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...con Giorgio De Giorgis

...con Giorgio De GiorgisTUTTO mercato WEB
martedì 21 luglio 2009, 00:002009
di Andrea Lolli
fonte Sportitalia

Ha precisato di non essere l'agente di Mancini (lo era quando giocava ndr), ma solo un amico, però con Giorgio De Giorgis parliamo del mercato italiano e e degli scenari che potrebbero aprirsi nei prossimi giorni.

Partiamo dal possibile sbarco a Barcellona di Ibrahimovic. Come mai Mourinho non parla dell'argomento?
"Non parla perché probabilmente ha poco da dire. Se parte Ibra, ma arriva Eto'o ed è già stato acquistato Milito la squadra è rinforzata e può essere solo felice. Sicuramente le premesse per fare meglio dell'ultima stagione ci sono e la società non è obbligata ad accontentare il mister".

Guardiola ha detto che il problema con Eto'o è di incompatibilità e si è messo in contrapposizione al presidente sull'ipotesi di una permanenza dello stesso e del contemporaneo arrivo di Ibra
"E' logico che un presidente dica di non rinunciare ad Eto'o se questo pretende dieci milioni di buona uscita. L'allenatore invece deve fare l'allenatore e basta".

All'Inter Mancini ha mai chiesto un giocatore e poi ne è arrivato un altro?
"Non so, ma lui ha sempre dato il suo parere sui nuovi arrivi. In ogni caso hanno spesso cercato di accontentarlo e penso abbiano anche accontentato Mourinho in questo caso".

Ora si parla di un arrivo in nerazzurro di Salvio o Cassano, secondo lei?
"Sono giocatori diversi perché Cassano è una seconda punta e Salvio è più un trequartista o punta esterna. E' un giovane ancora da farsi, ma è di ottima qualità e può essere un investimento per il futuro".

Passiamo al Milan, si continua a parlare di Luis Fabiano, ma non può essere un'opera di depistaggio per arrivare a Dzeko?
"Il Milan prenderà il primo giocatore con cui troverà un accordo. Sono due grandi giocatori è la prima trattativa che si chiuderà sarà quella buona".

Però sono giocatori diversi
"Sicuramente, Dzeko è più finalizzatore e garantisce più gol. Forse al Milan serve di più lui, ma può andare bene anche Luis Fabiano".

Mai come in questa estate stanno sbarcando talenti sudamericani. Sono davvero giocatori così forti?
"Io sono stato là negli scorsi mesi e ho visto tanti giocatori interessanti. Il problema sta nell'individuare quelli migliori per il nostro campionato e in quest'ottica ci sono i difensori che sono molto arcigni ed i centrocampisti che sono molto bravi a giocare in spazi stretti. Fra tutti i migliori sono gli argentini, ma anche in Cile ci sono tanti buoni giocatori e ovviamente in Brasile".

Su tutti si può dire Pastore?
"Per me i due acquisti del Catania sono eccellenti. Andujar è un grandissimo portiere e non mi capacito del fatto che abbia fatto male a Palermo. Anche Barrientos è un ottimo giocatore, mentre, parlando degli altri, Palacio non mi convince. Pastore può essere quello di maggiori qualità".

La Juve sta crescendo bene, può essere l'anti-Inter in questa stagione?
"All'Inter Ibra faceva la differenza, ma sarà sostituito da Eto'o e Milito perciò non penso che la squadra sia indebolita. La Juve, però, si è molto rinforzata rispetto all'ultima stagione".

Cosa cambia l'arrivo di Melo invece che D'Agostino e cosa possono cambiare le partenze di Poulsen e Trezeguet?
"Con la partenza di Poulsen si può raccimolare denaro da investire in giocatori giovani, di prospettiva che possano fare parte del gruppo. Con la partenza di Trezeguet si perde qualche gol, ma si guadagna qualche altra entrata. Fra D'Agostino e Melo io avrei preferito il primo, ma a questi livelli cambia poco, sono entrambi grandi campioni".

Quanto ha condizionato il suo lavoro l'amicizia con Mancini?
"Poco e niente".

Non crede che Mancini possa accontentarsi del 50-60% dello stipendio che percepiva dall'Inter in modo da tornare ad allenare? Forse sta cadendo un po' nel dimenticatoio
"Queste sono cose che non riguardano me, ma credo che sia difficile scordarsi di un allenatore che ha vinto come lui".

Meglio l'Inter di Mancini o di Mourinho?
"Sul campo secondo me era meglio quella di Mancini".

Un difetto di Mourinho?
"Troppo difensivista".

Un difetto di Mancini?
"E' troppo timido ed a volte questa sua timidezza può sembrare presunzione, ma non è così".

Quando tornerà Mancini su una panchina? Un altro anno sabbatico o solo qualche mese?
"L'anno sabbatico è già passato e penso che nei primi mesi abbia gradito la cosa. Era stanco di tante situazioni difficili, ma da gennaio la voglia è tornata ed ora ne ha ancora di più. Spero per lui che possa tornare ad allenare presto".