...con Di Livio e Colonnese
Oggi si gioca Juventus-Inter, il Derby d'Italia che da sempre infiamma il nostro campionato. L'Inter ha ormai lo scudetto in tasca, con dieci punti di vantaggio sui bianconeri a sette giornate dal termine. Con due ex come Angelo Di Livio e Francesco Colonnese, intervistati in esclusiva per Tuttomercatoweb, abbiamo analizzato il confronto odierno, in programma alle 20.30 allo stadio "Olimpico" di Torino.
ANGELO DI LIVIO
Che partita sarà stasera?
"Sarà sicuramente una partita importante per la Juventus, visto che per me i giochi per quanto riguarda la vittoria finale del campionato sono chiusi e la squadra bianconera vorrà sicuramente salvare la faccia. Secondo me la Juventus con gli ulimi risultati ha buttato via ogni possibilità di rientrare in ottica scudetto. Ha perso troppi punti".
Condividi le parole di Buffon?
"Quello di Calciopoli è stato un brutto per la Juve e per tutti quanti. Forse è stata anche penalizzata fin troppo, soprattutto i giocatori. La Juve quest'anno, comunque vada, ha fatta un campionato all'altezza, ma è chiaro che per vincere in Europa e il campionato, servono ben altre qualità".
L'l'Inter merita lo scudetto?
"Sicuramente ha fatto un campionato fantastico e se lo merita ampiamente".
Ricordi particolari di queste sfide?
"Sono sempre stati duelli importantissimi, belli da giocare. Mi ritorna in mente il famoso rigore su Ronaldo che poi l'hanno portato avanti per anni. Ci furono grandi polemiche nel dopo partita, ma noi avevamo meritato ampiamente di vincere il campionato come l'Inter quest'anno".
Protagonisti di domani?
"Nell'Inter Ibrahimovic c'è sempre in ogni azione e spero che ci metta lo zampino anche Del Piero per la Juve".
I tifosi non vogliono più Ranieri, hanno ragione? Non possono dare le colpe a Ranieri, per me ha fatto un ottimo campionato.
L'Inter di Mourinho è diversa rispetto a quella di Mancini?
"Mancini ha vinto, Mourinho sta vincendo e sono quindi due allenatori diversi, ma vincenti"
FRANCESCO COLONNESE
Che partita ti aspetti?
"Come sempre c'è grande rivalità. Sarà una partita sentitissima da entrambe le parti e che si giocherà sul piano dell'agonismo. Il risultato è molto apero perchè la Juve viene da una sconfitta importante con il Genoa. L'Inter, anche se è in una posizione di classifica ottimale con un vantaggio enorme sui bianconeri, con una rivalità così non avrà certo voglia di andare a Torino e perdere la partita. Sarà quindi una partita molto combattuta"
Quella famosa partita con il rigore su Ronaldo ha lasciato qualche strascico?
"Sicuramente, anche se sono passati dieci anni. La forte rivalità tra le due squadre secondo me è partita da questo episodio, che è ancora negli occhi di tutti. Ci sono state anche delle dichiarazioni dei presidenti che fanno capire la rivalità che c'è. Poi ci fu anche Calciopoli..."
Cosa ti ricordi di quella partita?
"Mi ricordo tutto, come se l'avessi giocata ieri. Andammo a Torino ed eravamo un punto sotto l'Inter a quattro giornate dalla fine. Eravamo in rimonta, venivamo da un buon periodo sotto il punto di vista fisico, e stavamo giocando bene. Eravamo convinti di poterci giocare quella partita alla pari e così è stato. Fu una partita molto combattuta: la Juve fece subito gol con Del Piero, ma poi oltre all'episodio del rigore, avevamo avuto tante altre occasioni nel secondo tempo con Peruzzi che salvò su Zamorano e Simeone. Lasciò tantissimo amaro in bocca perdere, perchè oltre a quell'episodio, potevamo pareggiarla e rimanere ad un punto di distacco ed era tutto ancora aperto a tre giornate ed eravamo anche avvantaggiati dal calendario"
Merito dell'Inter quest'anno, oppure la Juve ha buttato via lo scudetto?
"E' merito dell'Inter, è più forte e sta vincendo meritatamente. La Juve con dieci punti in meno, è nettamente più debole. I valori dopo 30 giornate vengono fuori e non sono solo gli episodi. C'è sempre la squadra più forte"