...con Fernando Orsi
TuttoMercatoWeb ha intervistato l'ex allenatore del Livorno Fernando Orsi. Il tecnico ha parlato dei motivi del successo del Bari, fresco di promozione in serie A e del finale del campionato cadetto. Ha poi detto la sua sulla finale di Coppa Italia della prossima settimana tra Lazio e Samp, sul big-match di domenica sera tra Milan e Juventus e, infine, sulla lotta retrocessione della serie A.
T'aspettavi una stagione cosi importante da parte del Bari?
"Forse nessuno se l'aspettava, però tutti glielo auspicavano. Sono otto anni che manca dalla serie A e una piazza importante come questa manca dal palcoscenico della serie A. Sono molto contento perché è una grande città del sud con una grande tradizione. E' giusto che abbia finito di militare nell serie minori".
Il merito va al direttore sportivo Perinetti che ha fatto un ottimo mercato?
"Il merito va a tutti. Quando le cose non vanno bene il primo responsabile è sempre la società. Hanno lavorato bene tutti: presidente, direttore sportivo, allenatore e giocatori. I meriti devono essere equamente divisi, anche se alla fine quelli che vanno in campo e fanno i risultati sono i giocatori".
Si sta parlando molto di Conte alla Juventus. Secondo lei è già pronto?
"Non lo so perché in Italia abbiamo la brutta abitudine di credere che gli allenatori giovani non possono allenare le grandi squadre. Invece all'estero è diverso. Guardare ad esempio Guardiola che senza alcuna esperienza s'è trovato ad allenare il Barcellona. Guardiola ora è in finale di Champions League e ha vinto la Liga. Chi ha giocato a calcio e lo conosce non è detto che debba sempre cominciare dalla serie C e fare gavetta. E' vero che fare esperienza nelle serie minori serve, ma se è bravo può tranquillamente partire da grandi palcoscenici. La pressione è sicuramente diversa, ma se una persona ha qualità può tranquillamente partire dalla serie A".
Il Bari ha grandi giocatori come Guberti, cercato dalle grandi squadre, Lanzafame...
"Vero. Guberti, Barreto, Donda, De Vezze, Gazzi, Gillet, la difesa. Quest'anno hanno giocato tutti oltre la sufficienza. Quando una squadra gioca sempre bene è giusto che ottenga la promozione".
Il Livorno, indipendentemente dalla gara con la Triestina, ha un po' deluso in stagione?
"Il Livorno ha pagato più la frenesia della piazza di tornare in serie A, che le reali prestazioni della squadra. Il Livorno ha fatto un bel campionato. Avanti a lei ci sono due squadre probabilmente più attrezzate come Bari e Parma. Se poi finisse il campionato terzo, è normale che i play-off rappresenterebbero un terno al lotto dove conta testa e condizione fisica. Ha fatto un campionato di primo ordine, forse in casa ha stentato un po', ma credo più per motivi ambientali che tecnici".
Per quanto riguarda l'Empoli?
"Aveva cominciato con grandissime ambizioni, poi dopo pian piano si sono spenti. Se poi va a fare i paly-off credo ha le stesse possibilità delle altre tre squadre di centrare la promozione. Il problema delle squadre che scendono dalla A è quello dell'adattamento e molte volte riesci a risalire subito. Capita che possono servire uno/due anni. L'Empoli ha comunque fatto sempre campionati di primo ordine, quindi a breve lo rivedremo in serie A".
Quali squadre secondo lei parteciperanno ai play-off?
"Livorno, Empoli e due tra Albinoleffe, Sassuolo e Grosseto".
Albinoleffe, Sassuolo e Grosseto sono secondo lei le tra sorprese di questo campionato cadetto?
"Il Sassuolo è sicuramente la sorpresa di stagione. L'Albinoleffe non tanto perché negli ultimi anni ha sempre fatto grandi campionato sfiorando la promozione. E' una realtà che paga l'ottimo lavoro della società. Acquista giocatori a volte sconosciuti che poi in campo danno il massimo. E' la dimostrazione che si può lavorare bene anche non spendendo tanto".
A Grosseto c'è stata la breve parentesi del cambio d'allenatore per poi far tornare Gustinetti, hanno perso tempo in quella occasione?
"Secondo me si perché Gustinetti è uno dei migliori conoscitori della serie B, facendo sempre bene nei vari campionati. Non conoscendo bene i problemi societari non so bene cosa possa essere successo, però adesso Gustinetti ha ricominciato a lavorare bene e a fare risultati. Se rimaneva poteva fare qualche punto in più, senza nulla togliere all'allenatore che l'ha sostituito. Quando si parla tra colleghi non è mai giusto fare delle classifiche di bravura, però indubbiamente una cosa è prendere il timone della squadra dall'inizio, un'altra prenderlo in corso".
