...con Franco Zavaglia
Assolto. Finalmente, dopo una lunga attesa, uno dei "Re" del Mercato Italiano può ritrovare quella serenità che qualcuno ha cercato di fargli perdere: Franco Zavaglia, uno dei più importanti agenti della nostra Serie A (tra i suoi assistiti Alberto Aquilani e Gaetano D'Agostino), è il protagonista della nostra rubrica quotidiana, in cui analizzeremo la sentenza del processo GEA ed ovviamente la sessione invernale di mercato.
Assoluzione piena: è ovviamente contento?
"Da parte mia me l'aspettavo, era una cosa che ho sempre pensato, sperato e che reputo normale: non dico che non è successo nulla perchè quando sei soggetto ad attacchi mediatici ed a situazioni del genere, la tua valutazione della tua moralità è sempre in mano ad altre persone".
Quanto le ha cambiato la vita questo processo
"Non mi ha cambiato la vita, ma mi ha fatto capire quanta invidia c'è in giro nei confronti di chi svolge bene il proprio lavoro".
A cosa si riferisce...
"Non è solo il processo che è stato consumato nelle aule dei tribunali, ma tutto il resto: è incredibile il massacro dei media, quella sì è una cosa che ti stravolge la vita".
Si è sentito attaccato eccessivamente per qualcosa che poi i fatti hanno dimostrato non sussisteva?
"Una parte di stampa ha cominciato a vedere un mostro che sinceramente, come dimostrato, non c'era. E' stato un attacco preparato a tavolino, con cattiveria e lucidità: ma alla fine tutti i soci e gli amministratori della Gea sono stati assolti".
Luciano Moggi è stato condannato però...
"Moggi non ha mai fatto parte della GEA, così come Franco Ceravolo: è stato chiamato processo GEA un processo che non ha del tutto a vedere con noi. Ha fatto comodo però ad alcuni personaggi, chiamiamoli colleghi, che hanno messo al muro una diretta concorrente potente e temibile".
Ha avuto modo di sentire Moggi, Sr o Jr?
"Ho parlato con Alessandro ed era molto rammaricato: è stato condannato per situazioni con cui ha poco a che fare".
Pensa che sia stato tirato in mezzo solo perchè figlio di Luciano?
"Un padre non vuole mai il male del proprio figlio, ciò nonostante la storia dimostra che la GEA non ha avuto mai benefici dalla Juventus o da Luciano Moggi: gli unici assistiti, massimo due-tre, erano grandi giocatori, nel giro della Nazionale, che non avevano certo bisogno di una raccomandazione".
Ora per Moggi ci sarà un'altra sentenza importante...
"A me il Processo di Napoli interessa marginalmente perchè non sono parte in causa e non sono ben informato di tutto ciò che è avvenuto: è stato un errore però abbinare i due processi, non hanno nulla a che fare".
Parliamo invece di mercato: che gennaio si aspetta?
"Sarà il solito calciomercato, frenetico, con molti scambi: purtroppo la crisi si fa sentire anche in questo campo, ma penso che qualche trasferimento importante arriverà lo stesso, magari non di società di primissima fascia però".
Il grande colpo?
"Il più grande colpo è già stato fatto e mi riferisco a Beckham: di quelli che possono avvenire, penso Pazzini".
Lei lo darebbe via Pazzini fosse un dirigente della Fiorentina?
"Bisogna vedere i programmi della società quali sono e ciò che il giocatore pensa in merito ad una sua permanenza in Viola: è logico che essendo un giovane di valore vuole andare a giocare in una squadra che lo valotizzi".
La sua opinione sulle voci di Milito all'Inter?
"E' un trasferimento impossibile: il presidente Preziosi poi è un ambizioso, non si priverà mai del suo gioiello".
Si aspetta qualche sorpresa dall'estero, magari dal Sudamerica?
"Io ho una teoria: prendere uno straniero ora è sempre difficile perchè intanto che si ambienta è già finito il campionato. Meglio puntare su qualche italiano".
Italiano, come Aquilani... Sarà il suo rinnovo il grande colpo della Roma?
"Si trascina da un po' questa situazione, speriamo di risolverla il prima possibile".
I Giallorossi come si muoveranno sul mercato intanto?
"Qualche tassello come il portiere probabilmente verrà toccato, ma la Roma ha tutto per fare un grande campionato con la rosa competitiva che ha".
Infine, chiudiamo chiedendole di un suo assistito ancora fuori dal Calcio che conta: Giuliano Giannichedda...
"Stiamo cercando una sistemazione, visto che lui ha grande voglia di tornare a giocare".