Colloquio Reja-Sosa: commozione e nostalgia

"Reja lo ricordo con tanto affetto. E' stato il mister delle promozioni, ha lasciato un segno indelebile in questa città. Però dopo l'esonero non l'ho più sentito...". Il Pampa Sosa sta appena terminando la sua prolusione nei confronti dell'ex tecnico del Napoli che, sull'altra linea di un telefono bollente, Radio Gol alza il sipario a sorpresa sul trainer goriziano. Cinque minuti di commozione per i cuori di fede azzurra, e forse di stupore per i diretti interessati che non credevano alle lore orecchie. Due pezzi di un Napoli che non c'è più, ma che hanno disegnato la sua storia lasciando un ricordo immortale nella mente e nell'anima dei veri tifosi azzurri. "Ciao Pampa... - l'esordio di Reja -. E' un piacere risentirti". L'attaccante argentino resta un attimo stupito e Reja incalza: "Che bello pensare che in ogni momento potevi risolvere una partita. Nelle nostre azioni c'eri sempre tu.
Bastava che tu alzassi la testa...e le prendevi tutte. E poi hai rappresentato i sudamericani nella squadra: il tuo apporto è stato prezioso in campo ed importante negli spogliatoi. Specialmente in serie B hai risolto tante partite difficili. Se torni in Italia dobbiamo rivederci, altrimenti mi faccio un viaggetto io in Argentina e vengo da te". "Va bene, mister", replica Sosa, il quale prima dell'intervento di Reja aveva detto: "Napoli la porto nel cuore. Quando parlo con mia figlia Valentina, che è nata in questa città, lei mi fa ricordare il centro storico, Marechiaro, la Sanità... Spero di tornare. Datolo, dopo il periodo di ambientamento, potrà dimostrare tutto il suo valore perchè è un giocatore forte. Marino? Non lo sento da un pò, ma sono sicuro che stia continuando a monitorare il mercato argentino a caccia degli elementi migliori".