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...con Marchetti

...con MarchettiTUTTO mercato WEB
© foto di Alessandro Pizzuti
mercoledì 14 ottobre 2009, 00:002009
di Andrea Lolli
fonte Intervista realizzata da Raffaella Bon
"Sogno una grande squadra"

A poche ore dal match fra Italia e Cipro, il secondo di Gigi Buffon, Federico Marchetti, si sta preparando per l'esordio in gare ufficiali in azzurro. Ai nostri microfoni racconta le sue sensazioni, ma parla anche del momento del suo Cagliari e delle situazioni di due sue ex squadre: Albinoleffe e Torino.

Cosa provi al pensiero di essere il titolare oggi?
"E' bello essere qui, ma i discorsi lasciano il tempo che trovano, il posto da titolare è di Buffon".

Tu sarai il futuro Buffon?
"Gigi è unico e arrivare ai suoi livelli è impossibile, anche perché ha iniziato giovanissimo. Io sono giovane, lo scorso anno è stato il primo in A e penso solo a continuare così".

Pensi ai Mondiali di giugno?
"L'emozione c'è sempre, fa parte della professione, ma le altre cose lasciano il tempo che trovano".

Sogni una squadra importante?
"Penso al Cagliari, la società in cui gioco, e sarà il campo a dimostrare chiaramente se potrò giocare in una grande. Questo è il sogno di ogni giocatore, io credo nei miei mezzi, ma non dipende tutto da me".

Sei emozionato per il tuo esordio in gare ufficiali con la maglia azzurra?
"Normale, anche perché sostituire Gigi non sarà facile. Io sono comunque Marchetti e voglio giocarmi le mie chance questa sera. Per me è una favola, solo quattro anni fa ero senza squadra dopo il fallimento del Torino ed ora sono felice di questo momento e voglio dimostrare tutto il mio valore".

Ti sei ritrovato con Quagliarella?
"Si è parlato tanto, ci conosciamo fin dai tempi delle giovanili del Torino e sembra uno scherzo del destino ritrovarci qua in Nazionale. Siamo felici di goderci insieme questo momento".

Buffon lo segui?
"Cerco di osservarlo con occhio clinico, certamente avendo lui a fianco posso migliorare tanto e si vede che è un campione anche dalle piccole cose".

Riesci anche ad importi con Cannavaro?
"Sì, lui in difesa è come qualsiasi altro giocatore per me".

Come vedi Buffon ora che ha parlato di questo infortunio?
"Non mi sembra che in questo periodo si siano visti questi problemi al menisco, ci sta convivendo bene".

Le gerarchie vanno rispettate, ma tu da quarto sei passato a secondo portiere
"Sì, sono contento di giocare perché ho lavorato per farmi trovare pronto. Ora sfrutterò l'occasione e a giugno si vedrà".

Cosa ne pensi del fatto che hai bruciato due come Amelia e De Sanctis?
"Io non ho bruciato nessuno, sono contento di stare qui con la Nazionale e di giocarmi le mie chance".

Senti qualche frustrazione visto che Buffon giocherà sempre?
"Non è frustrazione, ma è giusto che si rispettino le gerarchie quando ci sono portieri fuori dal comune".

Ti senti di migliorare ancora?
"C'è sempre da migliorare. Basandomi su continuità di rendimento e cura dei particolari voglio crescere tanto".

Per te questo è un premio visto quello che fai in campionato col Cagliari?
"Per me la convocazione è un premio".

Passiamo appunto al Cagliari, quest'anno come va?
"Siamo partiti forse meglio della scorsa stagione, ma c'è molta strada da fare e già da domenica vogliamo riscattarci".

Milan e Napoli in estate ti hanno cercato?
"Preferisco non parlare di mercato".

Sabato ci sarà una sfida particolare fra due grandi portieri
"Quella di sabato è una bellissima sfida tra portieri, ma non solo visto che stiamo parlando di due grandi squadre. Conosciamo tutti Buffon, ma anche Frey ha un grande rendimento".

Ti stupisce che Domenech lo abbia escluso dalla nazionale francese?
"Sono sue scelte, ma certamente Frey è uno dei portieri che danno più garanzie".

Si dice che tu assomigli a Buffon, è vero?
"Sì, le mie caratteristiche sono quelle di attaccare la palla nelle uscite basse. Non so se c'è qualche riferimento a Buffon, ma anche lui interpreta le partite così".

Tu urli molto in campo?
"Sì, mi dà una grandissima tranquillità".

Anche oggi farai così?
"Sì, è il mio modo di interpretare la partita. Sono alla seconda gara con la Nazionale e giocherò con grinta e determinazione".

Il Torino lo segui sempre?
"Sì, lo seguo, ma non faccio il tifo per il Torino dato che per me è stata una grande delusione il fallimento".

Ti brucia il fatto che il Torino non abbia creduto in te?
"Sono scelte e situazioni strane. E' stato chiaramente un meccanismo penalizzante per me, ma nel calcio ci sta tutto. Ho grande rammarico, ma io sono a posto con me stesso".

Invece, per quanto riguarda l'Albinoleffe, Mondonico è stata una sorpresa?
"Sì, magari per me è stata una sorpresa, ma nel calcio ci sta tutto. Ho sentito i miei ex compagni e ho fatto a lui l'in bocca al lupo. Gli devo molto perché è lui che mi ha buttato nella mischia".