Altro tecnico che ha fatto benissimo è Colomba. Ha sfiorato i play-off con l'Ascoli partendo anche con due punti di penalizzazione.
"Colomba ha preso un squadra svoltando pesantemente nel lavoro ad Ascoli. Sono un paio d'anni che non andavano particolarmente bene, invece lui s'è saputo rimettere in gioco facendo ottimi risultati. Ha rimesso in sesto una squadra che aveva già cambiato due allenatori".
Per quanto riguarda la lotta retrocessione c'è il derby Salernitana-Avellino, si deciderà il destino di una della due squadre?
"Se l'Avellino perde ha poche possibilità di restare in B. La Salernitana ogni settimana sembra debba fare il salto, deve vincere e poi non va. E' una di quelle squadre che ha deluso, soprattutto per il mercato che ha fatto. Bisogna dire che quando vai nella mischia, soprattutto nella lotta per la retrocessione è poi molto difficile tirarsi fuori, specialmente nelle squadre che non ne sono abituate. La Salernitana è una squadra di grande tradizione: è salita dalla serie C e ora sta lottando per non retrocedere e deve star li fino all'ultimo. Domani è una partita decisiva, se vince è importantissimo per il morale. L'Avellino però ha dimostrato di essere una squadra ostica, tosta che non molla".
Per quanto riguarda la lotta salvezza. Chi credi sia già spacciato e chi farà i play-out?
"Il Treviso è in grande difficoltà. Il Modena è in crescita, mentre l'Ancona sta dilapidando quanto di bene fatto in precedenza. E' una situazione difficile perché nelle ultime partite non si potrà più sbagliare. Bisognerà giocar bene, stare concentrati e avere un ambiente amico. Quest'ultima componente è fondamentale perché se hai un ambiente ostile hai poche possibilità di salvarti, soprattutto in questi momenti in cui le partite si giocano sul filo di lana e dei nervi. Il Treviso lo vedo un po' in difficoltà, l'Ancona in discesa, poi per il resto sono tutte li. Se perdi una partita le altre che sono sotto in classifica subito si riavvicinano. Ci sono queste 6-7 squadre che sono in lotta. Ci sono squadre che sono a 4-5 punti dalla retrocessione e che con una sconfitta possono ritrovarsi immischiate nella lotta per la retrocessione".
Giovedi c'è Lazio-Samp, partita dell'anno per entrambe le squadre. Che gara sarà secondo lei?
"Secondo me partiranno alla pari. E' decisamente la partita dell'anno per tutte e due. La Lazio è forse leggermente avantaggiata a causa del fattore campo, però nessuna delle due partirà favorita. Hanno fatto un campionato molto similare con alti e bassi. Se gli attacchi delle due squadre stanno bene, decideranno la partita".
Per quanto riguarda la lotta Champions, chi vedi favorita?
"La Fiorentina. Ha il passo giusto e per me ha un qualcosa in più del Genoa. I rossoblù stanno comunque facendo un campionato straordinario e anche se arrivassero quinti hanno fatto un qualcosa di spettacolare".
Milan-Juve può valere una stagione per i bianconeri. Potranno addirittura ritrovarsi senza Champions League?
"Secondo me alla Juve hanno già deciso tutto, a prescindere di come andrà a finire la gara di domani. E' ovvio che contro il Milan non potrà perdere perché metterebbe a rischio anche il terzo posto, però per quanto riguarda allenatore e mercato hanno già deciso. Ne è un esempio l'acquisto di Diego. Adesso c'è solo da mantenere il terzo posto".
Ma secondo lei c'è il rischio che non possa esserci nemmeno il terzo o quarto posto vista la forma di Fiorentina e Genoa?
"Indubbiamente col Milan rischia. Se perde questa partita e la Fiorentina vince si mette male. Dopo mentalmente non c'è un ambiente molto tranquillo e ci possono essere problemi. L'obiettivo era quello di arrivare in Champions senza passare per i preliminari. Fino a cinque domeniche fa era sicuro, ora non tanto, quindi alla fine deve tirare fuori anche il carattere. Ha sempre dimostrato nelle gare importanti di essere caratterialmente forte. Sta passando un periodo anche a livello ambientale non eccelso".
Sulla lotta per non retrocedere di serie A?
"E' dura. La Reggina comincia a far punti, ma per gli amaranto e il Lecce è difficile. Una tra Torino e Bologna sarà la terza a retrocedere. Se però domenica Bologna e Torino pareggiano e Lecce e Reggina vincono si riapre tutto".
E il Chievo?
"E' la squadra che gioca meglio e che mentalmente sta meglio della altre. Ha sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione e a questo punto della stagione sono tanti. Quella che rischia di più secondo me è il Bologna, però il Torino ha un brutto calendario".