...con Emiliano Viviano

E' considerato uno dei portieri più promettenti della nuova generazione, ed in questa stagione è già diventato di proprietà dell'Inter, ma Emiliano Viviano ha una missione ancora da compiere con la maglia del Brescia e l'ha svelata ai microfoni di Tuttomercatoweb.
Innazitutto lunedì sei impegnato a Grosseto per un'importante gara in chiave playoff, che partita ti aspetti?
"Sicuramente una partita difficilissima, loro sono una buonissima squadra e noi andiamo comunque là per vincere. L'importante, però, sarà non perdere perché anche solo pareggiando potremo mantenere i punti di vantaggio che abbiamo su di loro".
Cosa temi soprattutto di loro?
"I numeri dicono che hanno un grande attacco e credo sia quello da temere. Noi da un po' in fase difensiva stiamo facendo molto bene e speriamo di farlo anche contro di loro".
Il Grosseto ha avuto anche un cambio di panchina in stagione, ti aspettavi che potessero comunque arrivare a questo punto?
"Non lo so, ma il loro allenatore l'avevo già affrontato ai tempi dell'Albinoleffe ottenendo scarsi risultati ed in più ha in mano una buona squadra. In Serie B comunque la chiave per arrivare lontano è la continuità di risultati".
Per quanto ti riguarda, invece, si prospetta un grandissimo futuro: hai firmato per l'Inter, ma si parla per il prossimo anno di un tuo trasferimento al Genoa
"Sì io sto ascoltando queste voci e mi fanno solo piacere. Ora penso a finire il campionato bene e poi faremo le nostre valutazioni".
Intanto speri di portare in Serie A il Brescia?
"Certamente, arrivare in Serie A con questa squadra è quello che ho sempre detto poi a giugno si vedrà".
Cosmi in settimana, durante un'intervista, ha parlato dei giocatori importanti del Brescia e ha fatto anche il tuo nome dicendo che hai un grandissimo avvenire davanti
"Lo ringrazio per le belle parole che ha sempre espresso nei miei confronti, è un amico e io ricambio sempre dicendo che comunque mi è dispiaciuto veramente tantissimo quando è andato via. L'augurio è quello che possa ricominciare ad allenare al più presto".
Nella tua esperienza, oltre ad essere un amico, cosa ti ha insegnato?
"E' una persona che nel mondo del calcio è difficile da trovare. Crede in determinati valori, è una persona vera e uno con cui puoi confrontarti e parlare. Per il resto mi ha insegnato l'approccio alle partite e la grinta che ci metto che comunque ha trasmesso a tutta la squadra".
Con Sonetti invece com'è il rapporto?
"Noi ci abituiamo sempre ai nuovi allenatori perché comunque le decisioni le prende la società e anche con lui andiamo benissimo e d'accordo. Ci sono stati problemi a livello di modulo, ma sono cambiati anche dei giocatori a gennaio e non è stato facile nemmeno per lui per cui l'importante è volere tutti un bene comune".
Si parla di te e di Marchetti come gli eredi naturali di Buffon
"Io ho sempre detto che se in Italia si continua a vivere all'ombra di Buffon è dura. Lui è lui, non bisogna vivere alla sua ombra. C'è Marchetti che giocava nell'Albinoleffe, ha avuto l'opportunità di andare in Serie A e ha dimostrato il suo valore quindi credo che bisognerebbe dare maggiore spazio ai giovani italiani. C'è anche Consigli adesso che sta giocando quindi penso che se uno ha la possibilità può dimostrare quanto vale, ma se non ce l'ha è difficile".
Invece, tornando alla Serie B, ti aspettavi il Bari capolista a inizio stagione?
"A inizio stagione assolutamente no, però poi giocandoci contro ho visto che lo hanno meritato perché hanno espresso probabilmente il gioco migliore. Hanno anche avuto fortuna perché ci sono stati pochi infortuni e in Serie B è importante essendoci tante partite tirate e ravvicinate".
Adesso tornerà in A anche il Parma, all'appello mancano solo Empoli e Livorno
"Speriamo di no perché speriamo di essere noi la terza nel senso che vogliamo qualificarci ai playoff e giocarci la possibilità di essere promossi. Abbiamo avuto tanti problemi, tanti infortuni e anche una squalifica che ci ha un po' bloccato però se stiamo bene possiamo giocarcela con chiunque senza togliere nulla agli altri".
A fine stagione quali sono le quattro squadre che vedi ai playoff?
"Non lo so, credo che noi ci arriveremo poi Empoli e Livorno ed infine una tra Sassuolo, Grosseto e Triestina. Spero la Triestina per Maran, l'allenatore, poi non lo so e l'importante è che arriviamo noi mentre per le altre si vedrà in futuro".
Un'ultima domanda da fiorentino, la Fiorentina ti è piaciuta quest'anno?
"Come fa a non piacere, sono quattro anni che si ripetono a quei livelli e io poi sono innamorato della Fiorentina. A me piace sempre, hanno un grandissimo allenatore e se anche quest'anno arrivano in Champions League come giusto che sia avranno fatto un altro miracolo".
La tua candidatura per Firenze?
"Io tifo per la Fiorentina al di là del fatto che possa andarci a giocare o meno. Non mi interessa, mi interessa che vinca da tifoso poi hanno uno dei portieri più forti al mondo ed è bene che si tengano stretto lui".