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...con Luigi Cagni

...con Luigi CagniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 23 agosto 2009, 00:002009
di Andrea Lolli
Intervista realizzata da Raffaella Bon

Con l'inizio del weekend hanno preso ufficialmente il via i campionati di Serie A e B ed il tecnico Luigi Cagni, per ora senza panchina, ha fatto i primi commenti e le prime valutazioni sulle squadre scese in campo.

Quanto pesa vedere il campionato da spettatore?
"Mi pesa molto e purtroppo non da ora, ma da luglio. Comunque non ci penserò ed inizierò a seguire tutti i campionati di tutte le categorie, sia italiani che stranieri, per farmi la giusta cultura".

Quindi non rifiuterebbe un impegno all'estero?
"Potrei anche accettare un'esperienza all'estero e se dovessi scegliere sceglierei la Spagna, dove si gioca un calcio molto tecnico e con molto possesso palla".

La serie A avrà un valore minore senza giocatori come Kakà e Ibra?
"Sì, secondo me sì. Sono giocatori che quando facevano vedere certe cose davano grandi soddisfazioni. I sostituti, seppur importanti come Eto'o, non potranno mai sostituirli nel cuore dei tifosi, di tutti i tifosi".

Venerdì è partita anche la serie B, che campionato ha visto?
"Nessun risultato mi ha stupito, forse solo la vittoria del Frosinone a Salerno che, però, più che stupire mi ha meravigliato. Anche il Torino, nonostante il risultato eclatante, non mi ha stupito".

Tornando alla serie A, il campionato parte in mezzo alle polemiche Mourinho-Lippi
"E' una polemica sterile che, oltretutto, si è già spenta. E' stato Mourinho ad iniziare perché a lui piace essere protagonista".

Parliamo delle big, come le vede?
"Juve e Milan sono ancora un cantiere aperto, anche se il Milan deve proprio costruire tutto. Per quanto riguarda la Roma, invece, incontra un Genoa in forma e anche probabilmente meno stanco per gli impegni di Coppa. In tutte queste partite, però, può succedere di tutto perché nelle prime giornate c'è sempre qualche risultato eclatante".

L'Inter è sempre la favorita?
"L'Inter è la squadra più forte anche se Mourinho si lamenta sempre che manca qualcosa. L'organico è sicuramente il migliore".

Quindi non condivide il pronostico di Lippi?
"Non lo so, forse ha visto nella Juve qualcosa che io non ho visto. Più forte del Milan, sulla carta, lo è di sicuro, ma se io dovessi dire quale sarà una sorpresa dico la Fiorentina. E' da quattro anni che ha lo stesso organico, salvo qualche inneso, e lo stesso allenatore ed a questo punto deve vincere qualcosa. Il problema è che manca, però, di personalità".

La responsabilità è di Prandelli?
"No, il problema in questa squadra è la mancanza di un leader. In Italia, a dire il vero, nessuno è leader fino in fondo".

Nemmeno Totti?
"No, per come lo concepisco io il leader deve avere sia doti tecniche, ma anche caratteriali. Nemmeno Totti in questo senso è leader perché non gioca sempre".

Quindi chi è leader?
"Bisognerebbe andare indietro a tantissimi anni fa, addirittura agli anni novanta perché nei duemila non vedo nessun giocatore con la giusta personalità. L'ultimo leader, forse, è stato Platini".

Come ha visto le italiane in Coppa?
"Il Genoa ha fatto un bel debutto, ma è stata una partita strana. Forse ha risentito un po' dell'avversario ed ha preso un gol stupido nel finale. La Lazio mi è piaciuta, mentre la Fiorentina, come detto, è mancata di personalità. Con un uomo in più poteva fare nettamente meglio".