...Con Giuseppe Colucci
Da Catania a Verona. Dal sole della Sicilia al balcone di Romeo e Giulietta, dagli arancini al Pandoro. Questo è il tragitto che ha percorso Giuseppe Colucci, centrocampista offensivo dai piedi buoni, che negli ultimi mesi non ha trovato spazio nella compagine rossazzurra. TuttoMercatoWeb lo ha intervistato per sapere qual è l'umore per la sua nuova avventura.
Finalmente Chievo...
"Era una trattativa che andava avanti già da qalche settimana. Sono veramente felice che sia andata a buon fine. Inizio quest'avventura dove bisogna dar tutto per centrare la salvezza"
Come giudichi l'esperienza a Catania?
"Un'esperienza importante, ma reputo di essere rimasto a Catania solo due anni. Uno bello e intenso con Marino, anche se condito da un infortunio al ginocchio da cui ho ripreso alla grande, e l'altro con mister Baldini. Due anni fantastici, dove ho fatto un'esperienza di vita importante. Dove potersi salvare in una piazza così importante è veramente bello. Posso solo avere dei bellissimi ricordi".
Due anni e non tre...
"Gli ultimi quattro mesi non contano. Io posso solo dire che sono sempre stato molto educato, sono un professionista e un uomo, non ho mai dato problemi per il bene mio e quello del Catania. Non ho nessun problema con la tifoseria e il gruppo, ma non sono da portare avanti discorsi per le diatribe con la società, perché non li meritano. Non saprei nemmeno dire qual è il problema, io non sono andato a chiederlo anche perché l'avevo saputo tramite televideo e giornali. Nessuno s'è mai fatto vivo con me".
Una prima impressione su di Carlo
"Io sono arrivato a Verona sabato, la squadra ha giocato contro la Samp. Ieri mi sono presentato al mister, è una persona molto preparata, tenta di trasmettere la propria carica anche in allenamento e sa quello che vuole. E' attento a ogni minimo dettaglio".
Chi ti ha colpito di più dei tuoi nuovi compagni?
"Ho visto le partita con la Sampdoria in tv perché ero a casa. Però ho guardato anche le partite con Napoli e Lecce e posso dire che il Chievo non merita la posizione in classifica. Di Carlo fa del gruppo un'arma importante, ma ci sono giocatori importanti come Sorrentino, Pinzi, Esposito, Pellissier, Langella, Marcolini. E' una rosa con valori alti. I giocatori giocherebbe in qualsiasi squadra di Serie A: è uno stimolo in più per la salvezza. Possiamo e dobbiamo provarci".