Torino ho incontrato Marchegiani. Luca alloggiava nel nostro hotel e la sera mi sono fermato con lui a parlare e a ricordare la festa scudetto con la Lazio. Sono momenti quelli che non dimenticherò mai..."

Giampiero come mai la Lazio resta così scolpita nel cuore dei suoi 'ex'?

"Bèh la Lazio è la Lazio. Credo che sia unica, poi per me ancor di più perché sono tifoso,m quindi vi lascio immaginare. Sono un professionista e ormai dopo tanti anni le emozioni cerco di gestirle, ma quando salgo le scalette dell'Olimpico il primo sguardo va alla curva Nord e ai suoi colori, sempre compatti. Li ho tanti amici che non dimentico".

Cosa vi preoccupa di questa Lazio gestione Ballardini?

"Ma sicuramente i suoi punti di forza, dunque l'attacco. Il reparto offensivo biancoceleste per me è uno dei più forti del campionato se non il migliore. Zàrate è incredibile, penso che se non diventerà come Messi poco ci manca. Poi c'è Rocchi che ha fatto sempre tanti gol e Cruz. Sicuramente la Lazio ha un ottimo attacco, ma non solo. Mi è piaciuta la partita con l'Inter perché ha fatto capire che questa è una squadra che sa soffrire e colpire. Dovremo fare attenzione".

Dove potrete colpirla?

"Dobbiamo sperare che si sia stancata in Svezia. Noi dovremo essere abili a sfruttare qualche possibile calo, giocando sempre al 100%"

Si è parlato spesso nei momenti di mercato di un Pinzi alla Lazio. Come mai non se ne è fatto mai nulla?

"Non lo so c'è sempre stato qualcosa che non andava. Se ne è parlato spesso, mi sarebbe piaciuto tornare, ma ora non sbatto la testa al muro. L'anno scorso siamo stati vicini vicini, eravamo proprio in procinto di firmare, poi invece sono andato al Chievo. Io mi auguro soltanto che il mio ritorno alla Lazio non si sia concretizzato per motivi tecnico-tattici e non per altro".
Cioè che intendi?
"Parlo del fatto che spesso leggevo che era un problema il mio ritorno perché sono un tifoso. Io mi auguro che la scelta di non prendermi sia di altra natura".

Ma con Lotito ci hai mai parlato?

"Qualche volta si, ma solo una chiacchierata, ma con la Lazio ci ha trattato solo il mio procuratore".

Domenica chi vincerà?

"Ma io spero il Chievo perché dobbiamo ripartire subito (ride, ndr), mi dispiacerebbe battere la Lazio, ma sono un professionista..."

C'è un saluto che vuoi spedire a Roma ai tifosi della Lazio?

"Per me i tifosi biancocelesti sono unici e non li dimenticherò mai. Come ripeto sono anch'io un tifoso della Lazio e quando posso vengo a Roma per vedere le sue partite. Quest'anno poi ha già vinto la Supercoppa e le auguro di vincere ancora molto. Speriamo intanto in un altro derby".