...con Antonio Langella
La carriera di Antonio Langella è certamente insolita; dal Cagliari dell'attacco atomico Zola-Esposito-Suazo alla Nazionale di Lippi un anno prima del Mondiale, per poi rinascere nell'Atalanta di Del Neri. Allenarsi un estate con l'Udinese ma, prima dell'inizio della stagione, passare al Chievo. Con gli scaligeri ultimi in classifica, TuttoMercatoWeb ha parlato con l'ala napoletana della sua esperienza a Verona.
Come va l'avventura con i gialloblù?
"Potrebbe andare meglio, giacché non è partita con il modo che mi aspettavo. Ora bisogna lavorare per tirarsi fuori da questa posizione, che non è quella che ci aspettavamo all'inizio".
Che differenza c'è fra Iachini e Di Carlo
"Ogni allenatore ha un suo modo di lavorare, di vedere le cose. Anche con Iachini abbiamo fatto ottime partite, è mancato un pizzico di fortuna".
Avete fatto anche grandi gare, basti pensare all'Inter
"Sì, alle volte ci gira anche male".
Svolta col Bologna?
"Abbiamo fatto vedere che siamo vivi e che nulla è perduto. Siamo a sei punti, possiamo uscire da questa situazione. Partendo già da domenica".
Domenica arriva il Napoli, cosa temi di questa squadra?
"E' inutile guardare ai singoli, perché hanno dei grandi giocatori come Lavezzi, Hamsik, Zalayeta. Però è il collettivo a giocare bene, noi dobbiamo pensare solo alla vittoria".
L'arma per domenica?
"Correre su tutti i palloni, più del Napoli".
E' iniziato bene l'anno per Pellissier
"Stiamo facendo pochi gol e mancando in avanti si fa fatica. Spero che però continui così, dopo la prima rete dell'anno".
Vi aspettate qualcosa dal mercato?
"Chi dovesse arrivare qua sarà ben accetto, perché ci deve dare una mano".
Si parla di Savini in difesa
"In questo momento si fanno tanti nomi".
Sorrentino sta giocando davvero bene
"Sì, sta facendo molto bene. In qualche partita ci ha dato una mano: è forse uno dei pochi che s'è salvato finora".
C'è un interessamento, da parte del Siena, per te e Pinzi
"Io queste cose non le so, anche se non si sa mai. Sta alla società decidere, sarebbe facile andare via in questo momento. Ma io voglio rimanere qui fino alla fine, per salvare il Chievo e dare una mano. Poi nel calcio tutto può succedere".
C'era anche il West Ham
"Fa piacere, anche perché conosco benissimo Gianfranco. Ma per ora non ho voglia di andare via".
Quanto credi in questa salvezza?
"Noi ci crediamo tantissimo, non abbiamo venti punti di distanza. Basta che giri un po' la fortuna e fare tre o quattro risultati utili. E come me ci credono tutti, mancano troppe partite per darci per spacciati".
Su che squadre c'è da fare la corsa?
"Le squadre che hanno fatto dai venti punti in giù non possono considerarsi tranquille".
Come hai visto il Bologna di Mihajlovic?
"Sembra che abbia dato la scossa. Certamente quando le cose van male non si possono cambiare tutti i giocatori, è più facile che vada via l'allenatore. Sta facendo molti risultati utili, pur pareggiando e basta".
Di Carlo è partito col ciclo di ferro
"Sì, ha avuto subito partite difficilissime. Sulla carta ci davano per spacciati, però abbiamo vinto a Udine e perso partite che non meritavamo di perdere come con il Genoa".
Diciamo che se l'Inter non avesse avuto Ibrahimovic avreste fatto risultato
"Ma purtroppo ce l'ha. Con queste squadre ci sta di perdere".